Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Emissioni di sostanze acidificanti (SO2, NOx, NH3) | Le emissioni regionali di sostanze acidificanti sono in diminuzione? | P | ![]() |
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DESCRIZIONE
Le emissioni antropogeniche di biossido di zolfo (SO2) derivano in gran parte dall'uso di combustibili contenenti zolfo. Gli ossidi di zolfo sono tra i principali agenti del processo di acidificazione dell’atmosfera, con effetti negativi sugli ecosistemi e sui materiali. Gli ossidi di azoto (NOx) sono originati dai processi di combustione che avvengono ad alta temperatura e le fonti principali sono i trasporti, la combustione industriale, la produzione di elettricità e calore. Per quanto riguarda l’ammoniaca (NH3), le emissioni derivano quasi totalmente dalle attività agricole (con particolare riferimento alla gestione dei reflui zootecnici).
OBIETTIVO
Il D.Lgs n. 81 del 30/05/2018 dà attuazione alle previsione della direttiva 2016/2284/UE, individuando, a livello nazionale, un percorso di riduzione progressiva delle emissioni di biossido di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili, ammoniaca e particolato fine PM2.5, al fine di conseguire un miglioramento della qualità dell’aria negli Stati Membri. Gli obiettivi di riduzione si riferiscono a due orizzonti temporali: tra il 2020 e il 2029 e a partire dal 2030, considerando quale anno base di riferimento per il calcolo delle riduzioni l’anno 2005. Gli obiettivi di riduzione del decreto prevedono percentuali di riduzione rispettivamente del 35% e 71% per SO2, del 40% e 65% per NOx e del 5% e 16% per NH3.
VALUTAZIONE
A livello regionale è stato realizzato l’inventario delle emissioni in atmosfera (INEMAR Veneto) che stima le emissioni riferite all'annualità 2017 di 11 macroinquinanti e 5 microinquinanti a livello comunale per 204 attività emissive, secondo la metodologia EMEP/EEA e la nomenclatura delle fonti SNAP97. Gli 11 Macrosettori emissivi SNAP97 sono presentati nei grafici relativi agli inquinanti atmosferici. I dati presentati nella scheda indicatore fanno riferimento ad INEMAR Veneto 2017.
In Veneto nel 2017 le emissioni di SO2 derivano per il 43% dal M03 – Combustione nell'industria, per il 23% dal Macrosettore M01 – Produzione di energia e trasformazione di combustibili, per il 12% dal M02 – Combustione non industriale, per l’11% dal M04 – Processi produttivi e per il 10% dal M08 – Altre sorgenti mobili e macchinari.
Nel caso degli ossidi di azoto (NOx) vi è la netta prevalenza del Macrosettore M07 – Trasporto su strada, che contribuisce con il 43% alle emissioni totali regionali. Seguono con il 25% il comparto industriale (comprendente la somma dei Macrosettori 01, 03 e 04), con il 20% gli altri trasporti (M08) e con il 11% la combustione nel settore residenziale (M02).
Infine, le emissioni di ammoniaca derivano per il 98% dalla gestione dei reflui zootecnici e dalle coltivazioni con fertilizzanti del M10 – Agricoltura.
INEMAR Veneto è disponibile per sei annualità 2005, 2007/8, 2010, 2013, 2015 e 2017. Tra il 2015 ed il 2017 si osserva un andamento in diminuzione delle emissioni pari a -23% per l’SO2, -12% per gli NOx e di stazionarietà per le emissioni di NH3 (0%). Il confronto tre le emissioni 2010 e 2017 mostra una netta riduzione dell’SO2 (-44%) e degli NOx (-30%), ed una sostanziale stabilità per l’NH3 (+1%).
Mappe regionali delle emissioni annuali a livello comunale di Biossido di zolfo (SO2), Ossidi di azoto (NOx), Ammoniaca (NH3), basate su INEMAR Veneto 2017.
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L'aggiornamento dell’indicatore con i dati dell’anno 2019 è previsto nel corso del 2022.
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