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Metodologia

Il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, che recepisce la direttiva 2000/60/CE, introduce un innovativo sistema di classificazione delle acque in cui il concetto stesso di stato ecologico assume un significato più fedele al termine. Per la prima volta vengono, infatti, valutate le componenti ecosistemiche degli ambienti acquatici, privilegiando gli elementi biologici e introducendo gli elementi idromorfologici: vengono elencati, per le varie tipologie di acque superficiali, gli “elementi qualitativi per la classificazione dello stato ecologico” e vengono fornite delle “definizioni normative per la classificazione dello stato ecologico” per ogni elemento di qualità. L'Indice Biotico Esteso (IBE), unico parametro di valutazione biologica previsto dal D.Lgs. 152/99, viene quindi sostituito dagli Elementi di Qualità Biologici (EQB). Lo Stato Ecologico viene affiancato dallo Stato Chimico per una valutazione distinta che subentra allo Stato ambientale.

La classificazione si basa su dati che devono complessivamente coprire un intervallo di tempo pluriennale per poter esprimere un giudizio definitivo. Pertanto non sarà possibile valutare lo stato chimico, né tanto meno lo stato ecologico e produrre le classificazioni prima della conclusione di un ciclo completo di monitoraggio, che di norma è un sessennio.

Nella pagina Normativa è disponibile la Classificazione qualitativa delle acque superficiali interne regionali relativa al sessennio 2014 - 2019: DGR n. 3 del 4/1/2022

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:28

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