Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Tipologia delle aziende a Rischio Incidente Rilevante - agg. 31/12/2011 | Quale tipi di attività svolgono le aziende a Rischio di Incidente Rilevante? | P | ![]() |
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DESCRIZIONE
L’indicatore mostra il numero di aziende a rischio di incidente rilevante presenti in ogni provincia, suddivise per tipologia di attività. L’identificazione delle attività economiche più diffuse che comportano la detenzione di sostanze pericolose permette di effettuare delle valutazioni sui possibili rischi specifici associati.
La suddivisione per tipologia, inoltre, aiuta a valutare la natura degli eventi incidentali cui l’azienda è potenzialmente soggetta, e quindi a prevedere le misure da intraprendere in caso di accadimento.
OBIETTIVO
Non è possibile definire un valore di riferimento per la valutazione dello stato attuale dell’indicatore.
VALUTAZIONE
Dall’analisi dei dati ottenuti a livello regionale, è evidente una preponderanza di 3 tipologie di attività che costituiscono il 67,3% del totale delle aziende venete a Rischio di Incidente Rilevante: stabilimenti chimici e/o petrolchimici (25,7%), depositi di gas liquefatti (21,8%) e aziende galvanotecniche (19,8%). I primi sono concentrati per la maggior parte nella provincia di Venezia, ove è presente il polo chimico dell’area industriale di Porto Marghera, mentre i depositi di gas liquefatti sono più omogeneamente distribuiti nelle diverse province.
Altra tipologia da evidenziare sono le aziende galvanotecniche soggette alla normativa Seveso, concentrate quasi principalmente nel territorio della provincia di Vicenza (10 aziende su 20 presenti in Veneto) e nella provincia di Treviso (6 aziende).
Gli stabilimenti chimici e petrolchimici possono essere molto diversi tra loro, a seconda della tipologia di lavorazione effettuata. Per i primi la principale fonte di rischio è solitamente costituita dalla presenza di sostanze tossiche, e quindi dalle possibili fughe.
I depositi di gas liquefatti, invece, sono più standardizzati: il rischio principale è rappresentato da possibili esplosioni o incendi, i cui effetti, tuttavia, interessano aree più circoscritte rispetto a quelle interessate dalle fughe tossiche.
Il principale rischio per la salute presente nelle galvaniche è quello chimico. Infatti numerose sono le sostanze impiegate che possono causare gravi effetti alla salute, tra cui si deve prestare particolare attenzione alle sostanze cancerogene. I principali trattamenti di elettrodeposizione collegati al rischio cancerogeno risultano essere: la cromatura a spessore, la cromatura lucida, la nichelatura, la nichelatura chimica, la zincatura, la cadmiatura, l’anodizzazione dell’alluminio (anodizzazione cromica). Il rischio cancerogeno è dovuto all’utilizzo, nei bagni, di sostanze cancerogene, quali ad esempio: il cromo e i suoi composti, il cadmio, il nichel e i suoi composti.