Ultimo aggiornamento
18-07-2025 14:16Consumo di suolo
Qual è la percentuale di superficie interessata da copertura artificiale?
Descrizione
Il consumo di suolo è un fenomeno associato alla perdita di una risorsa ambientale primaria, dovuta all’occupazione di superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale e si riferisce a un incremento della copertura artificiale di terreno, legato alle dinamiche insediative. Si tratta di un processo legato prevalentemente alla costruzione di nuovi edifici, capannoni e insediamenti, all’espansione delle città o alla conversione di terreno entro un’area urbana, oltre che alla realizzazione di infrastrutture stradali o ferroviarie.
Il concetto di consumo di suolo viene definito come una variazione da una copertura non artificiale (suolo non consumato) a una copertura artificiale del suolo (suolo consumato) La copertura artificiale del suolo si ha, quindi, con la presenza di una copertura biofisica artificiale del terreno di tipo permanente (edifici, fabbricati; strade pavimentate; sede ferroviaria; piste aeroportuali, banchine, piazzali e altre aree impermeabilizzate o pavimentate; serre permanenti pavimentate; discariche) o di tipo reversibile (aree non pavimentate con rimozione della vegetazione e asportazione o compattazione del terreno dovuta alla presenza di infrastrutture, cantieri, piazzali, parcheggi, cortili, campi sportivi o depositi permanenti di materiale; impianti fotovoltaici a terra; aree estrattive non rinaturalizzate; altre coperture artificiali non connesse alle attività agricole in cui la rimozione della copertura ripristina le condizioni naturali del suolo).
Il quadro conoscitivo sul consumo di suolo è disponibile grazie ai dati aggiornati annualmente da parte del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) e in particolare della cartografia prodotta dalla rete dei referenti per il monitoraggio del territorio e del consumo di suolo del SNPA, formata da ISPRA e dalla Agenzie per la Protezione dell’Ambiente (referente per il Veneto è l’Unità Organizzativa Qualità del Suolo di ARPAV).
Obiettivo
Non è disponibile un valore soglia di riferimento per la valutazione dello stato attuale dell'indicatore; viene fornito un dato a livello comunale relativo alla percentuale di superficie interessata da copertura artificiale.
In attesa di una legge quadro nazionale a cui riferirsi si ricordano gli obiettivi a cui l’Europa e le Nazioni Unite ci richiamano in merito alla tutela del suolo, del patrimonio ambientale, del paesaggio e al riconoscimento del valore del capitale naturale chiedendo di azzerare il consumo di suolo netto entro il 2050, di allinearlo alla crescita demografica e di non aumentare il degrado del territorio entro il 2030.
In sintesi, gli obiettivi da raggiungere sono:
- l’azzeramento del consumo di suolo netto entro il 2050 (Parlamento europeo e Consiglio, 2013, Nuova Strategia UE per il Suolo 2030 https://ec.europa.eu/environment/publications/eu-soil-strategy-2030_it);
- la protezione adeguata del suolo anche con l’adozione di obiettivi relativi al suolo in quanto risorsa essenziale del capitale naturale entro il 2020 (Parlamento europeo e Consiglio, 2013);
- l’allineamento del consumo alla crescita demografica reale entro il 2030 (obiettivi di sviluppo sostenibile definiti all’interno dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite - UN, 2015);
- il bilancio non negativo del degrado del territorio entro il 2030 (UN, 2015).
La Regione Veneto con la legge regionale 6 giugno 2017, n. 14 mira a raggiungere l’obiettivo di azzeramento del consumo per il 2050.
Valutazione
Nel 2024 sono 25 i comuni che superano il 30% di suolo consumato sul totale della superficie comunale (al netto delle acque); sono dislocati in corrispondenza dei principali capoluoghi di provincia e nei comuni contermini: Padova (50,33%) con l’adiacente Noventa Padovana (44,57%), Albignasego (34,95%) e gli altri comuni della sua cintura urbana, Venezia con 44,86 % del territorio consumato a cui si aggiungono i confinanti Spinea (43,33%) e Martellago (36,90%), Treviso (39,84%) con Casier (36,00%) e Villorba (31,77%), Vicenza (32,39%).
Verona (28,97%) rimane appena esclusa da questa lista in quanto presenta una importante porzione di territorio ricadente in ambito collinare, ma il fenomeno si conferma nei comuni confinanti come San Giovanni Lupatoto (37,21%) e Castel d’Azzano (30,05%).
Il calcolo effettuato sul solo territorio con pendenza inferiore al 10% porta a 59 il numero di comuni con più del 30% di suolo pianeggiante consumato, confermando la presenza di altre situazioni critiche nei principali centri della pedemontana vicentina (Bassano del Grappa 40,27%, Thiene 38,65%, Schio 43,14%), nei comuni delle valli del Chiampo, San Pietro Mussolino e Chiampo, con circa il 60% di consumo delle superfici di pianura e nella pedemontana trevigiana (Vittorio Veneto 34,14 % e Conegliano 36,01%).
Valori superiori al 20% caratterizzano comunque tutto il territorio del triangolo Venezia-Treviso-Padova e dell’intera fascia pedemontana contraddistinto da un’estrema dispersione urbana.
Figura 1: Consumo di suolo a livello comunale (% al 2023) al netto delle acque
A livello regionale la percentuale di suolo consumato al netto delle acque sul totale della superficie è pari al 12,52% (secondi di poco solo alla Lombardia 12,62%), valore quasi doppio rispetto al valore calcolato a livello nazionale (7,26%).
Figura 2: Consumo di suolo (% al 2023) a livello comunale in aree a pendenza inferiore al 10%
In termini di velocità di trasformazione in Veneto nell’ultimo anno si è assistito ancora ad un incremento percentuale preoccupante pari a 0,033% di territorio consumato in più rispetto al 2022 in aumento rispetto allo 0,031 dei 2 anni precedenti secondo valore più alto a livello nazionale dopo quello della Campania (+0.045%) e ben superiore alla media italiana (0,021%). In termini assoluti, e al netto di ripristini, sono 609 gli ettari di nuovo consumo, rispetto ai 565 ettari dello scorso anno, in controtendenza rispetto al dato a livello nazionale (6439 ha di nuovo consumo rispetto ai 7229 del 2022). Si ribadisce come il dato si mantenga critico in quanto inserito in un contesto già profondamente compromesso.
In valore assoluto nel corso dell’ultimo anno i comuni in cui si sono registrati i maggiori consumi risultano: Verona (36,9 ha), San Bonifacio (36,0 ha), Montebello Vicentino (35,4 ha) e San Martino Buon Albergo (33,4 ha) tutti interessati dai cantieri per la realizzazione delle ferrovia ad alta velocità.
Figura 3: Consumo di suolo (densità di cambiamenti) a livello comunale (mq/ha 2022-2023)
I valori del consumo a livello comunale sono stati normalizzati sulla superficie e il risultato è stato espresso in termini di mq/ha (figura 3). I valori maggiori si sono registrati nei comuni sopracitati e in altri interessati dalla stessa infrastruttura ferroviaria (Belfiore), ma anche in comuni coinvolti dalla realizzazione di grandi poli commerciali/logistici (Vigasio, Nogarole Rocca, Castelguglielmo) o da nuove installazioni di fotovoltaico (Badia Polesine, Monselice, Melara); sono ben 24 i comuni che nell’ultimo anno presentano un tasso di consumo di suolo superiore ai 20 mq/ha. A livello regionale la media è pari a 3,3 mq/ha, secondi solo alla Campania (4,5 mq/ha) e ben al di sopra della media italiana (2,1 mq/ha).
Sono 107 invece i comuni che nell’ultimo anno non hanno registrato consumo netto; di questi, 73 hanno registrato un ripristino. Questo fenomeno è spesso riconducibile alla chiusura di grandi cantieri (consumo reversibile) con ricostituzione delle porzioni solo provvisoriamente rimaneggiate. È il caso dei comuni che hanno visto la chiusura dei cantieri attivati negli anni precedenti per la realizzazione di metanodotti (es.: Salgareda, Santa Lucia di Piave, Monastier, ecc.), della terza corsia dell’A4 (Portogruaro, Annone Veneto, ecc.), della superstrada pedemontana (Malo), della tangenziale Ovest (Vicenza).
Approfondimenti
Archivio: 2020, 2019, 2018, 2017, 2016, 2015, 2012
Prossimo aggiornamento: previsto nel 2026
Licenza: CC BY 4.0
Data ultimo aggiornamento | |
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Fonte dei dati | ISPRA, ARPAV |
Fonte dell'indicatore | ARPAV |
Sorgente digitale dei dati | |
Obiettivo | Valutare l’andamento del consumo di suolo a livello comunale |
Unità di misura | suolo consumato/sup. tot. Comune [%]; suolo consumato/sup. a pendenza inf 10%; mq/ha di suolo consumato per comune nel corso dell’ultimo anno |
Metodo di elaborazione | |
Riferimento normativo | Disegno di Legge AS n. 2383; LR 14 del 06/06/2017 |
Valore di riferimento | Consumo di suolo zero al 2050 |
Periodicità di rilevamento dei dati | annuale |
Periodicità di rilevamento dell'indicatore | annuale |
Periodicità di riferimento | dal al |
Unità elementare di rilevazione | comune |
Livello minimo geografico | Comunale |
Copertura geografica | regionale |
Aspetti da migliorare | |
Link utili |
DPSIR
- D - Determinante
- P - Pressione
- S - Stato
- I - Impatto
- R - Risorsa
Stato attuale
- Positivo
- Intermedio o incerto
- Negativo
Trend della risorsa
- In miglioramento
- Stabile o incerto
- In peggioramento