Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Temperatura agg 31/12/2010 | Si sono registrate delle significative variazioni delle temperature? | S | ![]() |
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DESCRIZIONE
Tale indice, dimensionale (°C), fornisce il valore medio annuo assunto da ogni singolo parametro in un dato anno, in una data area.
La media di riferimento è determinata dalla disponibilità dei dati delle stazioni ARPAV su tutto il territorio regionale, a partire dal 1994, al fine di poterne ottenere una rappresentazione spaziale omogenea.
I dati di temperatura sono, per ciascuna stazione disponibile, le minime, medie e massime giornaliere, espresse in gradi Centigradi (°C) calcolate a partire da dati rilevati automaticamente ogni 15’.
OBIETTIVO
Di seguito si analizza l’andamento della temperatura media, massima e minima media annuale per il 2010, confrontandolo con la media di riferimento 1994-2009.
VALUTAZIONE DELL’INDICATORE
Per il confronto con i valori medi si è valutata la differenza di ciascuna delle tre variabili , rispetto al comportamento medio nel periodo di riferimento 1994/2009 mediante cartografie. In tal caso, per valutare lo stato e il trend della risorsa, si sono considerati positive le diminuzioni, negativi gli aumenti con un intervallo di ± 1°C.
La media delle temperature medie annue, nel 2010 evidenzia la presenza, ovunque sulla regione, di valori inferiori alla media 1994-2009. Tali differenze risultano generalmente inferiori a 0.5 °C ma sono comprese tra 1.0 e 0.5 su parte delle Prealpi, sui colli Euganei e sul Bellunese occidentale.
La media delle temperature massime annue, nel 2010 evidenzia la presenza, ovunque sulla regione, di valori inferiori alla media 1994-2009. Tali differenze risultano inferiori di oltre 1 °C nel Veneto nord occidentale e nord occidentale e sono ancor più marcate nell’area Dolomitica centro settentrionale.
La medie delle temperature minime annue sulla regione, nel 2010 indica valori entro la media di riferimento (± 0.5°C) su buona parte del territorio, è però interessante osservare come la differenza risulti tendenzialmente inferiore alla media sulle aree montane e collinari e superiore alla media in pianura.
Dall'analisi delle spazializzazione relative agli scarti delle temperature minime, medie e massime annuali si deduce un 2010 nel complesso più freddo.