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Copertura nevosa da satellite

Attraverso l’elaborazione delle immagini da satellite è possibile identificare la copertura nevosa presente sul territorio montano e stimare la sua estensione areale. Le elaborazioni presentate sono il frutto della collaborazione fra Arpav - Centro Valanghe di Arabba e l’Università di Genova Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita - Distav

Le immagini di base

Le immagini su cui sono state fatte le elaborazioni vengono acquisite da sensori a media risoluzione geometrica MODIS installati sulle piattaforme satellitari Terra e Aqua. Le immagini, per poter essere elaborate, devono presentare poca o assente copertura nuvolosa.

I risultati del processo di elaborazione

Attraverso l’elaborazione delle immagini da satellite si realizzano i seguenti prodotti:

  • copertura nevosa sull’arco alpino: immagine in falsi colori che riproduce la neve in colore rosso;
  • copertura nevosa sulla regione Veneto: immagine in bianco e nero che evidenzia la presenza di neve sul territorio regionale attraverso pixel bianchi con risoluzione di 500 m);
  • indice di copertura nevosa SCA (Snow Cover Area) per la regione Veneto: grafico che esprime la percentuale di territorio con copertura nevosa alle diverse quote.

Commento: nell'elaborazione dell'immagine ripresa dal satellite, la neve appare di colore rosso. Dopo le nevicate di fine febbraio, l'estensione della copertura nevosa è nella norma. La neve è presente anche nelle Prealpi con una discreta estensione.

Immagine da satellite delle Alpi 8 marzo 2025

Commento: Dall'1 al 9 marzo, il clima mite, caratterizzato da cielo sereno e assenza di precipitazioni, ha contribuito alla riduzione della copertura nevosa (immagine da satellite 8 marzo), particolarmente nelle zone di fondovalle, e ad una diminuzione degli spessori di neve al suolo.

Commento: Quantità di neve fresca caduta nella corrente stagione invernale (barre rosse) e il valore medio calcolato sul periodo 2009-2024. Il deficit di precipitazioni, dovuto alla mancanza delle nevicate autunnali, al 10 di marzo è valutato in 150 cm a 2000 m nelle Dolomiti (-36%) e di 130 cm nelle Prealpi (-44%). Questa situazione ha le sue importanti ripercussioni sulla risorsa idrica nivale (SWE) disponibile che, al 10 marzo, è inferiore alla norma.

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Ultimo aggiornamento

11-03-2025 14:24

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