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Sinossi Estate 2013

L’estate 2013 si presenta come una specie di prolungamento primaverile nella sua fase iniziale, non fa particolarmente caldo e gli episodi d’instabilità, addirittura perturbati, continuano ad interessare la regione. Dal 13 giugno le temperature risalgono e risultano finalmente estive, anche se per breve tempo, in quanto tra la fine del mese e i primi di Luglio il livello termico cala di nuovo, ma senza notevoli cambiamenti di tempo. Dal 10 Luglio in poi l’estate tende ad instaurarsi durevolmente, diventando calda e piuttosto secca. Dopo quasi un mese di questo regime, a metà Agosto le piante soffrono del perdurare di questa duplice situazione, anche se localmente qualche temporale porta un temporaneo contributo per evitare la totale siccità, ma il deficit idrico è quasi ovunque presente. Occorre aspettare la terza decade di Agosto per ritrovare un clima assai fresco e soprattutto molto umido e non solo in montagna. I temporali di fine estate, seppur non frequenti, si estendono di nuovo fino ad interessare la pianura.

Il mese di Giugno inizia con tempo variabile e non particolarmente caldo per l’ingresso di correnti settentrionali associate ad una circolazione depressionaria, il cui centro si trova appena ad Est delle Alpi. Tale situazione perdura fino al 9 Giugno, provocando anche una lieve instabilità, più avvertita tra le Prealpi e la pedemontana che non altrove. Nei giorni 5, 6 e 8 si sono verificati i temporali di maggiore intensità. Questa fase si chiude con un giorno instabile/perturbato il 9 Giugno per il passaggio di una saccatura atlantica, responsabile di piogge diffuse in montagna (20/40 mm, localmente fino a 80 mm), sparse e irrilevanti in pianura (2/10 mm). In seguito correnti settentrionali interessano il Veneto con parziale miglioramento del tempo, anche se singoli forti temporali si verificano tra Prealpi e pedemontana (41.6 mm a San Bortolo l’11 Giugno). Questa fase transitoria precede la prima fase prettamente estiva del 2013 con un repentino rialzo termico il giorno 13 (lo zero termico passa da 2800 a 4000 m in 48 ore). Infatti dal 13 Giugno fino al 20 Il tempo risulta molto più stabile e progressivamente più caldo, anche molto caldo in pianura con la prima ondata di  calore tra il 15 e il 20 Giugno, quando si tocca l’apice del caldo con punte di 35/37°C in pianura e  massimi di 32/34°C  nei fondovalle prealpini. Anche in montagna sono raggiunti valori di 28/30°C a 1000/1200 m e un massimo di 10°C in Marmolada a 3256 m.  In questa fase di bel tempo l’unica insidia è legata al verificarsi di qualche isolato temporale di origine convettiva in montagna, ma il più delle volte si tratta di fenomeni piuttosto brevi. Nella maggiore parte dei casi i temporali convettivi nascono sul Trentino- Alto Adige e non riescono a sconfinare sul Veneto, salvo qualche eccezione. Il 20 Giugno sera un primo debole fronte transita sul Veneto con qualche temporale, il più violento sul lago di Garda; al suo seguito aria un po’ meno calda e soprattutto meno afosa si sostituisce a quella precedente, rendendo il clima assai più sopportabile. Dopo altri 3 giorni, una saccatura un po’ più profonda giunge sul Nord Italia, provocando un episodio pluvio-temporalesco con fenomeni localmente intensi tra la notte e la prima parte del 24 Giugno, specie in montagna (fino a 100 mm a Gosaldo), dove la neve scende anche fino sui 1800/2100 m, localmente fino a 1600 m (Arabba). Ma la pianura viene anche essa interessata, seppur in minore modo, infatti il maltempo porta qualche fenomeno come la tromba d’aria a Caorle. Tra il 25 e il 27 Giugno il tempo migliora in pianura e rimane un po’ variabile e fresco in montagna. Nella notte tra il 27 e il 28 Giugno una nuova saccatura Nord Atlantica interessa il Veneto, provocando un episodio pluvio-temporalesco in montagna e la pedemontana, specie quella veronese, mentre alcuni settori della pianura centrale e orientale sono del tutto risparmiati. Quest’ultimo episodio riporta la neve fino sui 1500/1600 m per la seconda volta in quattro giorni, situazione abbastanza eccezionale in Giugno, considerando anche gli apporti di 15/20 cm di neve fresca oltre i 2000 m, localmente fino a 30/35 cm. In seguito al transito della saccatura, una dorsale atlantica riporta tempo più soleggiato, ma inizialmente fresco.

Fig. 1

Fig_1A_sinossi_estate_13 

 Fig_1B_sinossi_estate_13

Carta della pressione al suolo del hPa a 500 hPa e degli isospessori (Thickness del 28 giugno 2013 (Fig. 1a)

Immagini della neve rimanente della copiosa nevicata del 28 Giugno 2013 il giorno 30 alla quota di 2300 m (Fig. 1b)

Il mese di Luglio inizia con una fase di bel tempo man mano più caldo, anche se nella tarda serata del primo Luglio brevi temporali interessano le Dolomiti più occidentali (alto Agordino), ma si tratta di fenomeni molto localizzati. Tra il 4 e il 9 Luglio il tempo si presenta buono/discreto e un po’ più caldo. Un anticiclone di matrice atlantica porta condizioni di tempo piuttosto soleggiato, anche se il promontorio in quota viene temporaneamente scalfito da una piccola goccia fredda proveniente da Est. Di conseguenza la convezione diurna osservata sui rilievi porta a qualche breve temporale di calore. I più violenti nella tarda serata del 6 Luglio sulle Dolomiti più occidentali e Prealpi vicentine con una cella temporalesca che si trasferisce da Passo Pordoi fino ad Asiago.  Dal 10 fino al 20 Luglio il tempo si presenta piuttosto buono con un’alta pressione di matrice atlantica, che interessa soprattutto il Regno Unito, la Francia e la Germania, mentre l’Italia viene lambita da correnti nord-orientali e da piccole depressioni in quota, responsabili di qualche temporale. Quindi il tempo è complessivamente ben soleggiato e piuttosto caldo (Lo zero termico oscilla tra i 3800 e 4200 m), ma qualche episodio di instabilità convettiva si verifica specie sui rilievi, più raramente in pianura, ma su quest’ultima i fenomeni si rivelano assai più violenti, come il giorno 13 con forti temporali (fino a 50/60 mm tra le province di Venezia e Rovigo, con locali grandinate).  Dal 21 l’alta pressione delle Azzorre sostituisce quella atlantica, apportando tempo più caldo con qualche temporale convettivo in montagna nelle serate del 22 e del 23 Luglio. I più forti si verificano a Marcesina con 45 mm e ad Auronzo con 30 mm. Il 24 Luglio la situazione diventa temporaneamente più instabile per il transito di una piccola saccatura in quota, ma dal 25 l’alta pressione si consolida, assieme ad un‘avvezione d’aria sempre più calda di matrice africana che provoca un ondata di calore sul Veneto (vedere carta delle temperature a 850 hPa del 27/07/2013 alle 18UTC, Fig. 2a). Lo zero termico supera i 4800 m e le temperature salgono fino a 37/39°C in pianura, a 30/32°C a 1000/1200 m e fino a 22/24°C a 2000 m di quota. Ondata di calore che perdura fino al 29 di Luglio, quando una saccatura atlantica giunge sulla nostra regione, provocando un breve evento temporalesco, più marcato in pianura e sul litorale veneto. Il settore più colpito corrisponde alla pedemontana tra le province di Verona e Vicenza con 35/40 mm, specie nella serata. Il tempo torna a migliorare nettamente già il 30 luglio grazie all’affermarsi di un promontorio di matrice mediterranea, assieme al rafforzarsi di un’alta pressione centrata sull’Europa occidentale.

Fig. 2

 Fig_2A_sinossi_estate_13

Fig_2B_sinossi_estate_13 

Carte temperature 850 hPa del 27 Luglio 2013 ore 12 UTC
(Fig. 2 a)

Temperature massime del 28 Luglio 2013 sulla regione Veneto (Fig. 2 b)

Il mese di Agosto inizia come finisce il mese di luglio con giornate stabili, molto soleggiate e via via più calde (zero termico a 4918 alle 00 UTC del primo Agosto a Udine), specie in montagna. Questa seconda ondata di calore perdura per quasi tutta la prima decade di Agosto e supera addirittura l’apice del caldo del 28 Luglio, non tanto in pianura quanto nella fascia altimetrica 800/2200 m, dove vengono superati alcuni record del caldo come a Santo Stefano (895 m), 35°C, Falcade (1145 m) 33°C, Misurina (1743 m) 27,8°C, Passo Valles (2020 m) 24,8°C, Faloria (2250 m) 23,8°C e Passo Pordoi (2155 m) con 23,7°C. (carta delle temperature massime osservate in Veneto il 3 Agosto 2013 – Fig. 3a). Ma nello stesso tempo i livelli di afa nelle valli alpine rimangono più bassi per il minore tasso di umidità. In pianura la situazione è un po’ diversa in quanto il caldo non è da record, ma i livelli termici notturni (24/26°C) e l’umidità relativa pari al 100% determinano nebbie mattutine e condizioni estremamente afose in un atmosfera notturna calda, quasi paragonabili ad alcuni climi equatoriali. Il giorno 9 una saccatura di origine atlantica giunge sulle Alpi con episodio pluvio-temporalesco tra il tardo pomeriggio e la notte del 10 Agosto, che interessa quasi esclusivamente la montagna, in modo piuttosto marcato le Dolomiti più occidentali (20/38 mm), al confine con il Trentino (forte grandinata tra il Passo Valles e le Pale di San Martino). Altrove piove tra la tarda nottata e la mattina del 10, ma cadono 5/10 mm sulle Dolomiti orientali e le Prealpi, solo 2/4 mm in pianura e non ovunque. Infatti buona parte della provincia di Verona non viene coinvolta. L’ingresso di correnti da Nord-Ovest d’aria più secca consente al tempo di tornare ad essere bello già il 10 pomeriggio con contenuto calo termico in pianura, più sensibile in montagna. Nei giorni tra il 10 e il 13 il tempo si presenta buono di stampo estivo, ma la sera del 13 diventa instabile in montagna con rovesci e temporali, successivamente nella notte e parte del mattino del 14 sulle Prealpi e sulla pianura centrale ed orientale con forti temporali sull’Ovest della Provincia di Rovigo (85 mm a San Bellino e 73.4 a Masi). Queste intrusioni di aria più fresca in quota favoriscono un contenuto calo termico, già avvertito dal 10 Agosto, ma più sensibile dopo il 14. Da Ferragosto fino al primo pomeriggio del 19 Agosto il tempo è di nuovo bello e stabile con progressivo rialzo termico che riporta le temperature su livelli prettamente estivi, anche superiori a 32/33°C in pianura e fino a 30/31°C nelle conche prealpine, ma senza afa. Alla sera del 19 il passaggio di una saccatura atlantica determina, specie sulla provincia di Belluno, un breve e localmente intenso episodio temporalesco con forti raffiche di vento e violenti rovesci (Arabba 18,2 mm in 10 minuti). In pianura e sulle Prealpi occidentali questa fase di maltempo è pressoché inesistente. Il 20 Agosto il tempo migliora per l’ingresso di correnti settentrionali d’aria assai più fresca e secca. Miglioramento che porta a 2 stupende giornate con aria tersa e forte escursione termica tra il giorno e la notte (minime di 3/8°C a 900/1200 m in montagna e 14/15°C in pianura, mentre le massime risalgono a 24/25 a 1000 m e 29/31°C in pianura, ma con clima molto secco). Il 22 Agosto la discesa di una goccia fredda sulla Francia provoca l’ingresso di correnti sud-occidentali d’aria via via più umida sul Nord Italia con primi temporali pomeridiani e serali, localmente violenti, dapprima sui rilievi e sulla pedemontana. Poi nella serata del 24 e soprattutto nella notte e alla sera del 25 anche in pianura, localmente forti sulla Pedemontana (93.2 mm a Vittorio Veneto e 77.8 mm a Bassano del grappa). Nei giorni seguenti il tempo rimane instabile con rovesci temporaleschi su quasi tutti i settori; i più forti si verificano il 27 del mese con 74 mm in Val d’Astico e a 61.7 mm a Codevigo. Dal 28 il tempo diventa meno instabile e più variabile per la minore curvatura ciclonica, seppur con la presenza di un minimo depressionario in quota. Gli ultimi giorni del mese sono all’insegna del bel tempo, anche se le temperature sono decisamente inferiori alla media del periodo per l’avvezione d’aria fredda da Nord-ovest.

 

Fig. 3

Fig_3A_sinossi_estate_13

Fig_3B_sinossi_estate_13 

Temperature massime del 3 Agosto 2013 in Marmolada a 3254 m di quota (Fig. 3a)

Andamento della quota dello zero termico nella libera atmosfera nel corso dell’estate 2013  (Fig. 3 b)

In sintesi si sono verificate 46 giorni di alta pressione dinamica (presente sia al suolo che in quota), cioè il 50% dei giorni dell’estate, responsabili di giornate generalmente belle e calde. Un po’ meno rispetto ai 55% all’estate 2012; si tratta di un numero piuttosto elevato e superiore alla media, con giornate anche molto calde nell’ultima decade di Giugno e nella seconda di Agosto; 12 di bassa pressione, numero assai minore rispetto alla media della bella stagione; infine 34 giornate miste con anticiclone al suolo e depressioni in quota o viceversa, quest’ultime associate a tempo variabile o instabile, in alcuni casi fortemente instabile. L’estate risulta essere stata piuttosto bella, specie da metà Luglio a metà Agosto, e mediamente più calda del solito, anche particolarmente arsa, dopo una primavera molto piovosa.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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