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Le reti di misura

La rete di telemisura

Ciascuna delle oltre 300 stazioni è composta da un apparato elettronico di gestione, elaborazione e memorizzazione, da uno o più sensori, da apparati di alimentazione e da apparati di trasmissione dati. Un gruppo di tecnici giornalmente esegue la validazione usando procedure automatiche di segnalazione dei dati anomali.

La Rete di Telemisura costituisce una delle componenti del più articolato sistema integrato di monitoraggio e previsione del tempo atmosferico a scala regionale istituito dalla Regione Veneto presso il Centro Meteorologico di Teolo ed attualmente gestito da Arpav.

Le principali variabili misurate: precipitazione, direzione e intensità del vento, temperatura dell’aria, umidità relativa, radiazione solare, pressione atmosferica, bagnatura fogliare, temperatura del terreno, livello e portata idrometrica, visibilità.

La rilevazione dei parametri meteorologici, agrometeorologici ed idrologici garantisce un supporto decisionale nei processi di gestione ordinaria del territorio. In tale categoria rientra in primo luogo l’agrometeorologia intesa come scienza che studia i rapporti tra tecnica agronomica e condizioni meteoclimatiche dell’ambiente, al fine di una conduzione razionale dell’attività agricola sia ai fini produttivi che di limitazione dell’impatto ambientale. Altri esempi dell’uso di dati  meteorologici sono le attività previsionali, le attività di meteorologia ambientale per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, la stima del rischio d’incendi forestali, le attività di gestione e controllo di sistemi idrici e di bonifica, le attività turistico-ricreative.

I dati idro-meteorologici hanno grande importanza nei processi decisionali in situazioni d’emergenza. Si pensi all’acquisizione di dati di afflussi e deflussi idrici in condizioni di piena o di direzione ed intensità del vento in situazioni di emergenza chimica-industriale con possibile rilascio di inquinanti in atmosfera.
Anche l’attività di previsioni meteo di brevissimo periodo (nowcasting) risulta agevolata dalla disponibilità di dati recenti acquisiti dalle stazioni meteorologiche, in particolare per la gestione delle situazioni d’emergenza dovuta ad esempio a precipitazioni di particolare entità o intensità o ancora a carattere nevoso.

La rete radar

L'utilizzo del radar nella meteorologia ha notevolmente ampliato e perfezionato la possibilità di monitorare in tempo reale, con elevata risoluzione spaziale, i fenomeni di precipitazione, anche quelli a spiccata caratterizzazione locale. Tale strumento permette infatti di localizzare con precisione, all'interno di una determinata area, la precipitazione in atto, di stimarne l'intensità, lo spostamento e l'evoluzione. Queste informazioni risultano di grande utilità nelle attività quotidiane e sono indispensabili agli enti preposti (Protezione Civile, Prefettura, Genio Civile, ecc.) in situazioni meteorologiche particolarmente avverse.

l 2 sistemi di Teolo Monte Grande e di Concordia Sagittaria sono costituiti da:

• sensori in banda C (corrispondente ad una lunghezza d'onda trasmessa pari a 5.6 centimetri);

• sistemi di trasmissione e ricezione (antenna) dei dati in tempo reale mediante ponti radio;

• sistemi software e hardware per l'elaborazione e la presentazione dei dati acquisiti.

Questo tipo di radar consente il controllo della precipitazione entro un raggio di 250 km in modalità long range e di 128 km in modalità short range con un dettaglio spaziale di 2x2 km in modalità long range e 1x1 km in modalità short range. I dati vengono acquisiti ogni 10 minuti, e sono relativi ad un volume di atmosfera che si estende fino a 12 km di altezza s.l.m.

La grandezza fondamentale misurata dal radar è la riflettività, che dipende dalla densità, dalle dimensioni e dallo stato fisico delle meteore presenti nel volume di atmosfera indagato. I valori di riflettività possono essere convertiti in valori di intensità di precipitazione mediante l'utilizzo di opportuni algoritmi dipendenti dal tipo di precipitazione.

La rappresentazione delle grandezze avviene tramite immagini nelle quali i diversi valori da esse assunti sono evidenziati tramite falsi colori, ciascuno dei quali corrisponde ad una determinata classe di valori. Le immagini generate in tempo reale dal software, vengono utilizzate dal meteorologo per previsione a brevissimo termine.

Il satellite meteorologico METEOSAT

Le informazioni provenienti dai satelliti meteorologici forniscono un ausilio indispensabile all'attività di monitoraggio meteorologico, nonchè alla previsione a brevissimo termine (nowcasting); possono inoltre essere un utile strumento per la previsione a breve-medio termine (forecasting) perchè consentono di "tarare" in tempo reale le dinamiche previste dai modelli meteorologici.

I satelliti METEOSAT sono satelliti geostazionari situati sul piano equatoriale terrestre a 36.000 chilometri di distanza dalla Terra.

Si definiscono geostazionari in quanto, a questa distanza, la velocità orbitale del satellite è pari alla rotazione terrestre, perciò si trovano costantemente sulla verticale di uno stesso punto sull’equatore.

Sono dotati di una strumentazione che permette di acquisire un'immagine in multifrequenza del disco terrestre ogni 15 minuti. In particolare il sensore SEVIRI raccoglie immagini in 12 differenti canali, che si possono raccogliere in 3 categorie: visibile – rileva la radiazione solare riflessa dalla terra e da tutti i corpi interposti tra essa e il satellite, in particolare le nuvole -, infrarosso – rileva la quantità di calore emessa dalla terra - , vapore acqueo – rileva il vapore presente in atmosfera. Ciascuna delle tre modalità fornisce un'informazione complementare all'altra; sono necessari quindi tutti e tre i tipi di immagine per studiare la natura dei corpi nuvolosi, la loro fase di sviluppo e l'intensità dei fenomeni meteorologici connessi.

La rete di profilatori verticali

Le misure dei profilatori gestiti da Arpav avvengono attraverso SODAR (SOund Detetection And Ranging) e Radiometri Passivi. I primi sono strumenti che misurano la velocità e direzione del vento a diverse quote nella bassa atmosfera; i secondi invece misurano la temperatura e l’umidità sulla verticale a diverse altezze dal suolo. I dati elaborati sono pubblicati su grafici aggiornati ogni ora con l’ultimo valore non validato disponibile.

I profilatori permettono di studiare la struttura verticale dell’atmosfera in maniera continua e dettagliata monitorando ogni 5-15 minuti, con bassi costi di gestione e manutenzione. I dati raccolti producono informazioni utili a completare il quadro della situazione meteorologica a scala regionale. L’alta risoluzione spaziale delle misure e la possibilità di ricevere dati quasi in tempo reale, permette una migliore comprensione dei fenomeni atmosferici in atto, e una migliore previsione delle capacità dinamiche e dispersive a breve termine.

Molteplici gli utilizzi dei dati prodotti dai profilatori, ad esempio per l’analisi delle inversioni termiche notturne che in inverno in pianura causano episodi di inquinamento acuto da polveri sottili (PM10), per studiare l’evoluzione a breve termine di eventi estremi estivi come temporali intensi. Inoltre i profilatori forniscono informazioni che, correlate con la geografia del territorio, diventano indispensabili in caso di evacuazione di zone abitate per incidenti industriali o emergenze ambientali, oppure per la definizione di campi di vento per i generatori eolici.

ARPAV ha installato 4 SODAR dal 2005, di cui due attualmente operativi a Padova e Legnago e due in fase di trasferimento e 1 radiometro (attivo dal 2005) a Feltre.

Ultimo aggiornamento

08-11-2022 14:21

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