Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
ACQUE DI TRANSIZIONE - Stato chimico nel periodo 2014-2016 | Le acque di transizione hanno una qualità chimica accettabile? | S | ![]() |
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DESCRIZIONE
Lo Stato Chimico dei corpi idrici ai sensi del D.Lgs. 152/2006 fornisce una valutazione della qualità chimica delle acque di transizione; in particolare si considera, ai sensi del D.Lgs. 172/2016, che sostituisce il D.M. 260/2010, la presenza di sostanze prioritarie, pericolose prioritarie e altre sostanze inquinanti derivanti da attività antropiche sulle matrici acqua e biota.
La procedura di calcolo prevede il confronto tra le concentrazioni medie annue dei siti monitorati e gli Standard di Qualità Ambientali (SQA-MA) e per alcune sostanze il confronto della singola misura con la Concentrazione Massima Ammissibile (SQA-CMA). Il corpo idrico, che soddisfa, per le sostanze dell’elenco di priorità, tutti gli standard di qualità ambientale (SQA-MA e SQA-CMA) in tutti i siti monitorati, è classificato in “Buono Stato Chimico”. In caso negativo è classificato “Mancato conseguimento dello Stato Chimico Buono”. Il D.Lgs. 172/2015 introduce per alcuni parametri il “biota” (pesci, crostacei, molluschi) come matrice di riferimento; inoltre per la matrice acqua modifica alcuni SQA e individua SQA-MA e SQA-CMA per nuove sostanze da indagare a partire da dicembre 2018.
Nel 2010 è iniziato il primo ciclo di monitoraggio (2010-2012) ai sensi del D.L.gs. 152/2006 che è stato integrato con i risultati dell’anno 2013. Il secondo triennio 2014-2016 si configura come il primo ciclo di monitoraggio del sessennio 2014-2019. Per la valutazione dello stato chimico si è fatto riferimento per gli anni 2014 e 2015 al D.M. 260/2010 e per il 2016 al D.Lgs. 172/2015, sia per gli SQA che per la matrice (acqua e biota), laddove sia stato possibile reperire organismi adatti. La classificazione di stato chimico effettiva, da riportare nell’aggiornamento dei Piani di Gestione, verrà definita alla fine del sessennio di monitoraggio (2014-2019) tenendo conto della valutazione di entrambi i trienni 2014-2016, 2017-2019.
OBIETTIVO
Per la valutazione dello Stato Chimico nel ciclo di monitoraggio 2014-2016, si considera il rispetto degli SQA della tabella 1/A riportata nel DM 260/2010 e nel D.L.gs. 172/2015 per ogni corpo idrico.
VALUTAZIONE
Lo Stato Chimico dei corpi idrici di transizione, relativamente al periodo 2014-2016, mostra una situazione discreta, con otto corpi idrici su tredici in Stato Buono e cinque in Stato Chimico Non Buono: in dettaglio si tratta delle lagune di Baseleghe, Caleri, Barbamarco e Scardovari che nel 2016 hanno registrato il superamento dello standard del Mercurio nel biota, e della laguna di Marinetta che nel 2014 è stata interessata dal superamento dello standard del Para-terz-ottilfenolo in acqua In tutti i corpi idrici non sono mai stati rilevati superamenti degli SQA-CMA.
Non compare la classificazione dello stato chimico della laguna di Venezia che viene riportata in altra sede.
Si segnala che il D.Lgs. 172/2015 ha abbassato i valori di SQA-MA per Benzo(a)pirene, Fluorantene e Piombo e che i valori di riferimento calcolati per gli organismi acquatici utilizzati (molluschi) sono inferiori a quelli del decreto, riferiti nella maggior parte dei casi a pesci (MLG 143/2016, ISPRA)
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Fig. 1 - Stato chimico per corpo idrico, periodo 2014- 2016, lagune minori e rami del delta del Po
Considerando le modifiche normative sopra esposte (variazioni degli standard di qualità ambientale e introduzione di una matrice nuova), non è possibile effettuare in termini oggettivi la valutazione del trend rispetto alla precedente classificazione. Si ritiene di valutare pertanto incerto il trend in attesa delle valutazioni future.
La prossima classificazione dell’indicatore per i corpi idrici di transizione del Veneto è prevista per la fine del sessennio di monitoraggio 2014-2019.