Ultimo aggiornamento
09-12-2024 10:19Cosa sono i PCB?
I PCB sono una miscela di idrocarburi clorurati ampiamente usata dal 1930 come fluidi dielettrici nei trasformatori e nei condensatori elettrici, riconosciuta a livello internazionale tra gli inquinanti organici più persistenti nell’ambiente. Infatti, a causa della scarsa solubilità in acqua e della resistenza alla degradazione, i PCB tendono ad accumularsi nel suolo e nei sedimenti, sono quindi nocivi per l’ambiente e la salute umana.
A partire dagli anni ’70, riconosciuta la potenziale tossicità, è stata vietata progressivamente la produzione di questa miscela.
Quali sono le norme di riferimento?
La Comunità Europea è intervenuta limitando l’immissione sul mercato di sostanze pericolose, tra cui i PCB, e regolandone lo smaltimento. In particolare, il Regolamento UE 2019/1021 stabilisce l’obbligo di rimozione dalla circolazione di apparecchiature (ad esempio trasformatori, condensatori o altri recipienti contenenti liquidi) contenenti più dello 0,005 % di PCB e volumi superiori a 0,05 dm3, entro il 31 dicembre 2025.
Cosa fa Arpav?
In Italia il D.lgs. 209/99 ha regolamentato lo smaltimento o decontaminazione da PCB prevedendo anche l'istituzione di un inventario sulle apparecchiature e fluidi contenenti tali sostanze. A partire dal 2000 l’alimentazione dell’inventario avviene attraverso le comunicazioni biennali dei detentori di tali apparecchi che giungono alla Sezione Regionale del Catasto-Arpav