Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Conformità degli agglomerati ai requisiti di collettamento -agg. 31/12/2009 | Gli agglomerati sono conformi ai requisiti dettati dalla Direttiva 91/271/CEE? | R | ![]() |
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DESCRIZIONE
L’indicatore fornisce informazioni sulla conformità degli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 abitanti equivalenti (AE) ai requisiti di collettamento a fognatura delle acque reflue urbane stabiliti dalla Direttiva 91/271/CEE.
La Direttiva 91/271/CEE definisce “agglomerato” l’area in cui la popolazione e/o le attività economiche sono sufficientemente concentrate in modo tale da rendere tecnicamente ed economicamente possibile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un impianto di trattamento o un punto di scarico finale, tenendo anche conto dei benefici ambientali conseguibili. Per “carico generato” s’intende il carico organico biodegradabile dell’agglomerato espresso in AE, costituito dalle acque reflue domestiche (al netto delle case sparse) e da quelle industriali (ad esclusione di quelle scaricate direttamente in acque superficiali).
OBIETTIVO
La Direttiva 91/271/CEE prevede che tutti gli agglomerati al di sopra dei 2.000 AE siano provvisti di rete fognaria, indicando tempi di adeguamento in funzione del carico generato e del tipo di scarico (in area sensibile o meno): l’obiettivo generale è che gli Stati membri provvedano affinché tutti gli agglomerati siano provvisti di reti fognarie per le acque reflue urbane, prevedendo laddove la realizzazione di una rete fognaria non fosse giustificata o non presentasse vantaggi dal punto di vista ambientale o comportasse costi eccessivi, la possibilità di avvalersi di sistemi individuali o di altri sistemi adeguati che raggiungano lo stesso livello di protezione ambientale.
In base alle indicazioni ministeriali si pone come soglia limite sulla quale valutare la conformità degli agglomerati il 98% di collettamento a fognatura del carico generato. Si considera inoltre come obiettivo intermedio, utile per una valutazione del percorso in atto, il 95%.
Si precisa che la Regione Veneto, con il supporto di ARPAV e delle A.A.T.O., nel corso del 2009 ha effettuato un’accurata revisione degli agglomerati del Veneto, dal punto di vista sia della delimitazione geografica che della caratterizzazione in termini di AE: in base alla nuova individuazione sono attualmente censiti in Veneto 223 agglomerati con carico generato al di sopra di 2.000 AE, la maggior parte dei quali (147, pari al 66%) si colloca nella classe al di sotto dei 15.000 AE.
VALUTAZIONE
L’indicatore denota, con riferimento all’anno 2009, ancora una certa carenza nel servizio di collettamento a fognatura dei reflui generati negli agglomerati del Veneto, anche se in miglioramento rispetto al 2008: dei 223 agglomerati al di sopra dei 2.000 AE, 69 (il 31%) presentano una percentuale di carico generato collettato a rete fognaria almeno pari al 95% (nel 2008 era conforme solo il 28% del totale). Dei restanti 154 agglomerati, invece, 85 (pari al 38% del totale) dispongono comunque di un buon grado di collettamento (compreso tra l’80% e il 95%), 56 presentano una percentuale di reflui allacciati compresa tra il 60% e l’80%, mentre sono 13 (pari al 6% del totale contro il 9% del 2008) quelli caratterizzati da un livello di copertura delle reti al di sotto del 60%.
Il grado di collettamento medio degli agglomerati risulta, infine, pari all’89% (nel 2008 era pari al 87%). La tendenza può considerarsi quindi positiva, in quanto molte opere di adeguamento e completamento delle reti fognarie sono già state intraprese e in parte realizzate negli ultimi anni da parte degli enti di gestione; inoltre, a livello di programmazione, le A.A.T.O., all’interno dei Piani d’Ambito, hanno individuato le criticità e le priorità d’intervento e, sulla base delle risorse finanziarie derivanti dalla tariffa del servizio idrico integrato, hanno pianificato l’attività futura.