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RISULTATI ONLINE SULLA QUALITÀ DELL’ARIA NEL 2021 A PRESSANA (VR)

Comunicato stampa
Data di pubblicazione:

AAV, 24 dicembre - Arpav ha monitorato l’aria a Pressana dal 19 gennaio al 22 febbraio e dall’1 luglio al 2 agosto 2021 con un laboratorio mobile in via Europa, una zona di fondo nel comune veronese, cioè un’area in cui il livello di inquinamento non è influenzato prevalentemente da specifiche fonti (industrie, traffico, riscaldamento residenziale, ecc.) ma dal contributo integrato di tutte le fonti.

Biossido di zolfo, monossido di carbonio, biossido di azoto e benzene non risultano critici, in analogia con quanto accade nella provincia di Verona.

L’ozono ha invece superato l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana in 15 giornate della campagna, ma i valori medi e massimi sono confrontabili con quelli della stazione di riferimento di San Bonifacio.

Le polveri PM10 hanno superato il valore limite giornaliero per la protezione della salute umana in 10 giorni su 58 di misura (17% del periodo) e il valore medio è stato 31 μg/m3(microgrammi al metrocubo). Si stima che il valore limite annuale non sia superato e che il valore giornaliero di polveri PM10 sia andato oltre i 50 μg/m3 per 35 giorni, che è esattamente il numero massimo di superamenti consentiti dalla legge in un anno.

Il benzo(a)pirene risulta uguale al valore obiettivo di 1.0 ng/m3 (nanogrammi al metrocubo). Pur non superandolo, mostra nel periodo invernale valori maggiori a quelli della centralina di riferimento di Verona-Giarol.

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