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Sinossi estate 2018

L’estate 2018 inizia con un periodo molto instabile con temporali particolarmente intensi e spesso grandinigeni sia in Pianura che in montagna; gli eventi dannosi sono piuttosto frequenti sia per la dimensione della grandine che per l’intensità delle piogge e le raffiche di vento. Dalla fine di luglio l’instabilità diminuisce sensibilmente lasciando il posto ad un periodo piuttosto lungo di temperature elevate e ad un clima particolarmente afoso nella prima decade d’agosto. Forti ed occasionali episodi temporaleschi s’intercalano a fasi di bel tempo anche in agosto. La fine dell’estate si caratterizza per un brusco calo termico e una fase perturbata, responsabile di abbondanti piogge e della prima neve sui monti oltre i 1700/1900 m su alcuni settori dolomitici.

Il mese di Giugno 2018 inizia con tempo piuttosto instabile per la presenza di un campo di pressione livellata al suolo e una struttura atmosferica non particolarmente stabile, con l’innesco della convezione a opera di temperature relativamente calde. Ogni giorno rovesci e temporali imperversano sui monti e la pedemontana, estendendosi anche alla pianura. Fenomeni grandinigeni e trombe d’aria (Asiago) sono all’ordine del giorno tra il 3 e il 5 giugno. Il giorno 5 un temporale piuttosto violento riversa 42.6 mm in 30 minuti a Treviso. L’l’immagine radar (Fig. 1a) fa vedere la forte intensità osservata. Nei tre giorni seguenti il tempo rimane molto instabile con locali forti temporali tra le province di Padova e Vicenza (70 mm a Turcati il giorno 6); il giorno 7 nuovi episodi temporaleschi si verificano un po’ ovunque, bersagliando il basso Bellunese, il Trevigiano e i monti Lessini, mentre l’8 giugno una depressione scorre sul centro nord Italia con tempo perturbato tra la notte ed il mattino. Occorre aspettare le giornate del 9 e del 10 e parte dell’11 giugno per godere di tempo stabile e caldo in pianura e di una leggera instabilità convettiva sui monti. Tra il 5 e il 9 giugno le piogge sul Veneto sono significative (Fig.1b). Dall’11 pomeriggio fino al 13 il tempo risulta molto instabile per il passaggio di una depressione dinamica con effetti assai rilevanti il giorno 12, con forti temporali e un eccezionale grandinata su gran parte del catino bellunese (alcuni chicchi raggiungono fino a 5 cm di diametro). Il giorno 14 il tempo è variabile, ma tende a migliorare, anche se alla sera un modesto temporale si sviluppa a ridosso delle vette feltrine e svanisce sulla pedemontana vicentina. Nei giorni seguenti l’alta pressione delle Azzorre determina una fase di tempo buono con clima prettamente estivo (32/34°C in pianura nelle giornate tra il 19 e il 21 Giugno, fino a 25/26°C a 1000 m). Tra il 21 e il 22 una saccatura nord Atlantica provoca una breve fase instabile (fino a 70/80 mm sul litorale orientale e piogge a carattere di rovescio o temporale abbastanza diffuse, eccetto la parte Sud-occidentale della regione). Al suo seguito una discesa d’aria assai fredda riporta bel tempo sui monti e annuvolamenti stratiformi con schiarite in pianura. La situazione rimane pressoché invariata fino al 24. Il tempo tende a migliorare il giorno 25, anche se brevi rovesci e locali temporali si verificano tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio dello stesso giorno (Prealpi e pedemontana). Nei giorni 26 e 27 il tempo risulta un po’ più stabile, nonostante locali temporali tra le Prealpi bellunesi, il trevigiano, fino alle porte di Venezia nel primo pomeriggio. Il clima rimane assai fresco per la continua avvezione d’aria fresca da Nord. Anche nei due giorni seguenti il tempo, seppur più mite e più stabile, conserva un clima anormalmente fresco per il periodo, specie in montagna. L’ultimo giorno del mese è caratterizzato dall’ingresso d’aria calda in quota e da maggiore soleggiamento.

Fig. 1a e 1b

Fig. 1A

Fig. 1B

Fig. 1a - Immagine Radar delle precipitazioni osservate alle 17.30 (ora locale) il giorno 5 Giugno 2018Fig. 1b - Carta delle precipitazioni osservate tra il 5 e 9 giugno 2018

Il mese di Luglio 2018 inizia con un promontorio di matrice mediterranea in alta quota, mentre una goccia fredda centrata sui Balcani determina tempo in parte instabile con rovesci e temporali sull’estremo Veneto orientale il giorno 1 (Bibione), il giorno 2 sulle Dolomiti settentrionali; dal 3 in poi, l’instabilità cresce assieme all’ingresso di correnti d’aria più fredda da Nord in quota, sempre legate alla depressione balcanica. Dal 4 l’instabilità si generalizza per l’arrivo di una depressione atlantica che determina molti focolai temporaleschi, specie il giorno 5, quando localmente cadono fino a 40/50 mm tra la pedemontana e il Cadore. Dal 6 la situazione migliora sui monti, mentre l’instabilità persiste interessando la pedemontana veronese il giorno 6, quella trevigiana il giorno 7 e la pianura veneta e trevigiana alla sera del giorno 8, con 30/40 mm su alcuni settori attorno a Noventa di Piave. Il 9 il tempo risulta piuttosto caldo e stabile, mentre il 10 una goccia fredda d’origine scandinava lambisce le Alpi con avvezione d’aria più fredda in quota; pertanto il tempo diventa instabile con rovesci e temporali in estensione dalle Alpi alla pedemontana con forti fenomeni serali tra la pedemontana e le Prealpi vicentine e trevigiane (Malo 83 mm e Nogarolo di Tarzo 59 mm). Il giorno 11 il tempo è meno instabile in giornata, ma alla sera passa una piccola discontinuità termica con fenomeni che si concentrano tra Verona e Jesolo e Eraclea, passando per Vicenza, Padova e Venezia. Il giorno 12 il tempo è assai più soleggiato, ma alla sera l’instabilità genera qualche focolaio temporalesco tra il basso bellunese e l’alto trevigiano con apporti pluviometrici di 25/35 mm. Il giorno 13 risulta assai soleggiato e più stabile, anche se alla sera una serie di temporali interessa gran parte dei monti e la pedemontana. Nei giorni 14 e 15 il tempo risulta piuttosto buono in giornata, mentre alla sera e di notte temporali localmente forti si verificano sui monti e anche in pianura (sera del 14 a Bassano del Grappa, Castelfranco e Belluno con 60/70 mm; nella notte del 15/16 sulla provincia di Verona e di Padova con 30/45 mm). Il giorno 16 un asse di saccatura provoca un nuovo breve episodio d’instabilità con rovesci e temporali, specie nel tardo pomeriggio/sera e sulla pianura con massimi nei dintorni di Verona, estremo Sud della provincia di Padova e gran parte del rodigino (30/65 mm), con qualche altro focolaio sulla pedemontana e pochi rovesci sui monti. La carta (Fig. 2a) mostra il totale pluviometrico tra il 12 e il 16 luglio su tutta la regione. Dal 17 il tempo migliora con sporadici rovesci sulla pedemontana e dal 18 una breve fase stabile e calda si verifica con caldo afoso in pianura e clima estivo in montagna (33/35°C in pianura e fino a 27/29°C a 1000/1200 m in montagna il giorno 19, 14°C a Punta Rocca in Marmolada). Il giorno 20 il tempo diventa instabile a partire dai monti con forti temporali serali sulle Dolomiti agordine e zoldane e sull’altopiano di Asiago. Il 21 instabile con temporali e rovesci piuttosto diffusi, i più forti sulle Prealpi vicentine e veronesi e sul sud delle provincia di Padova con 63 mm a Codevigo. Il giorno 22 il tempo rimane leggermente instabile e alla sera forti temporali si verificano tra il basso Bellunese e la Trevigiana (40/60 mm), con una situazione legata al lento transito di una saccatura atlantica in quota. Il 23 il tempo risulta un po’ meno instabile, anche se tra la notte (veronese) e alla sera qualche breve temporale e qualche rovescio interessano la fascia meridionale delle Prealpi e parte della pedemontana. Dal 24 un promontorio mediterraneo s’instaura fino alla fine del mese, consentendo un periodo di tempo assai più stabile e caldo, specie negli ultimi giorni del mese (29-31). Trattandosi di un mese di luglio particolarmente piovoso la Fig. 2b presenta il cumulo mensile delle piogge sulla regione (fino a 250/300 mm su alcuni settori).

Fig. 2a e 2b

Fig. 2A

Fig. 2B

Fig. 2a - Sommatoria delle piogge tra il 12 e il 16 Luglio 2018Fig. 2b - Sommatoria delle piogge di tutto il mese di luglio 2018

L'inizio d’Agosto 2018 prosegue con belle giornate e clima estivo, anche se nella sera del primo forti temporali si verificano sulle Dolomiti con record d’intensità tra i 30 e 60 minuti a Rio Chiesa (Livinallongo) e Cortina. Nei giorni seguenti il gran caldo imperversa assieme a qualche locale temporale serale sulle Dolomiti e su alcuni settori prealpini. Il giorno 3 forti temporali notturni interessano il Basso veronese con 55/60 mm. Poi nei giorni seguenti il tempo è buono e molto caldo, anche in montagna (35/38°C in pianura e fino a 28/29°C a 1000/1200 m, oltre i 20/22°C su alcuni grandi passi dolomitici). La carta delle temperature massime del giorno 5 consente d’apprezzare il culmine del caldo sul Veneto (Fig. 3a). Il giorno 6 l’instabilità cresce un po’ con forti temporali pomeridiani sulle Prealpi vicentine e sul Cadore, mentre in pianura il tempo rimane stabile e caldo (35/37°C). Nei giorni seguenti l’estate imperversa con tempo ben soleggiato, molto caldo in pianura con valori compresi tra 35 e 38°C e clima molto afoso (humidex sui 45/48°C). Sole, clima caldo e qualche focolaio temporalesco pomeridiano il giorno 8 sulla pianura e sulle Prealpi e il giorno 9 tra pedemontana e monti; da rilevare i 40 mm del giorno 8 alle porte di Padova e i 96 mm a Turcati il giorno 9 per temporali particolarmente violenti. Nei giorni successivi il tempo diventa un po’ più stabile, specie il giorno 12. I giorni 13 e 14 una saccatura transita sulle Alpi orientali, dando luogo a temporali forti su alcuni settori delle Prealpi e della pianura, mentre il settore dolomitico rimane marginale. Nei tre giorni seguenti il tempo è ben soleggiato in pianura e parzialmente soleggiato sui monti per cumulificiazione diurna, non piove, eccetto qualche temporale serale sui settori dolomitici nord-orientali alla sera del 17. Tra il 18 e il 19 il tempo rimane buono con qualche focolaio temporalesco serale. Il giorno 20 un temporale interessa il settore nord occidentale delle Dolomiti con apporti significativi tra Arabba e il passo Pordoi. Nei giorni tra il 21 e il 23 il tempo è bello e caldo, anche se con qualche focolaio temporalesco, specie sulle Dolomiti. Il giorno 24 una saccatura atlantica si sta avvicinando con primi effetti, il ché da luogo a rovesci e temporali un po’ più diffusi nel pomeriggio/sera dello stesso giorno. Tra ilpomeriggio del 25 e le prime ore del 26 l’ingresso della prima vera saccatura atlantica porta maltempo diffuso, con precipitazioni estese e abbondanti. Il repentino calo termico consente alla neve di ricomparire fino sui 1700/1800 m sui settori settentrionali e 2300/2500 m al confine con le Prealpi (fino a 15/25 cm a 2500 m e oltre i 30/40 cm di fresca a 3000 m). Nei tre giorni seguenti il tempo risulta particolarmente stabile e soleggiato con ottima visibilità, ma le temperature stentano a risalire, nonostante la quota dello zero termico risalga fino sui 4500 m (notti fresche). Negli ultimi due giorni del mese il tempo diventa instabile con rovesci e temporali sui monti, mentre il tempo continua ad essere piuttosto buono in pianura, eccetto qualche focolaio temporalesco il giorno 31. Complessivamente il mese d’Agosto è stato termicamente estivo con molti giorni caldi in pianura ed a bassa quota; il mese è risultato piuttosto caldo anche nella libera atmosfera, con la quota dello zero termico superiore alla media 1974-2017 per ben 26 giorni e 19 giorni sopra i 4000 m (Fig. 3b).

Fig. 3a e 3b

Fig. 3A

Fig. 3B

Fig. 3a - Temperature massime sul Veneto il 5 Agosto 2018Fig. 3b - Radiosondaggi di Udine con le variazioni della quota dello zero termico in Agosto 2018, con ben 26 giorni sopra la media 1974-2017

In sintesi l’estate del 2018 risulta inizialmente fresca e piovosa, poi tra la terza decade di Giugno e il mese di Luglio l’estate ritrova le sue vesti pressoché normali, anche se la latitanza anticiclonica (alta pressione delle Azzorre non pressoché assente) determina frequenti episodi d’instabilità e consente l’ingresso di depressioni o saccature d’origine atlantica. Il mese d’Agosto, invece, risulta essere il più caldo e il meno instabile, perlomeno a livello di frequenza dei fenomeni, nonostante due fasi fresche, la prima molto breve, un po’ prima di Ferragosto, e la seconda decisamente più significativa con il ritorno della neve fino a quote piuttosto basse. Le sommatorie pluviometriche sul Veneto si aggirano attorno a 450/650 mm sulle Prealpi (ben 713 mm a Turcati), dai 500 mm ai 640 mm sulle Dolomiti, tra i 300 e 460 mm sulla Pedemontana e tra i 200 e 400 mm in pianura. Solo la parte sud del Veneto rimane un po’ più secca.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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