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Monitoraggio

La luminosità (detta brillanza) notturna viene misurata attraverso un semplice strumento detto SQM, composto da un sensore appositamente calibrato in grado di registrare la luce entro un determinato campo visuale; lo strumento viene posto in posizione fissa ed orientato verso lo zenith.

Un monitoraggio costante e soprattutto diffuso sul territorio della brillanza del cielo notturno è fondamentale per verificare la validità dei provvedimenti presi per la riduzione del flusso artificiale prodotto dagli impianti di illuminazione pubblica e privata.

La rete di monitoraggio

La rete di monitoraggio si compone di 17 centraline.

La rilevazione dei dati di brillanza avviene in automatico ogni cinque minuti durante tutta la notte: ai dati raccolti dalle centraline installate da Arpav si affiancano quelli provenienti dalle centraline del Dipartimento di Fisica ed Astronomia dell'Università di Padova, installate presso gli osservatori astronomici di Cima Ekar e del Pennar - Asiago - VI e dell'associazione di tutela del cielo "Venetostellato", situati in vari osservatori amatoriali nel territorio regionale.

Sul tetto della sede Arpav è presente anche uno strumento di monitoraggio di differente tipologia (denominato TESS), fornito in uso gratuito dall'Università di Madrid nell'ambito del progetto europeo STAR4ALL.

rete e dati

Ultimo aggiornamento

06-10-2023 13:16

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