Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
FIUMI: Condizioni morfologiche nel periodo 2014-2016 | Quali sono le condizioni morfologiche dei corsi d'acqua superficiali? | S | ![]() |
DESCRIZIONE
Il D.Lgs. 152/2006, di recepimento della Direttiva 2000/60/CE, prevede che nella classificazione dello Stato Ecologico dei corpi idrici fluviali vengano valutati gli elementi idromorfologici a sostegno degli Elementi di Qualità Biologica (EQB): il funzionamento dei processi geomorfologici del corso d’acqua e le sue condizioni di equilibrio dinamico promuovono spontaneamente la diversità di habitat e il funzionamento degli ecosistemi acquatici e ripariali. La qualità morfologica è una componente di supporto alla classificazione dei corpi idrici superficiali fluenti; diventa, infatti, fondamentale per i corpi idrici "siti di riferimento" e per quelli che risultano di qualità elevata.
L’Indice di Qualità Morfologica (IQM) è un metodo parametrico che valuta se le attività antropiche influenzano la naturale evoluzione di un corso d'acqua. La valutazione dello stato morfologico viene effettuata considerando la “funzionalità” geomorfologica, l’artificialità e le variazioni morfologiche, che insieme concorrono alla formazione dell’indice. La qualità, espressa in cinque classi, può variare da Elevato a Cattivo, mentre quando contribuisce alla determinazione dello Stato Ecologico dei corpi idrici fluviali viene distinta in due sole classi: “Elevato” e “Non Elevato”.
Oltre all’IQM, per la classificazione degli elementi idromorfologici a sostegno il DM 260/2010 prevede che venga valutato anche l’Indice di Alterazione del Regime Idrologico (IARI); questo indice allo stato attuale è di difficile applicazione in quanto richiede la disponibilità di serie storiche di dati di portata sui diversi corpi idrici.
I risultati del triennio di monitoraggio (2014-2016) ai sensi del D.L.gs. 152/06 e s.m.i. rappresentano una prima valutazione provvisoria e parziale, in quanto la classificazione definitiva dei corpi idrici sarà disponibile solo alla fine del secondo ciclo di monitoraggio (2014-2019).
OBIETTIVO
Per ciascun corpo idrico monitorato la classificazione si basa sul confronto tra le condizioni morfologiche attuali e quelle di riferimento in modo da poter valutare i processi evolutivi in corso e i valori dei parametri per descriverne lo stato e le evoluzioni future. Per la valutazione del primo ciclo di monitoraggio 2014-2016 si confrontano i valori ottenuti con la tabella 4.1.3/b riportata nel DM 260/2010.
VALUTAZIONE
Nel quadriennio 2014-2016 l’IQM è stato utilizzato in supporto alla classificazione di 63 corpi idrici, la maggior parte dei quali ricadenti nel bacino del Piave: in questi casi i risultati mostrano 27 corpi idrici in stato Non Elevato e 23 in stato Elevato. Ulteriori 7 corpi idrici monitorati appartengono al bacino del Brenta (1 Elevato e 6 Non Elevato), 3 al bacino del fiume Adige (1 Elevato e 2 Non Elevato), 2 nel bacino del Bacchiglione (Non Elevato per entrambi) e in un unico corpo idrico nel bacino del Sile, che è risultato in stato Non Elevato.
Numero di corpi idrici che ricadono nelle diverse classi di qualità morfologica. Periodo 2014-2016
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