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Misura della radioattività in aria. Approfondimento

Perché si misura la radioattività nel particolato atmosferico?

A seguito di un incidente nucleare, la radioattività artificiale rilasciata può diffondersi nell'ambiente in più modi. Nel caso di incidenti con emissione di radioattività in aria, i radionuclidi si diffondono sotto forma di "nube radioattiva", ossia trasportata con le masse d'aria che si muovono in atmosfera anche a molti chilometri di distanza dal luogo del rilascio. I radionuclidi possono passare negli strati più bassi dell'atmosfera e attraverso le precipitazioni depositarsi al suolo. La ricaduta al suolo può avvenire anche in assenza di pioggia ma con velocità minori. Il pulviscolo radioattivo può così, oltre all'aria, contaminare il suolo, le acque, le piante ed entrare nella catena alimentare. Dal suolo, inoltre, può essere risospeso in aria in condizioni particolari, come per esempio durante un periodo di siccità o in presenza di venti.

Per questo la misura del particolato atmosferico è un importante indicatore della presenza di radionuclidi artificiali in aria e quindi di una eventuale contaminazione.

Come viene misurata la radioattività nel particolato atmosferico?

Il particolato atmosferico sospeso in aria viene opportunamente raccolto e depositato su filtro. Il filtro viene cambiato giornalmente e analizzato in laboratorio tramite spettrometria gamma per determinare la concentrazione di attività di tutti i radionuclidi presenti in aria. Oltre al controllo giornaliero, sui campioni raccolti in tutto il mese viene effettuata la misura mensile, che permette di raggiungere sensibilità maggiori e di evidenziare la presenza anche in tracce di radionuclidi in aria.

La concentrazione di attività viene espressa in Bequerel al m3 d'aria (Bq/m3) o suoi sottomultipli. Il Bq è l'unità di misura dell'attività (1 Bq = 1 decadimento radioattivo al secondo, 1 microBq = 1 milionesimo di Bq), mentre i m3 fanno riferimento al volume di aria aspirata e filtrata per raccogliere il particolato atmosferico in essa contenuto.

Come si misura la dose gamma in aria?

La misura della dose gamma in aria viene effettuata in continuo, ogni 15 minuti, tramite strumenti collocati nelle sedi Arpav di Verona e Belluno.

L’intensità di dose gamma è espressa in nanoSievert all’ora (nSv/h) o in microSievert all’ora (mSv/h). Il Sievert è l’unità di misura della dose equivalente, ossia della quantità di energia assorbita da una certa massa tenendo conto dell’effetto biologico della radiazione in esame. Per esposizione omogenea a corpo intero, la dose equivalente coincide con la dose efficace.

Ultimo aggiornamento

03-08-2023 15:35

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