Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Livelli di concentrazione di polveri fini (PM10) - agg. 31/12/2014 | Il PM10 supera i limiti di legge? | S | ![]() |
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DESCRIZIONE
PM (Particulate Matter) è il termine generico con il quale si definisce un mix di particelle solide e liquide (particolato) che si trovano in sospensione nell’aria. Il PM può avere origine sia da fenomeni naturali (processi di erosione del suolo, incendi boschivi, dispersione di pollini, ecc.) sia da attività antropiche, in particolar modo dai processi di combustione e dal traffico veicolare (particolato primario). Esiste, inoltre, un particolato di origine secondaria che si genera in atmosfera per reazione di altri inquinanti come gli ossidi di azoto (NOx), il biossido di zolfo (SO2), l’ammoniaca (NH3) ed i Composti Organici Volatili (COV), per formare solfati, nitrati e sali di ammonio.
Gli studi epidemiologici hanno mostrato una correlazione tra le concentrazioni di polveri in aria e la manifestazione di malattie croniche alle vie respiratorie, in particolare asma, bronchiti, enfisemi. A livello di effetti indiretti inoltre il particolato agisce da veicolo per sostanze ad elevata tossicità, quali ad esempio gli idrocarburi policiclici aromatici ed alcuni elementi in tracce (As, Cd, Ni, Pb).
Le particelle di dimensioni inferiori costituiscono un pericolo maggiore per la salute umana, in quanto possono penetrare in profondità nell'apparato respiratorio; è per questo motivo che viene attuato il monitoraggio ambientale di PM10 e PM2.5 che rappresentano, rispettivamente, le frazioni di particolato aerodisperso aventi diametro aerodinamico inferiore a 10 µm e a 2.5 µm.
OBIETTIVO
Le soglie di concentrazione in aria delle polveri fini PM10 sono stabilite dal D.Lgs. 155/2010 e calcolate su base temporale giornaliera ed annuale. È stato registrato il numero di superamenti, dal 2002 al 2012, presso le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria della rete regionale ARPAV, di due soglie di legge: Valore Limite (VL) annuale per la protezione della salute umana di 40 μg/m3; Valore Limite (VL) giornaliero per la protezione della salute umana di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte/anno.
VALUTAZIONE
Le soglie di concentrazione in aria delle polveri fini PM10 sono stabilite dal D.Lgs. 155/2010 e calcolate su base temporale giornaliera ed annuale. È stato registrato il numero di superamenti, dal 2002 al 2014, presso le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria della rete regionale ARPAV, di due soglie di legge: Valore Limite (VL) annuale per la protezione della salute umana di 40 μg/m3; Valore Limite (VL) giornaliero per la protezione della salute umana di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte/anno.
fig. 1 - PM10: numero di superamenti per stazione nell'anno 2014 del Valore Limite (VL) giornaliero (50 μg/m3 da non superare più di 35 volte/anno, pari a 0.10), normalizzato rispetto al numero di giorni di rilevamento/anno.
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fig. 2 - Mappa regionale del Veneto del superamento del Valore Limite (VL) annuale di 40 μg/m3 di PM10 nel 2014. Valore Limite annuale registrato presso 34 stazioni attive nel 2014 e con una percentuale di dati validi attorno al 90%. Le stazioni sono distinte per tipologia e per superamento o meno del VL (in rosso le stazioni con superamento).
Dalla valutazione dei dati rilevati presso le 34 stazioni attive nel 2014 si desume come il superamento del Valore Limite giornaliero si sia presentato in 24 stazioni, con una maggiore frequenza nei principali centri urbani (comuni capoluogo). Questo dato comporta una valutazione negativa dello stato attuale dell’indicatore, anche se il superamento del VL annuale non è stato registrato in alcuna delle 34 stazioni attive.
Per rappresentare l’andamento nel periodo 2002-2014, è stato calcolato il valore medio annuale per tipologia di stazione “media” regionale (di Background e di Traffico/Industriale), considerando l’insieme complessivo di centraline facenti parte della rete, in analogia al calcolo che annualmente viene presentato nella Relazione Regionale della Qualità dell’Aria redatta dall’ARPAV ai sensi della L.R. n. 11/ 2001 art.81.
Pur non rappresentando una verifica del superamento del VL annuale, che va esaminato stazione per stazione, il trend della stazione “media” di Background e di Traffico/Industriale evidenzia un progressivo miglioramento dei livelli di concentrazione, specie negli ultimi quattro anni; tuttavia il permanere di numerosi superamenti del valore limite giornaliero determinano una valutazione incerta del trend.
fig. 3 - Andamento della media annuale di PM10 (in μg/m3) nelle stazioni “medie” regionali di Background e di Traffico/Industriali confrontato con il VL annuale (40 µg/m3), anni 2002-2014.
A livello nazionale, gli ultimi dati disponibili si riferiscono all’anno 2013 e sono contenuti nell’Annuario dei dati ambientali 2014-2015 dell’ISPRA. Analizzando le 442 stazioni considerate nel rapporto, con una copertura del dato >= 90% (incluse le stazioni presenti in Veneto), ISPRA stimava che il 59% rispettasse il VL giornaliero, il 72% rispettasse il VL annuale. Nel medesimo anno (2013), la percentuale di stazioni di monitoraggio del PM10 attive in Veneto (33) che rispettavano il VL giornaliero era molto più bassa, pari al 18%, mentre il VL annuale era rispettato nel 100 % dei casi. Nel 2014 queste percentuali si sono attestate al 29% ed al 100% rispettivamente.
L’aggiornamento dell’indicatore con i dati dell’anno 2015 è previsto per luglio 2016.
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