Il recupero dei rifiuti speciali
La normativa europea e nazionale codifica le attività di recupero dei rifiuti nell’elenco delle operazioni R dell’allegato C del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii..
Le attività di recupero dei rifiuti possono essere ulteriormente suddivise in:
- attività di recupero di energia (R1);
- attività di recupero di materia (da R2 a R13).
Tra le operazioni di recupero di materia, quelle più significative nel Veneto sono:
- il recupero mediante l’operazione definita “riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche” (R5) di:
- rifiuti della fusione di materiali ferrosi, in prevalenza forme e anime di fonderia e scorie di fusione (classe CER 10);
- rifiuti della lavorazione della pietra mediante trattamenti chimico-fisici (classe CER 01);
- imballaggi in vetro (classe CER 15);
- rifiuti prodotti dalle centrali termiche (classe CER 10);
- scorie dell’industria del ferro e dell’acciaio (classe CER 10);
- rifiuti da processi chimici organici, quali rifiuti dalla produzione e uso di sali, loro soluzioni e ossidi metallici (classe CER 06);
- i residui della fabbricazione di materiali compositi a base di cemento (classe CER 10).
- Il recupero mediante l’operazione definita “recupero/riciclo delle sostanze organiche non utilizzate come solventi” (R3) di:
- imballaggi in plastica, legno e carta/cartone (classe CER 15);
- fanghi del trattamento delle acque reflue (classe CER 19);
- rifiuti dalla lavorazione del legno (classe CER 03);
- rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce dell’industria tessile (classe CER 04).
- Il recupero mediante l’operazione definita “riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici” (R4) di:
- rifiuti costituiti da limature, particolati e polveri prodotti dalla lavorazione e dal trattamento superficiale dei metalli (classe CER 12).
È’ da considerare significativa anche l’operazione definita “spandimento su suolo a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia” (R10) con la quale si indica generalmente l’utilizzazione a fini a fini agronomici di particolari tipologie di rifiuti (ad esempio fanghi di depurazione, scarti da industria agroalimentare e simili).
Va considerata a parte l’operazione definita “messa in riserva” (R13) in quanto si tratta di una fase preliminare di stoccaggio prima delle operazioni di recupero effettivo e quindi non è ritenuta un’attività di recupero vero e proprio.
L’industria del recupero nel Veneto è una realtà ormai consolidata e sviluppata. Il recupero dei rifiuti speciali, ha infatti evidenziato un aumento crescente; in media circa il 70% del totale dei rifiuti speciali prodotti è infatti avviato a recupero.
ultima modifica 17/06/2010 15:43