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INTERREG IIIA/Phare CBC Italia-Slovenia 2000-2006

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Asse 1 ”Sviluppo sostenibile dell’ambiente e del territorio” – Misura 1.1 “Tutela, conservazione e valorizzazione dell’ambiente e del territorio”

La Giunta regionale con delibera n. 3596 del 10.11.2000 ha approvato la proposta di documento congiunto di programmazione INTERREG IIIA / Phare CBC Italia – Slovenia 2000 – 2006 (di seguito JPD) per il sostegno alla collaborazione transfrontaliera fra le tre Amministrazioni coinvolte nel programma: Regione Veneto, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Repubblica di Slovenia. Tale documento è stato approvato dalla Commissione europea con Decisione C(2001) 3614 del 27.12.2001.

La Giunta regionale con successiva delibera n. 1760 del 28.06.2002 ha preso atto della conseguente proposta di Complemento di Programmazione (di seguito Complemento), ai sensi dell’articolo 15 paragrafo, 6 comma 1, del Regolamento (CE) n. 1260/1999, approvato dal Comitato di Sorveglianza il 05.02.2002, che definisce le modalità per la concreta attivazione dei progetti “a regia regionale” che possono essere inseriti in diverse misure nel Complemento.

Con deliberazione n. 537 del 28.02.03, la Giunta regionale ha approvato la realizzazione, da parte di ARPAV, del progetto a regia regionale cod. AAVEN111034 “Sviluppo delle attività di studio e monitoraggio sull’evoluzione dell’ecosistema marino costiero ai fini della tutela, della gestione integrata e della valorizzazione della risorsa “mare” nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III A / Phare CBC Italia – Slovenia.

Il progetto prevede nel periodo 2000-2006 lo sviluppo da parte di ARPAV delle seguenti azioni:

AZIONE A)

AZIONE B)

AZIONE C)

AZIONE D)

L’importo complessivo del progetto è di euro 4.285.715,00 con contributo pubblico totale (Unione europea, Stato e Regione) di euro 3.000.000,00 a cui si aggiunge il cofinanziamento dell’ARPAV di euro 1.285.715,00 che viene così ripartito tra le 4 azioni:

AzioniFinanziamento TotaleUE-STATORegioneARPAV
Azione A: Coordinamento, organizzazione e gestione delle attività sul mare nella Regione Veneto - Istituzione dell'Osservatorio Alto Adriatico, Polo Regionale Veneto2.179.000,001.525.300,00508.433,00145.267,00
Azione B: Oceanografia biologica dell'Adriatico settentrionale1.611.353,001.127.947,00375.982,00107.424,00
Azione C: Evoluzione dell'ecosistema marino costiero per lo sviluppo di un sistema integrato di monitoraggio135.362,0094.753,0031.584,009.024,00
Azione D: "Tegnue" Le aree di pregio ambientale mirate alla gestione e valorizzazione della risorsa marina: Le Tegnue dell'alto adriatico360.000,00252.00084.000,0024.000,00
Totali4.285.715,003.000.000,001.000.000,00285.715,00


AZIONE A – COD. INT01

Titolo del progetto: ”OAA” Coordinamento, organizzazione e gestione delle attività sul mare nella Regione Veneto – Istituzione dell’Osservatorio Alto Adriatico, Polo Regionale Veneto

Priorità tematica: Tutela, salvaguardia e valorizzazione ambiente marino in integrazione con le attività delle altre regioni del nord e con i partner transfrontalieri.

Area interessata: Regione Veneto

Possibili Partner: Laboratorio di Biologia Marina di Aurisina (TS), Istituto di Biologia Marina di Pirano (Slovenia).

Soggetti beneficiari della ricaduta dell’intervento: Regione Veneto Direzione Ambiente, Direzione Prevenzione, Comuni, Autorità sanitarie locali, aziende di promozione turistica nazionali ed europee

Proponente: ARPAV – Area Tecnico Scientifica

Esecutore: ARPAV – Area Tecnico Scientifica

Referente: Dott.ssa Marina Vazzoler - Tel. 0498767656 Fax. 0498767670 e-mail mvazzoler@arpa.veneto.it

Obiettivi:

La proposta parte dall’esigenza sempre più sentita di stimolare la crescita di una cultura diffusa per la produzione di informazione sul mare al fine di rendere fruibile e comprensibile la grande mole di dati prodotti.

Una attività di coordinamento unitaria a livello regionale appare oggi inderogabile per l’ottimizzazione e la razionalizzazione delle attività di studio e ricerca svolte sul tema e per la necessaria integrazione con le informazioni ambientali prodotte dalle attività istituzionali.

Altrettanto necessaria appare l’esigenza di attivare e organizzare percorsi comuni per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione delle aree costiere in ambito sovraregionale e transfrontaliero a supporto e integrazione delle decisioni per la gestione della fascia costiera.

L’Osservatorio costituisce una struttura innovativa che mira ad unificare e rendere omogenei ed integrati gli interventi e le attività svolte per la tutela e la valorizzazione della risorsa “mare” a supporto delle politiche ambientali europee.

L’Osservatorio svolge la propria attività sui seguenti temi: tutela e sorveglianza dello stato del mare, gestione integrata dell’ambiente marino-costiero, pesca ed acquicoltura, turismo delle aree costiere, oceanografia, aree marine protette e riserve naturali

Azioni e temi trattati:

  • Coordinamento e consulenza tecnico-scientifica; coordinamento, pianificazione e controllo delle attività in ambito regionale;
  • implementazione delle attività operative sul campo; cooperazione ed integrazione in ambito sovraregionale e transfrontaliero;
  • organizzazione, gestione ed aggiornamento dell’informazione;
  • analisi e valutazione della componente ambientale; supporto alle decisioni per il risanamento e per la tutela della qualità delle acque marino costiere;
  • gestione; pianificazione e controllo fenomeni anomali;
  • promozione e diffusione delle informazioni.

Risultati attesi:

  • Sistema integrato e unitario di gestione di tutte le attività e le iniziative regionali in ambito sovraregionale e transfrontaliero.
  • azione sistemica focalizzata e di controllo sulla progettazione delle attività sul mare, nell’ambito dei compiti istituzionali previsti dalla normativa vigente e delle diverse attività di studio e ricerca (progetti Interreg) avviate a livello regionale al fine di ottimizzare le risorse, di orientare gli investimenti e di stimolare l’impatto transfrontaliero delle iniziative regionali.
  • valutazione dello stato del sistema marino costiero attraverso l’analisi statistica dei dati (distribuzione degli inquinanti, trend stagionali, correlazioni meteo ecc.)
  • valutazioni modellistiche del carico ambientale previsto sia su scala locale che regionale
  • valutazione delle interazioni pressione/stato/risposte per una diagnosi delle problematiche sia a scala locale, sia a scala regionale
  • individuazione di indici sintetici che testimoniano lo stato dell’ambiente per la redazione di rapporti periodici ed annuali
  • identificazione delle principali situazioni di criticità sul tema
  • offrire strumenti tecnico-scientifici di supporto alle decisioni per il risanamento e per la tutela della qualità delle acque marino costiere.
  • pubblicazioni su riviste scientifiche per garantire il necessario livello di qualità nonché attività di interazione ed interscambio col mondo scientifico;
  • rapporti periodici ed annuali di carattere tecnico per le pubbliche amministrazioni;
  • aggiornamenti informatici in tempo reale sulla qualità delle acque di mare (con particolare riguardo alla balneazione) per le amministrazioni locali e per gli enti di promozione turistica italiani o stranieri;
  • redazione di carte tematiche o biocenotiche;
  • rapporti sintetici sulla comparsa di fenomeni anomali e sulla loro evoluzione;
  • rapporti di analisi integrata studi di impatto ambientale in aree critiche (a richiesta);
  • documenti informativi a carattere divulgativo per la promozione turistica;
  • documenti informativi a carattere divulgativo per le scuole;
  • interventi di presentazione e promozione delle attività rivolti alle amministrazioni locali a livello regionale, nazionale ed europeo;
  • documenti e rapporti cartografici e fotografici in aree marine di particolare interesse naturalistico;
  • organizzazione di convegni sul tema.

AZIONE B – COD. INT02

Titolo del progetto: “OBAS“- Oceanografia biologica dell’Adriatico settentrionale

Priorità tematiche: Gestione Fascia Costiera, Gestione ambiente marino.

Area interessata: Alto Adriatico, Golfo di Venezia

Possibili Partner: Laboratorio di Biologia Marina di Aurisina (TS), Istituto di Biologia Marina di Pirano (Slovenia).

Soggetti beneficiari della ricaduta dell’intervento: Regione Veneto Direzione Ambiente, Direzione Prevenzione, Comuni, aziende di promozione turistica nazionali ed europee

Proponente: Istituto di biologia del mare Consiglio Nazionale delle ricerche, Venezia; ARPAV

Esecutore: Istituto di Biologia del Mare di Venezia

Referente: Dott. Giorgio Socal - Tel 0412404711 e-mail giorgio.socal@ismar.cnr.it

Obiettivi:

Il progetto di ricerca prevede per il periodo 2000-2006 la prosecuzione delle attività di monitoraggio, osservazione e misura delle proprietà oceanografiche di base del bacino con una risoluzione spazio-temporale compatibile con l'attività svolta in INTERREG II e nei programmi precedenti, per l’alimentazione e l’ampliamento del data base esistente. Questa attività verrà inoltre integrata con alcuni aspetti innovativi e di sviluppo, in particolare per quanto riguarda il miglioramento del flusso informativo tra le diverse strutture coinvolte.
Aspetti innovativi e di sviluppo:
II progetto prevede l'esecuzione a cadenza approssimativamente mensile di crociere oceanografiche nell'area dell'Adriatico settentrionale compresa fra le latitudini 44° 45' e 45° 38' N, su un reticolo di stazioni distribuite su sei transetti orientati ovest-est dalla costa italiana al limite delle acque internazionali. L’area di campionamento sarà quella già studiata durante l’attività sperimentale del programma INTERREG II ed ancora in precedenza durante l’esecuzione di progetti nazionali ed internazionali (ad esempio durante l’attività di ricerca per conto della Regione del Veneto nell'ambito del progetto Alpe Adria). II programma implica il coordinamento sinergico con la complementare attività svolta dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e dalla Slovenia nella parte più settentrionale del bacino, sia per le cadenze temporali, che per i temi dì ricerca e le metodiche usate. Analogo coordinamento verrà attuato con l’attività prevista dal Centro di Ricerca Marina di Rovigno (Croazia). Ogni mese su tutte le stazioni verranno eseguite misure con profilatori. Su due stazioni rappresentative, una delle condizioni generali del bacino ed una localizzata in prossimità della foce del fiume Po, il cui studio sistematico si è avviato durante INTERREG II, verranno effettuati prelievi per l'analisi dei parametri idrochimici e biologici. Con periodicità stagionale o in relazione ad eventi di particolare interesse, le misure ed i campionamenti potranno essere intensificati.

Azioni e temi trattati:

  • Realizzazione di una stazione fissa di monitoraggio continuo per l’Alto Adriatico,
  • Banca dati; organizzazione di tutti i dati raccolti in una banca dati.
  • Analisi statistica delle serie storiche di dati
  • Integrazione rete di monitoraggio - osservazione e controlli, Interazione tra le diverse attività di monitoraggio della fascia costiera,
  • Attività di monitoraggio ambientale per il miglioramento delle conoscenze sullo stato trofico del sistema e sulla biodiversità dei popolamenti planctonici,
  • Analisi di forme di resistenza di microalghe potenzialmente tossiche
  • Valutazione della qualità delle acque marine: indici di stress biologico, Studio del bloom a diatomee tardo-invernale: produzione di composti aldeidici potenzialmente tossici,
  • Attività di censimento delle popolazioni di cetacei nel Golfo di Venezia.

Risultati attesi:

  • Realizzazione di un sistema continuo generale di osservazione e vigilanza delle acque marino costiere e al largo di pertinenza della Regione Veneto
  • Integrazione del sistema di osservazione “veneto” con quello prodotto da altri partner;
  • Individuazione in tempo reale di eventuali ed anonale condizioni del sistema marino.
  • Individuazione di masse d’acqua ipossiche e/o atossiche con possibili morie degli organismi marini;
  • Informazioni sui livelli di contaminazione chimica dell’ambiente marino e degli organismi e sull’utilizzazione di biomarker per la qualità dell’ambiente;
  • Realizzazione di un sistema informativo disponibile al pubblico di comunicazione scientificamente corretta sulle condizioni del sistema marinoveneto;
  • Integrazione della rete climatica osservazionale regionale con misure dirette in mare.

AZIONE C – COD. INT03

Titolo del progetto: “InterrMar-Co”- Evoluzione dell’ecosistema marino costiero per lo sviluppo di un sistema integrato di monitoraggio - Anni 2000-2006

Priorità tematiche: Tutela, salvaguardia e valorizzazione ambiente marino in integrazione con le attività istituzionali, delle altre regioni del nord e con i partner transfrontalieri

Area interessata: Regione Veneto fascia di mare entro i 3000 metri

Possibili Partner: Laboratorio di Biologia Marina di Aurisina (TS), Istituto di Biologia Marina di Pirano (Slovenia).

Soggetti beneficiari della ricaduta dell’intervento: Regione Veneto Direzione Ambiente, Direzione Prevenzione, Comuni, Autorità sanitarie locali, aziende di promozione turistica nazionali ed europee

Proponente: ARPAV – Area Tecnico Scientifica

Esecutore: ARPAV – Area Tecnico Scientifica – OAA

Referente: Dott.ssa Marina Vazzoler - Tel. 0498767656 Fax. 0498767670 e-mail mvazzoler@arpa.veneto.it

Obiettivi:

Il progetto prevede la definizione dello stato di qualità ambientale per le acque marino costiere relativamente alla fascia di costa compresa entro le 3 miglia nautiche, proseguendo le attività svolte in Interreg II e nei programmi precedenti. Il piano delle ricerche prevede:

  • la valutazione dello stato chimico del sistema in base alla presenza di sostanze chimiche pericolose, persistenti e bioaccumulabili che provocano effetti negativi sulle comunità biotiche dell’ecosistema marino costiero (organismi marini, sedimenti)
  • la valutazione dello stato ecologico come espressione della complessità degli ecosistemi acquatici, sia da un punto di vista chimico-fisico delle acque e dei sedimenti che idrologico e morfo-funzionale del corpo idrico stesso, considerando comunque prioritario lo stato degli elementi biotici dell’ecosistema.

La proposta progettuale si inserisce nell’ambito di un impegno istituzionale già in corso a livello regionale per lo studio, la definizione e l’ottimizzazione di una rete di monitoraggio delle acque marino costiere ( Progetto Mar-co1 finanziato dal Ministero dell’Ambiente e progetto Mar-co2 ). Le attività previste saranno disegnate ed eseguite condividendo, dove possibile, metodologie e impostazioni di altri studi attualmente in corso in ambito regionale (studi in laguna del Magistrato alle Acque, ricerche in ambito marino delle Università di Venezia e Padova, ricerche dell’Istituto di Biologia del Mare ecc.), sovraregionale e transfrontaliero per una valutazione omogenea e coerente dell’area del Bacino del Nord Adriatico.

Azioni e temi trattati:

In particolare le attività previste potranno integrare le analisi di routine già previste introducendo l’acquisizione di informazioni in automatico per un controllo in continuo dell’ambiente mediante acquisizioni ad avanzato livello tecnologico (boa), informazioni integrative di carattere igienico sanitario utilizzabili ai fini del controllo sulla qualità delle acque destinate alla balneazione, informazioni e studi ecotossicologici.

Risultati attesi:

  • Integrazione con analisi in continuo delle informazioni sulla fascia costiera a supporto del controllo e della sorveglianza sulla comparsa dei fenomeni anomali in mare (anossie, mucillagini, fioriture algali) in integrazione con le attività oceanografiche dell’Istituto di biologia del mare di Venezia e degli altri partner di progetto.
  • Informazioni sull’impatto igienico sanitario delle acque marine sulla fascia di mare destinate alla balneazione, per un azione preventiva accurata e tempestiva.
  • Riconoscimento e valutazione della comparsa di eventi tossici nel mare e tutela dell’integrità dell’ecosistema e della salute della popolazione.
  • Contributo fondamentale alla definizione di una rete fissa di monitoraggio per le acque di mare come indicato dalla normativa vigente.

AZIONE D – COD. INT04

Titolo del progetto: ”Tegnue” Le aree di pregio ambientale mirate alla gestione e valorizzazione della risorsa marina: LE TEGNUE DELL’ALTO ADRIATICO

Priorità tematiche: Tutela, salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente marino costiero

Area interessata: Regione Veneto

Soggetti beneficiari della ricaduta dell’intervento: Regione Veneto Direzione Ambiente, Direzione Prevenzione, Comuni, aziende di promozione turistica nazionali ed europee

Proponente: ARPAV – Area Tecnico Scientifica

Esecutore: ARPAV – Area Tecnico Scientifica – OAA

Referente: Dott.ssa Marina Vazzoler - Tel. 0498767656 Fax. 0498767670 e-mail mvazzoler@arpa.veneto.it

Obiettivi:

La gestione integrata del mare è imprescindibile dalla conoscenza e dallo studio delle peculiarità territoriali. Alcune di queste tipicità sono ben note; altre, invece, meno conosciute.
Uno dei tratti caratteristici della morfologia del Golfo di Venezia è la presenza di dune e substrati solidi che, variamente distribuiti, interrompono l’andamento pressoché regolare dei fondali di sabbie e fanghi a diverse granulometrie (tegnue). Il progetto è volto alla mappatura georeferenziata delle “tegnue” e allo studio delle loro caratteristiche principali come dell’ambiente circostante. Si ritiene che tale supporto sarà di grande utilità presso la pubblica amministrazione nelle strategie di programmazione e gestione delle attività collegate alla pesca professionale, all’acquacoltura, alla pesca sportiva, al turismo subacqueo, oltre che alla comunità scientifica, anche archeologica e di tutela ambientale.

Azioni e temi trattati:

In primo luogo, si intende procedere alla raccolta di dati mediante la ricerca d’archivio e la revisione delle fonti bibliografiche in materia; A seguito di questa inchiesta preliminare, verranno delimitate alcune aree modulari espandibili di indagine e verranno pianificate, nel contempo, le operazioni di rilievo da eseguire a mare, per le quali verranno utilizzate le più avanzate tecnologie oceanografiche.

Risultati attesi:

A seguito di un’attenta valutazione comparativa dei dati raccolti si procederà pertanto alla produzione di:

  • cartografia elettronica riportante i punti identificati con relativo database di tutti i rilievi, le elaborazioni, le immagini e le analisi effettuate;
  • posizionamento dei punti oggetto dello studio sulla tradizionale cartografia ufficiale dello Stato;
  • generale su ampia scala 1:250.000, carta n° 924 da Porto Corsini all’isola di Pago da utilizzarsi nell’eventuale integrazione di ulteriori progetti similari di partner transfrontalieri nazionali ed internazionali;
  • su scala più ridotta 1:100.000, carta n° 38 dal Po di Goro a Punta Tagliamento;
  • collezione del materiale video fotografico;
  • materiale iconografico vario;
  • pubblicazione del volume denominato Le “tegnue” dell’Alto Adriatico: revisioni ed aggiornamenti, sulla scorta di quanto emerso nel corso del progetto.


Ultimo aggiornamento

16-09-2022 09:31

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