Servizi di trasporto collettivo

Nei principali centri urbani sono presenti servizi di trasporto collettivo?

Anno:2011
Data ultimo aggiornamento:
DPSIR: R
Stato attuale: Intermedio o incerto
Trend:

Valutazione

DESCRIZIONE

Tra le iniziative per il miglioramento dei servizi pubblici vi è l’utilizzo di servizi di trasporto collettivo come il car sharing, il car pooling, pedibus o altre forme di mobilità sostenibile. Questo tipo di servizio è previsto dal D.M. 27/3/98 sulla mobilità sostenibile, che la individua come attività da promuovere, per l'uso collettivo e ottimale delle autovetture.

OBIETTIVO

Attraverso il presente indicatore si intende monitorare l’utilizzo presso i principali centri urbani veneti di servizi di trasporto collettivo. Non è possibile definire un valore obiettivo del presente indicatore.

VALUTAZIONE

Le esperienze di car sharing e car pooling , basate sull’utilizzo condiviso dell’automobile, non sono ancora molto diffuse nelle città italiane.

Tra i centri urbani intervistati, solo il comune di Venezia nel 2010 ha dichiarato di disporre del servizio di car sharing nel proprio territorio, con 44 automobili a disposizione. Da settembre 2011 anche il comune di Padova ha messo a disposizione 10 auto per questo servizio. Il dato veneto viene confrontato con i dati esposti da Legambiente nell'ultimo rapporto Ecosistema Urbano,da cui risulta che solo 18 città in Italia possiedono questo tipo di servizio; valutando che 2 delle 18 città italiane si trovano nel Veneto è un segnale che la regione Veneto è molto attenta e propositiva verso questo tipo di mobilità sostenibile.

Il Comune di Padova e di Vigonza promuovono il servizio di car pooling , nel primo caso il servizio viene promosso dal comune ma organizzato da una ditta privata. Per proporre nuove soluzioni alla mobilità scolastica e per incentivare la riduzione dell’utilizzo dell’auto per recarsi a scuola, il Comune di Vigonza, come anche altri Comuni veneti, sta proponendo nuovi sistemi di mobilità come il car pooling scolastico, un sistema che prevede il trasporto di più studenti con il veicolo messo a disposizione da uno o più genitori, con il fine principale di ridurre i costi del trasporto e il numero di veicoli in circolazione.

I vantaggi del car pooling sono molteplici, sia per le amministrazioni comunali che si attivano nella promozione del servizio, sia per le aziende che si impegnano nella sua promozione, sia per i singoli utenti che ne fanno uso. Per i comuni car pooling significa una riduzione dell'inquinamento atmosferico, meno traffico e una riduzione dei tempi di trasporto. In Italia vi è comunque la necessità di effettuare un cambiamento culturale, l’automobile infatti viene da sempre considerata come un bene privato e difficilmente da condividere con terzi.

Altra iniziativa di mobilità sostenibile è il pedibus , servizio che ottiene maggiori adesioni presso i comuni. Infatti il 75% dei comuni  intervistati propone il servizio di pedibus all’interno del proprio territorio. Nell’anno 2011 si è unito anche il comune di Thiene, arrivando ad un totale di 18 comuni sui 24 che hanno risposto al questionario. Il progetto viene realizzato con fermate predefinite e segnalate da appositi cartelli, accompagnatori capofila ecc., ed è dedicato principalmente agli scolari per raggiungere la scuola a piedi, per educare a una cultura ambientale e salutistica. I bambini alla fermata si aggregano ad una comitiva guidata da alcuni addetti fino a scuola, e viceversa al ritorno a casa.

4 comuni su 24 hanno inoltre specificato di disporre del bike sharing (traducibile come "condivisione della bicicletta", talvolta indicato come servizio di biciclette pubbliche ), uno degli strumenti di mobilità sostenibile delle amministrazioni pubbliche, che mettono a disposizione delle biciclette condivise per i viaggi di prossimità dove il mezzo pubblico non arriva o non può arrivare. È quindi una possibile soluzione al problema dell' "ultimo chilometro", cioè quel tratto di percorso che separa la fermata del mezzo pubblico alla destinazione finale dell'utente.

box giallo Non è possibile definire un trend dell'indicatore visto che non è presente uno storico.

Data ultimo aggiornamento
Fonte dei daticomuni
Fonte dell'indicatoreARPAV
Sorgente digitale dei dati
ObiettivoValutare
Unità di misurapresenza/assenza
Metodo di elaborazione
Riferimento normativoD.M. 27/3/98
Valore di riferimento
Periodicità di rilevamento dei datibiennale
Periodicità di rilevamento dell'indicatorebiennale
Periodicità di riferimentodal al
Unità elementare di rilevazioneservizio di trasporto collettivo
Livello minimo geograficoPuntuale
Copertura geograficaregionale (28 comuni selezionati)
Aspetti da migliorare
Link utili

Ultimo aggiornamento

15-09-2022 18:46

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