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Sistemi di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani - agg. 31/12/2008 | Come vengono recuperati e smaltiti i rifiuti urbani nel Veneto? | R | ![]() |
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DESCRIZIONE
Le modalità di recupero o smaltimento a cui vengo avviati i rifiuti urbani una volta raccolti sono fondamentali nel determinare la qualità e l’efficacia dell’intera gestione dei rifiuti. Risulta importante monitorare in che percentuale le diverse categorie di rifiuti vengono recuperate e soprattutto a quanto ammonta la percentuale di rifiuti avviati direttamente a smaltimento.
OBIETTIVO
La valutazione della bontà di un sistema di gestione dei rifiuti urbani si può riferire da una parte alla percentuale di raccolta differenziata che permette di valutare a monte l’efficacia dei sistemi di raccolta, e dall'altra alla quantità di rifiuti avviati allo smaltimento che permette a valle di capire quanti rifiuti seguono quindi la via del recupero, del trattamento (più complesse da monitorare) e dello smaltimento. In questo senso il valore regionale di smaltimento in discarica dei rifiuti urbani prodotti nel 2008 (pari al 22% dei rifiuti prodotti) è stato confrontato con il valore medio nazionale (49%). Nel computo dei valori si tiene conto dei rifiuti urbani avviati direttamente in discarica e degli scarti e sovvalli provenienti prevalentemente da impianti di trattamento meccanico-biologico.
VALUTAZIONE
Nel 2008 continuano a crescere le raccolte differenziate: il recupero della frazione organica ha avuto un ulteriore incremento del 9% rispetto all’anno precedente, rappresentando quasi il 24% dei rifiuti urbani raccolti, il recupero delle frazioni secche (carta, vetro, plastica, legno, RAEE..) denota un incremento del 6,7%. Si registra una riduzione dei quantitativi smaltiti direttamente in discarica (-18%) a favore soprattutto degli impianti di trattamento meccanico-biologico (produzione di CDR e di biostabilizzato).
Il quantitativo avviato a incenerimento benché sia cresciuto del 2,3% rispetto all’anno precedente in seguito al perfezionamento degli impianti esistenti, rappresenta sempre il 7% del rifiuto urbano totale.
Nonostante l’avvio diretto in discarica sia passato dal 16% al 13%, quasta resta ancora la principale destinazione in quanto si aggiungono anche i rifiuti generati dal trattamento meccanico-biologico e dalle operazioni di recupero di rifiuti urbani e speciali. Il ricorso al trattamento del rifiuto residuo per la produzione di CDR ad oggi presenta ancora delle criticità, in quanto il suo impiego in sostituzione dei combustibili fossili in cementifici o altri impianti non è ancora diffuso in regione, fatta eccezione per l’utilizzo nella Centrale Enel di Fusina.
Tra gli “altri trattamenti” delle frazioni residue eterogenee risulta sostanzialmente stabile il recupero di spazzamento ed ingombranti, mentre la particolare congiuntura economica e la riduzione del costo delle materie prime ha di fatto rallentato l’avvio a recupero del secco residuo.
versioni anni precedenti: 2006, 2007
ELABORAZIONI DEI DATI
- gestione di RU_rev01.xls
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- tipi gestione RU 97-08.xls
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