Vai al contenuto

Estate 2003

L'estate 2003 si caratterizza per la persistenza di una vasta area di alta pressione che dal Nord Africa abbraccia tutto il bacino del Mediterraneo estendendosi all'Europa settentrionale e opponendosi all'ingresso di perturbazioni dall'Atlantico. L'effetto di blocco dell'Anticiclone consente alle temperature massime di mantenersi quasi costantemente sopra i 30°C per l'intero trimestre. Il caldo e l'umidità nei bassi strati, rendono il clima pesantemente afoso su tutta la regione. Il persistere di tale configurazione, inoltre, contribuisce negativamente al deficit idrico già significativo da inizio anno in Veneto, che nel primo semestre 2003 risulta compreso tra il 30 e il 50% e si mantiene decisamente consistente fino a tutto agosto.

Il presente documento si articola in tre sezioni:

Analisi dell'estate 2003: caratterizzazione termo-pluviometrica

D'estate l'azione degli anticicloni subtropicali si estende a gran parte del Mediterraneo. In questo periodo anche il Veneto entra nella zona delle alte pressioni; in tale situazione cessano i venti a grande scala e si stabiliscono i venti locali, come le brezze sul litorale e nelle valli montane e le eventuali precipitazioni possono essere solo di origine termoconvettiva (a carattere temporalesco) tipicamente nelle ore centrali della giornata e nella fascia più continentale. Il regime pluviometrico estivo pertanto è per lo più connesso ai temporali di origine termoconvettiva, anche se l'attività temporalesca più intensa si innesca quando, in occasione di temporanee attenuazioni dell'alta pressione, masse d'aria fredda irrompono da nord al di sopra delle Alpi e incontrando l'aria calda e umida della Pianura Padana. In queste situazioni si sviluppano le celle temporalesche più intense, che possono dar luogo a forti rovesci o grandinate.
Con i moti verticali connessi ai forti temporali e con l'azione di richiamo dell'aria dalla regione circostante la nube verso la base della nube stessa, possono prodursi fenomeni di tipo vorticoso come le trombe d'aria, che non sono da considerarsi rare nella nostra pianura. Queste ultime interessano aree assai limitate, ma risultano di notevole interesse per la loro violenza. Per quanto riguarda l'aspetto termico i valori massimi di temperatura più elevati si registrano generalmente nelle pianure veronese e vicentina, nella bassa padovana e nel Polesine occidentale, con valori medi superiori a 28°C in estate. Queste sono zone prevalentemente continentali con debole circolazione. Valori leggermente inferiori si osservano lungo il litorale e nelle zone dell'entroterra che beneficiano della brezza di mare. Un altro settore più fresco è la fascia pedemontana, a nord della quale la temperatura diminuisce abbastanza regolarmente con la quota. La debolezza dei venti e l'elevato grado di umidità delle masse d'aria presenti nei bassi strati delle aree di pianura, favoriscono la condizioni di afa.

Per ulteriori approfondimenti si vada alla descrizione di dettaglio estate 2003.

Evento temporalesco del 28 agosto 2003: alcune immagini radar

immagine radar relativa all'evento grandinigeno descritto

Data la maggior stabilità delle condizioni atmosferiche che caratterizza l'estate 2003, nel complesso si registra un minor numero di eventi temporaleschi significativi in pianura rispetto all'estate precedente.

Tuttavia, il 28 agosto 2003 si registra un evento estremamente violento che riguarda nella sua fase più intensa, in particolare, le zone centrali e orientali della pianura, caratterizzato da grandinate intense con chicchi di grandine considerevoli, specie nel padovano.

A fianco si riporta l'evento come registrato dal radar del Centro Meteo di Teolo (Mte Grande). Per l'interpretazione dell'immagine si fa presente che il colore rosso indica la presenza di temporali intensi e che l'immagine è centrata su Monte Grande a Teolo (PD).

Dati climatologici provinciali di temperatura e precipitazione

Il confronto è effettuato rispetto a due periodi di riferimento: 1961-'90 (M1) e 1992-2002 (M2)

Temperature minime, massime e medie nei capoluoghi di provincia

mesemassime [TAB1]minime [TAB1]massime assolute [fig Tx]minime assolute [fig Tn]
giugnosopra le due medie considerate nel corso dell'intera stagione, più sensibilmente in giugno e agosto (3-4°C)sopra le due medie considerate nel corso dell'intera stagione, più sensibilmente in giugno e agosto (2-3°C)confrontabili con le medie
sensibilmente superiori alle medie (6-8°C)
luglioinferiori alle mediesensibilmente superiori alle medie (2-4°C)
agostoconfrontabili con le mediesensibilmente superiori alle medie (6-8°C)

L'estate 2003, quindi, da un punto di vista termico si caratterizza per un giugno e un agosto particolarmente caldi, sia in termini di minime che di massime giornaliere; il mese di luglio risulta leggermente più in linea con i valori medi, pur mantenendosi più caldo della norma.

Giorni piovosi stagionali e precipitazioni mensili sul Veneto (numerosità nel periodo di rilevamento) [TAB2]

meseprecipitazioni mensili [istogramma]precipitazioni stagionali [istogramma]giorni piovosi stagionali [istogramma]
giugnogeneralmente inferiori alle medie, salvo nel bellunese in luglio; in particolare, risultano quasi dimezzati nella pianura centro-meridionalegeneralmente inferiore alla metà della norma nelle province di Padova, Rovigo, Venezia e Verona; ridotta di circa un terzo in quelle di Vicenza e Treviso; leggermente inferiore in quella di Bellunopressoché dimezzati nelle province di pianura, ridotti a due terzi in quelle pedemontane, leggermente inferiori alla norma nel bellunese
luglio
agosto

In definitiva, quindi, l'estate 2003 risulta da un punto di vista pluviometrico fortemente siccitosa in pianura, meno nelle zone montane e pedemontane.

Ultimo aggiornamento

01-12-2022 10:33

Questa pagina ti è stata utile?