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Aurora boreale e luminosità del cielo

Comunicato stampa
Data di pubblicazione:

Nella foto, concessa da INAF - Osservatorio Astronomico di Padova: frame tratto dalla camera all sky presso l'Osservatorio Astronomico di cima Ekar di Asiago, ben visibile l'aurora nella parte alta e l'inquinamento luminoso all'orizzonte nelle altre direzioni
Nella foto, concessa da INAF - Osservatorio Astronomico di Padova: frame tratto dalla camera all sky presso l'Osservatorio Astronomico di cima Ekar di Asiago, ben visibile l'aurora nella parte alta e l'inquinamento luminoso all'orizzonte nelle altre direzioni

(AAV) 7 novembre -La sera di domenica 5 novembre in alcune zone del Veneto molte persone sono rimaste con il fiato sospeso scrutando il cielo: davanti ai loro occhi infatti si è manifestata una spettacolare aurora boreale, visibile soprattutto da località dove vi è meno inquinamento luminoso.

Qualche spiegazione sul fenomeno: la luminosità rossa diffusa è data dall'interazione tra particelle cariche originate dal Sole e trasportate nel vento solare che interagiscono nell'alta atmosfera terrestre, detta ionosfera, dando vita a fenomeni che solo in casi di particolare intensità risultano visibili alle nostre latitudini.

Il colore rosso è dovuto all'interazione con l'ossigeno. In questo periodo dell'anno i colori sono così spettacolari perché l'attività solare, che ha ciclo undecennale, sta raggiungendo il suo massimo.

Approfondisci qui le attività di Arpav sulla luminosità del cielo.

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