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Droni per il controllo ambientale

Comunicato stampa
Data di pubblicazione:

Droni per il controllo ambientale

(AAV) 9 novembre -

Si conclude oggi la prima esercitazione sull'utilizzo dei droni per il monitoraggio e il controllo ambientale, che ha impegnato vari nuclei droni di Agenzie ambientali e Ispra dal 7 novembre in diverse località dell’Emilia-Romagna. L’impiego di Unmanned Aircraft Systems (UAS – Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) è una realtà già diffusa nell’ambito del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, tuttavia si punta a una crescente omogeneizzazione delle procedure operative con l’obiettivo di definire uno standard comune Snpa.

I piloti Arpav hanno partecipato insieme ai tecnici della Regione Veneto con cui si sta collaborando nella tematica dell'Earth Observation, cioè l’uso di tecniche di osservazione della Terra da remoto. Arpav ha condiviso le proprie esperienze operative con l'impiego dei droni e i risultati ottenuti per supportare le attività tecniche, mentre i tecnici regionali hanno presentato il progetto Vedrò e la piattaforma PIMOT per il monitoraggio del territorio, che vede l’Agenzia come partner tecnico-scientifico.

La seconda giornata del meeting è stata dedicata alle esercitazioni pratiche. Nella mattina è stato mostrato il funzionamento di un sensore multiparametrico, utilizzato da Arpa Emilia-Romagna per rilevare inquinanti atmosferici a San Pietro Capofiume (BO). Nel pomeriggio, una squadra ha eseguito un rilievo aerofotogrammetrico di una duna al Lido di Volano (FE) e un altro gruppo ha condotto un rilievo combinato lungo un tratto del fiume Po, al confine con il Veneto, utilizzando tecnologie LIDAR (tecnlogia che consente di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser) e Full Motion Video (tecnica di narrazione che impiega dei file video preregistrati per mostrare l'azione).

All’esercitazione hanno partecipato, oltre ad Arpav e Regione del Veneto, Ispra e le Arpa di Emilia-Romagna, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Campania, Lazio, Abruzzo, Sicilia, Toscana, Calabria, Sardegna, Marche, con il coinvolgimento di oltre 50 operatori del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente.

Ultimo aggiornamento

09-11-2023 12:14

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