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Gas serra e mitigazione

Per effetto serra si intende il processo naturale consistente nel “rallentamento” del trasferimento delle radiazioni infrarosse (a grande lunghezza d’onda) dalla superficie terrestre verso lo lo spazio. L’energia solare riscalda la superficie terrestre la quale a sua volta riemette energia verso lo spazio; l’atmosfera intrappola parte di questa energia riemessa grazie alla presenza di alcuni gas che per questo motivo vengono chiamati gas serra. I principali gas serra naturali presenti in atmosfera sono il vapor d’acqua, l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) e, in misura minore, il protossido di Azoto (N2O) e l’ozono (O3). Grazie all’effetto serra naturale la temperatura media alla superficie è di circa 15°C (al contrario, senza l’effetto serra sarebbe di -18°C).

Le principali modifiche introdotte dalle attività umane nella composizione chimica dell’atmosfera riguardano l’emissione di gas ad effetto serra. In questo modo vengono alterati gli equilibri del sistema climatico terrestre potenziando la capacità dell’atmosfera di trattenere l'energia riemessa dalla terra, favorendo così un aumento della temperatura dell’aria.

Gli aumenti osservati nelle concentrazioni di gas serra dal 1750 circa sono inequivocabilmente causati da attività umane.

Alcuni dati

Nel 2019, le concentrazioni atmosferiche di CO2 (410 ppm) erano le più alte degli ultimi 2 milioni di anni, e le concentrazioni di CH4 e N2O erano le più alte degli ultimi 800.000 anni. Dal 1750, gli aumenti delle concentrazioni di CO2 (+47%) e CH4 (+156%) superano di gran lunga i cambiamenti naturali (guidati essenzialmente da cambiamenti nei flussi di energia che agiscono sul sistema climatico, in primo luogo la quantità di energia solare che raggiunge la Terra) plurimillenari tra periodi glaciali e interglaciali degli ultimi 800.000 anni. Dal 1980 al 2023 si è passati da una concentrazione atmosferica di CO2 di circa 340 ppm ad oltre 420 ppm (Figura 1). L’aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera a partire dall’era pre-industriale è in primo luogo dovuta alle emissioni legate all'uso di combustibili fossili (come il carbone e il petrolio), e in secondo luogo alle emissioni nette legate al cambio di uso del suolo e alle deforestazioni.

La crescita della concentrazione atmosferica di gas serra è la causa principale dell’aumento osservato nella temperatura superficiale globale, la quale è stata più alta di +1.1°C nel periodo 2011-2020 rispetto al periodo 1850-1900.

Figura 1 - Serie storica della concentrazione [in ppm] di fondo CO2 in atmosfera presso la stazione di Monte Cimone dal 1980 al 2023 [dati dell'Aeronautica Militare]

Mitigazione

Il termine mitigazione comprende tutte le azioni mirate alla riduzione delle emissioni o che rafforzino l’assorbimento dei gas serra. Ci sono alcune azioni intraprese a livello internazionale, principalmente nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), ed altre a livello europeo, nazionale e regionale.

A livello europeo è stato approvato il Green Deal europeo e il pacchetto “Pronti per il 55%” ,sul conseguimento dell’obiettivo climatico, diventato ora obbligo giuridico, di ridurre le emissioni dei paesi UE del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Con questo termine si intende lo stato in cui le attività umane non producono alcun effetto netto in termini di emissioni sul sistema climatico.

Questo concetto origina dalla Conferenza delle parti della Convenzione sui cambiamenti climatici (COP 21) – Accordo di Parigi 2015 in cui si è deciso:

  • un nuovo regime “bottom-up”, basato su contributi nazionali volontari (NDC) sorretto da regole “top-down” legalmente vincolanti sulla verifica degli impegni, le scadenze e la trasparenza delle comunicazioni
  • obiettivi ambiziosi: «mantenere l’incremento della temperatura media mondiale ben al di sotto dei 2 °C» e «fare sforzi per limitare l’incremento della temperatura a 1.5 C».

Lo strumento di pianificazione a livello regionale che può maggiormente incidere sulla riduzione delle emissioni di gas serra è il Piano Energetico Regionale, attraverso la messa in atto di misure di decarbonizzazione, di incentivazione delle fonti rinnovabili e di efficientamento energetico.

Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, attraverso misure che comportano la riduzione dei consumi di combustibili fossili nei trasporti stradali e nel residenziale, pur agendo primariamente sulla riduzione delle emissioni degli inquinanti atmosferici che influiscono sulla qualità dell’aria, può indirettamente produrre effetti positivi sulla riduzione delle emissioni anche dei gas ad effetto serra (GHG).

Emissioni di gas ad effetto serra

L’incremento dell’effetto serra e l’inquinamento dell’aria ambiente derivano dalle emissioni in atmosfera prodotte dalle attività umane. Tuttavia l’incremento dell’effetto serra è un fenomeno a scala globale ed è la causa principale dei cambiamenti climatici che producono conseguenze negative sulla natura e minacciano la società umana ed il territorio (leggi di più). L’inquinamento atmosferico agisce invece principalmente a scala locale e regionale ed induce effetti avversi sulla salute umana e sugli ecosistemi attraverso l’esposizione a livelli di concentrazione degli inquinanti superiori alle soglie di legge.

Il riscaldamento globale è dunque un fenomeno generato dalle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) prodotte dalle attività umane, in un contesto territoriale molto ampio, a cui contribuiscono, ciascuno per la sua parte, le emissioni a livello locale. Dato che il bilancio delle emissioni deve diminuire a livello globale, è fondamentale che le politiche di mitigazione siano coordinate a scala internazionale e nazionale e declinate anche a scala locale.

Cosa succede a livello regionale?

Si stima e monitora nel tempo l’emissione della CO2equivalente a livello regionale per misurare l’efficacia delle politiche locali di mitigazione dei cambiamenti climatici.

Come si calcola la CO2eq a livello regionale?

E’ la somma pesata delle emissioni dei tre principali gas climalteranti: anidride carbonica, metano e protossido di azoto. Le emissioni di CO2 eq sonosia dirette, di origine naturale e antropica, che indirette, derivanti cioè dai consumi elettrici.

CO2 equivalente a livello regionale: alcuni dati anni 2019 - 2022

CO2eq totale regionale: contributo % medio dei Settori, anni 2019-2022

Peso % dei tre GHG rispetto alla CO2eq totale regionale: valore medio anni 2019-2022

- Settori emissivi più rilevanti: industria (31%) e trasporti (27%)

- Contributo principale: CO2 (84%)

CO2 equivalente a livello regionale: confronto 2019 - 2022

L’andamento della CO2eq regionale nel periodo 2019-2022 mostra una ripresa delle emissioni di CO2eq, che nel 2022 tornano a valori simili a quelli stimati nel 2019. Dopo una contrazione del 9% nel 2020, a causa dell’emergenza COVID-19, a partire dal 2021 si stima una crescita derivante dalla progressiva ripresa delle attività di produzione di beni e servizi e degli spostamenti di merci e persone.

CO2eq in Veneto per Settore: serie annuale 2019-2022

Fonte dei dati
Per le emissioni dirette ed assorbimenti forestali di CO2: inventario INEMAR Veneto (link), per le emissioni indirette: statistiche regionali dei consumi elettrici TERNA.

Per approfondire consulta la relazione

Ultimo aggiornamento

28-05-2025 08:41

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