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In Veneto anche un drone acquatico per le misure di portata

ADCP RiverSurveyor M9 su ARCBoat 2Il Centro Servizi Idrogeologici di Arpav esegue misure di portata, cioè del volume liquido che attraversa nell'unità di tempo la sezione di un corso d'acqua, in tutto il territorio regionale. Nel 2018, in particolare, sulle 70 sezioni di monitoraggio sono state realizzate 580 misure.

Le misure di portata hanno lo scopo di definire la relazione tra i livelli osservati e le portate defluite, denominata “scala di deflusso” o “scala delle portate”.
Il monitoraggio quantitativo delle portate è utilizzato per l’analisi della qualità ambientale delle acque superficiali, ad esempio per la valutazione degli habitat o la disponibilità di zone rifugio di determinate specie, e per la valutazione dei carichi delle sostanze inquinanti veicolati dal corso d’acqua. Anche nel monitoraggio delle acque sotterranee la misura delle portate alle sorgenti viene eseguita a supporto dell’analisi qualitativa.
Negli ultimi anni hanno rivestito un ruolo particolare anche le misure di portata per valutare i deflussi in regimi di magra e conseguentemente l’evoluzione della disponibilità idrica lungo tratti fluviali sia ai fini irrigui che idropotabili.

La maggior parte dei rilievi vengono eseguiti in sezioni dotate di un idrometro o di un riferimento per la misurazione, come le aste idrometriche. Per la maggior parte delle misure si utilizza un sensore acustico ad effetto Doppler (Acoustic Doppler Current Profiler, ADCP) o un correntometro elettro-meccanico, il mulinello.
I risultati delle misure eseguite da Arpav sono disponibili on line.

Gli strumenti di misura
I dispositivi ADCP sono costituiti da sensori acustici ad effetto Doppler montati su appositi natanti. Tale sensore emette a intervalli regolari un fascio di ultrasuoni e rileva il segnale riflesso dalle particelle solide in sospensione, la cui velocità, assunta uguale alla velocità della corrente in quel punto, viene calcolata sfruttando l’effetto Doppler. Lo strumento, spostato da una sponda all’altra trasversalmente alla direzione del flusso da ponte o con due operatori sulle sponde, misurando l’area della sezione e la velocità dell’acqua è in grado di rilevare la portata defluita. Attualmente il Centro Servizi Idrogeologici dispone di 4 ADCP montati su trimarani a traino. Dal 2017 un altro strumento è stato montato su un’imbarcazione radiocomandata.
Le misure correntometriche con mulinello si basano sul prodotto tra il rilievo delle velocità (v) dell’acqua in una determinata sezione per la geometria della sezione (A) stessa, che consente appunto il calcolo della portata in transito (Q= v x A). Allo scopo viene utilizzato soprattutto il mulinello idrometrico per il quale la velocità di rotazione dell’elica è proporzionale alla velocità dell’acqua. Le misure possono essere fatte a guado o da ponte con opportune aste di prolunga.

Ultimo aggiornamento

13-02-2024 09:41

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