Vai al contenuto

AGROFORCARB

"Sperimentazione pluriennale di modelli di agroforestazione con l’utilizzo di cippato di legna e digestato anaerobico di matrici agro-zootecniche per l’immobilizzazione di carbonio organico nel suolo” Accordo di collaborazione con Veneto Agricoltura

Il progetto si propone di valutare l’effetto a lungo termine dell’incorporamento nei suoli agricoli di digestati e matrici legnose sul contenuto di carbonio in forme stabili e sulla biodiversità del suolo, mediante prove su campi sperimentali nelle Aziende Pilota di Veneto Agricoltura di Vallevecchia di Caorle (VE) e di Ceregnano (RO).

Dal 2019 al 2021 nei siti sperimentali si sono avvicendate tre colture di cereali (mais, frumento e soia) con tecniche di coltivazione conservativa (minima lavorazione) sulle quali si è testato l’effetto di:

  • distribuzione di digestato solido proveniente dalla digestione anaerobica di biomasse di origine agro-zootecnico
  • distribuzione del digestato solido miscelato a scarti di potature e ramaglie nella forma di cippato.

Per valutare l’effetto dei trattamenti sul suolo sono state realizzate carte dei suoli di dettaglio e il campionamento dei suoli in 27 punti di ciascun sito, sia a inizio che a fine sperimentazione, con particolare attenzione al contenuto di sostanza organica e di elementi nutritivi.

Per valutare la qualità biologica del suolo è stato utilizzato l'indice QBSar (Qualità Biologica del Suolo attraverso microartropodi) che si basa sul grado di adattamento anatomico degli organismi alla vita nel suolo.

In figura il prelievo in campagna di un campione di terreno indisturbato

A fine sperimentazione, sia nelle aree trattate con digestato solido che in quelle trattate con digestato e cippato, si sono registrati incrementi di sostanza organica e di elementi nutritivi (fosforo e potassio), in misura diversa nei due siti, in relazione al tipo di suolo presente.

L’uso del digestato solido sembra avere un effetto positivo anche sulla biodiversità del suolo, mentre l’aggiunta di cippato sembra favorire più la quantità di artropodi presenti che la variabilità dei gruppi.

La sperimentazione proseguirà per altri 3 anni (2023-2025) grazie ad un nuovo accordo di collaborazione tra i due enti.

Ultimo aggiornamento

06-03-2023 16:04

Questa pagina ti è stata utile?