Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Indice trofico TRIX per le acque marino costiere - agg. 31/12/2019 | Le acque marine costiere hanno un livello trofico accettabile? | S | ![]() |
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DESCRIZIONE
L’indice considera le principali componenti degli ecosistemi marini che caratterizzano la produzione primaria: nutrienti e biomassa fitoplanctonica, riassumendo in un valore numerico una combinazione di alcune variabili (Ossigeno disciolto, Clorofilla “a”, Fosforo totale e Azoto inorganico disciolto); tale valore definisce, in una scala da 1 a 10, le condizioni di trofia e il livello di produttività delle aree costiere. L’indice e la relativa scala trofica rendono possibile da un lato la misura dei livelli trofici in termini rigorosamente quantitativi, dall’altro il confronto tra differenti sistemi costieri, per mezzo di una scala numerica che copre l’ampia gamma di situazioni trofiche presenti lungo le coste italiane; a tale scopo per il calcolo si utilizzano parametri determinati in loco (Ossigeno e Clorofilla “a”) e altri misurati in laboratorio (nutrienti) sui campioni prelevati persso tutte le stazioni monitorate. Con il D.M. 260/2010, l’indice TRIX viene individuato quale elemento di qualità fisico-chimica a sostegno degli Elementi di Qualità Biologica (EQB), pertanto concorre alla classificazione dello stato ecologico delle acque marino-costiere; in questo caso per il calcolo dell’indice si utilizza il parametro Clorofilla “a” determinato analiticamente in laboratorio e associato ai campioni di EQB Fitoplancton prelevati solo in alcune stazioni.
OBIETTIVO
A seconda del macrotipo di acque costiere, definito sulla base delle caratteristiche idrologiche della colonna d’acqua (stabilità), nel D.M. 260/2010 vengono individuati i limiti di classe tra lo stato buono e quello sufficiente: il valore limite indicato per le acque dei quattro corpi idrici costieri del Veneto (macrotipo 1: Alta stabilità) è pari a 5 unità, mentre per i due corpi idrici al largo (macrotipo 2: Media stabilità) è pari a 4.5 unità. Per la classificazione finale, i dati singoli sono mediati su scala annuale e i tre valori annuali sono poi mediati sul triennio di riferimento del monitoraggio operativo, per ciascun corpo idrico, come da normativa (D.M. 260/2010). Possono essere tuttavia elaborati per evidenziare andamenti temporali e spaziali (per punto di controllo, per transetto, per area) anche su scala temporale diversa (stagioni, etc.); inoltre i dati forniscono una indicazione sullo stato trofico delle acque in base alle classi di cui all’ex D.Lgs. 152/99 e s.m.i..
VALUTAZIONE
Lo stato attuale dell’indice calcolato su tutte le stazioni (quindi utilizzando il parametro Clorofilla “a” misurato in loco), relativo all’ultimo anno di aggiornamento (2019), è valutato rispetto ai valori di riferimento del D.M. 260/2010.
Mappa TRIX 2019
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L’indicatore rispetta il valore obiettivo di riferimento nei tre corpi idrici centro-settentrionali: i due costieri CE1_1 e CE1_2 (valore medio annuo di TRIX inferiore a 5) e quello al largo ME2_1 (valore medio annuo di TRIX inferiore a 4.5); nei c.i. meridionali, costieri CE1_3 e CE1_4 (antistante il delta del Po) e marino ME2_2, si ha invece superamento del limite (rispettivamente 5 e 4.5). La situazione si presenta quindi eguale a quella dell’anno precedente (2018).
Percentuale di campioni per classe di Indice trofico TRIX negli anni 2003-2019 (ex D.Lgs. 152/1999)
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Indice trofico TRIX - valori medi annui per corpo idrico negli anni 2008-2019
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A livello di corpi idrici, nel 2019 i valori medi di TRIX sono risultati generalmente in calo rispetto all’anno 2018, eccetto nel c.i. CE1_2 antistante la Laguna di Venezia. Nel complesso della serie storica 2008-2019 le linee di tendenza mantengono tuttavia un andamento in ascesa, come conseguenza dei valori elevati di TRIX registrati tra il 2013 e il 2014 e nel 2018. Per quanto riguarda la distribuzione dei valori di TRIX complessivi (calcolati nel 2019) nelle quattro classi di trofia (istogramma) si osserva un aumento, rispetto all’anno precedente, della percentuale di campioni ricadenti nelle classi “elevato” e “buono”, con diminuzione delle percentuali di quelli nelle classi “mediocre” e “scadente”.
L’aggiornamento dell’indicatore con i dati dell’anno 2020 è previsto per aprile 2021.
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