Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
FIUMI: Concentrazione di nitrati | Quali sono le concentrazioni di nitrati nei corsi d’acqua? | S | ![]() |
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DESCRIZIONE
L'indicatore mostra la concentrazione di nitrati riscontrata nei diversi bacini idrografici del Veneto. Il valore di concentrazione annuale relativo al periodo 2002-2020 è espresso come 75° percentile in mg/litro.
La concentrazione dei nitrati nelle acque superficiali è un parametro importante ai fini della tutela dei corpi idrici, poiché rappresenta uno degli inquinamenti più diffusi nel territorio; essi derivano sia da fonti di inquinamento diffuse che da fonti puntuali. La fonte prevalente è il comparto agro-zootecnico in cui i nitrati vengono utilizzati sui terreni agricoli come fertilizzanti; vanno considerati inoltre i contributi provenienti dall’ossidazione degli scarichi di reflui civili e dal dilavamento di superfici impermeabili urbane.
Nella rappresentazione dell’indicatore sono evidenziati con fasce di diverso colore anche i livelli soglia ricavati dai Macrodescrittori utilizzati per la classificazione.
OBIETTIVO
I nitrati sono uno tra i sette parametri Macrodescrittori utilizzati per la valutazione dell’indice Livello di Inquinamento da Macrodescrittori (LIM) previsto dal D.Lgs. 152/99. Per la valutazione dello stato attuale del macrodescrittore nitrati si confronta il valore calcolato del 75° percentile con i valori soglia del livello 3 riportati nella Tabella 7 dell’allegato 1 al D.Lgs. 152/99.
Cautelativamente si fa riferimento anche al D.M. 260/10 tabella 2/B, allegato 1 parte terza, che prevede per le acque superficiali destinate alla potabilizzazione un limite di 50 mg/l di NO3.
VALUTAZIONE
Clicca sul grafico per scaricare il file dati dal 2002 al 2019
I bacini idrografici che nel 2020 presentano concentrazioni maggiori di nitrati sono quelli del Fissero–Tartaro–Canal Bianco e della Pianura tra Livenza e Piave, seguiti dai bacini del Sile, Bacchiglione, Brenta, Fratta-Gorzone, Lemene, Livenza, bacino scolante in laguna di Venezia, Po e in misura minore i bacini di Adige, e Piave. Nel complesso la situazione risulta soddisfacente poiché il 75° percentile si attesta quasi sempre ampiamente al di sotto di 22,1 mg/l, corrispondente alla soglia superiore del livello 3 (in una scala che va da 1, livello migliore, a 5 livello peggiore); per l’asta del fiume Togna-Fratta-Gorzone tuttavia il Piano di Tutela delle Acque prevede obiettivi meno rigorosi, con il mantenimento dell’obiettivo di qualità Sufficiente anziché il raggiungimento dello stato di Buono.
Anche il limite di 50 mg/l di NO3 previsto D.M. 260/10 per le acque superficiali destinate alla potabilizzazione viene sempre rispettato con un ampio margine.
Analizzando l’andamento dell’indicatore nei bacini idrografici dal 2002 al 2020 si osserva in quasi tutti i bacini un trend nel complesso stazionario; il bacino del Sile evidenzia invece il trend in lieve diminuzione.
L’aggiornamento dell’indicatore con i dati dell’anno 2021 è previsto per giugno 2022.
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