Ultimo aggiornamento
15-09-2022 18:46Indice di pressione turistica
Quanta pressione esercita il turismo sull'ambiente urbano?
Valutazione
Il turismo è certamente una risorsa economica importante nella nostra regione, ma costituisce anche un’ulteriore fonte di pressione sull’ambiente urbano, che spesso obbliga piccoli comuni ad affrontare problemi tipici dei grandi centri urbani, come l’aumento della produzione di rifiuti, del traffico, dei reflui urbani da depurare, e altro ancora. Inoltre, il fatto che le presenze turistiche si distribuiscano in modo disomogeneo sul territorio comunale e nell’arco dell’anno, rende ancora più difficile per le amministrazioni dei piccoli comuni ottimizzare e stabilizzare le soluzioni.
L’indicatore qui utilizzato per stimare tale pressione aggiuntiva è dato dal rapporto fra le presenze di turisti e quelle di residenti nel territorio comunale in un giorno medio del 2005, al netto dei giorni medi di vacanza trascorsi dagli italiani fuori dal proprio comune di residenza (19,2). Per il calcolo si sono considerati i soli comuni con più di due strutture ricettive. L'indicatore riporta i risultati per i comuni veneti per i quali l’indice di pressione turistica non è inferiore al 30%, suddivisi per tipologia, e per i comuni capoluogo di provincia.
I risultati vanno letti tenendo conto delle ipotesi semplificative su cui necessariamente deve basarsi l’indicatore utilizzato, a causa dell’impossibilità di reperire informazioni più dettagliate:
1. non vengono conteggiati i turisti “pendolari”, che cioè non pernottano in strutture ricettive;
2. si assume che i turisti si distribuiscano uniformemente su tutto il territorio comunale, mentre spesso si concentrano solo su alcune aree;
3. si assume che i turisti si distribuiscano uniformemente lungo tutto l’arco dell’anno.
Queste ipotesi portano inevitabilmente a sottostimare la pressione turistica reale nelle aree del comune e nei periodi dell’anno più interessati dal turismo.
Dai dati emerge che sono le località di mare quelle più soggette a pressione turistica.
Per i capoluoghi di provincia si ottengono valori molto più bassi rispetto ai comuni a più elevata vocazione turistica, ovviamente a causa delle diversissime dimensioni demografiche.
Da un confronto con i dati del 2002 (Rapporto Indicatori Ambientali del 2002) si osserva che la situazione è sostanzialmente invariata: i comuni che superano la soglia del 30% sono più o meno gli stessi, nella maggior parte dei casi la pressione è rimasta costante (giallo), anche se ci sono un po’ più cali (azzurro) che aumenti (rosa).
Non sono noti i valori medi di questo indicatore su scala nazionale o europea.
Data ultimo aggiornamento | |
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Fonte dei dati | ISTAT, Regione veneto |
Fonte dell'indicatore | ARPAV |
Sorgente digitale dei dati | |
Obiettivo | |
Unità di misura | percentuale |
Metodo di elaborazione | |
Riferimento normativo | |
Valore di riferimento | |
Periodicità di rilevamento dei dati | annuale |
Periodicità di rilevamento dell'indicatore | annuale |
Periodicità di riferimento | dal al |
Unità elementare di rilevazione | |
Livello minimo geografico | Comunale |
Copertura geografica | regionale |
Aspetti da migliorare | |
Link utili |
DPSIR
- D - Determinante
- P - Pressione
- S - Stato
- I - Impatto
- R - Risorsa
Stato attuale
- Positivo
- Intermedio o incerto
- Negativo
Trend della risorsa
- In miglioramento
- Stabile o incerto
- In peggioramento