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08-06-2023 14:21Durante l'estate non è raro imbattersi in animali marini, come tartarughe e cetacei, in mare. Avere un corretto comportamento è importante per la loro vita: non bisogna avvicinarsi troppo o tagliargli la strada con la barca, meglio rallentare la velocità di navigazione per non arrecare loro disturbo, limitarsi ad osservarli da distanza senza gettare cibo ed entrare in acqua e soprattutto senza toccarli.
Nelle immagini seguenti gli animali marini che più frequentemente si incontrano nelle acque del litorale veneto
Caretta caretta
Caretta caretta o tartaruga comune è la specie più diffusa e anche la più piccola tra le tartarughe presenti in Adriatico, dove sono presenti anche dei siti di nidificazione. In alto Adriatico è la specie più frequente in quanto quest’area rappresenta una delle principali aree di alimentazione e accrescimento per i giovani. Presenta un carapace di colore marrone-rossiccio e un piastrone giallastro, spesso con macchie arancioni
Tursiope truncatus
Questo delfino ha una distribuzione estremamente ampia ed è presente in tutto il Mediterraneo ed in Italia sono comuni gli avvistamenti lungo le coste, il suo habitat è infatti prevalentemente costiero. Di colore grigio scuro sul dorso e quasi biancastro sul ventre, presenta un muso corto con la mascella inferiore leggermente più lunga di quella superiore. E’ riconoscibile in acqua per la pinna dorsale appuntita e ricurva
Rhyzostoma pulmo
Volgarmente chiamata “polmone di mare”, può arrivare fino a 50-60 cm di diametro con tentacoli corti e tozzi molto poco urticanti e si riconosce dalla colorazione bianco latte da cui spicca il margine dell’ombrello di colore blu-violetto intenso
Aurelia aurita
Facilmente riconoscibile dalla presenza sulla sommità del suo ombrello sferico e bianco trasparente, di una struttura a forma di quadrifoglio e anch’essa con corti tentacoli poco urticanti
Cothyloriza tubercolata
Poco urticante, può raggiungere i 30 cm di diametro ed è riconoscibile per il suo caratteristico ombrello a forma di disco bianco, con una gobba rotonda e gialla al centro che ricorda un uovo all'occhio di bue
Pelagia noctiluca
La più urticante tra le specie rinvenibili nel mare veneto, molto piccola, massimo 10 cm di diametro, di colore violetto rosaceo, con tentacoli molto lunghi e urticanti
Mnemiopsis leidyi
Ctenoforo comunemente chiamato noce di mare, specie originaria dell’Atlantico e introdotta nel mar Mediterraneo probabilmente dalle acque di zavorra delle navi. Presenta un corpo ovale, con tentacoli non urticanti, di dimensioni che variano tra i 7–12 cm di lunghezza ed è innocua per l’uomo
Salpa
ll taliaceo salpa è un organismo gelatinoso trasparente che può presentarsi come individuo solitario o in forma gregaria e il cui corpo trasparente lascia intravedere il nucleo più scuro a forma di ciliegia