Ultimo aggiornamento
10-11-2022 12:47Con il termine amianto, o asbesto, si intende un gruppo di minerali naturali a struttura fibrosa separabile in fibre molto sottili e resistenti. In natura esistono diversi tipi di amianto, i più diffusi e utilizzati sono: crisotilo (quello più usato), amosite e crocidolite. La sua elevata fibrosità fa dell’amianto un materiale: resistente al calore e al fuoco; resistente all’azione degli acidi e alla trazione; molto flessibile; filabile; dotato di proprietà fonoassorbenti e termo-isolanti. Queste caratteristiche, insieme al basso costo di lavorazione, hanno favorito l’impiego di questo materiale in diversi campi (dall’edilizia all’industria ai trasporti) e in oltre 3000 prodotti diversi.
Fonti di pressione
Come in altri paesi, anche in Italia l’utilizzo dell’amianto è stato abolito a causa della sua pericolosità (L. 257/1992). In passato, tuttavia, è stato ampiamente utilizzato per la fabbricazione di prodotti isolanti termici e acustici, per la fabbricazione di tessuti ignifughi (incluse le tute dei vigili del fuoco), in leghe con altri materiali da costruzione (calce, gesso, cemento) e con alcuni polimeri (gomma, PVC). Principalmente l’amianto è stato utilizzato nella produzione di materiali in cemento-amianto (comunemente detto “eternit”) sotto forma di coperture, canne fumarie, tubazioni, cassoni per l’acqua, ecc. Altri prodotti fatti con amianto: pavimenti vinilici (tipo linoleum), freni e frizioni, pannelli per controsoffittature, guarnizioni, guanti da forno, cartoni isolanti, coibentazioni di tubazioni, ecc.
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