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Emissioni elettromagnetiche da antenne

Gli impianti per telecomunicazioni sono costituiti da antenne trasmittenti che emettono onde elettromagnetiche. Per tutelare la popolazione dall'esposizione a queste onde, la normativa nazionale ha stabilito dei limiti di intensità di campo elettrico e di campo magnetico che non devono essere superati

I gestori di impianti per telecomunicazioni prima dell'installazione o della modifica delle antenne devono presentare una domanda al Comune e all'Arpav

A chi rivolgersi?

Al Comune nel quale si trova l'impianto per telecomunicazioni

Cosa fa Arpav?

Arpav interviene su richiesta del Comune per la misurazione dell'intensità dei campi elettromagnetici oppure per la valutazione preventiva del progetto di installazione per quanto riguarda gli aspetti di protezione delle persone dall'esposizione ai campi elettromagnetici. Arpav, sulla base di una pianificazione annuale, esegue controlli soprattutto nelle aree particolarmente critiche per la presenza di più sorgenti o di siti sensibili (scuole o ambienti destinati all’infanzia), sia su segnalazione degli enti competenti

Domande frequenti

Quali sono i limiti per l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza?

Per quanto riguarda l'intensità del campo elettrico sono previsti:

  • un limite di esposizione di 20 volt al metro (V/m), da non superare neppure nei luoghi nei quali le persone siano presenti solo brevemente
  • un valore di attenzione di 6 V/m, da rispettare in tutti i luoghi e edifici adibiti a una permanenza prolungata (maggiore di 4 ore al giorno), come abitazioni, scuole, parchi pubblici, luoghi di lavoro (in quest'ultimo caso, eccetto che l'esposizione sia dovuta a motivi professionali)

I gestori delle antenne per telefonia cellulare devono chiedere l'autorizzazione all'installazione delle antenne?

Sia la nuova installazione che la modifica delle antenne, a meno che non si tratti di antenne di debole potenza o ridotte dimensioni, deve essere comunicata preventivamente al Comune e all'Arpav. Il Comune si pronuncia per quanto riguarda gli aspetti edilizi e urbanistici (spesso i Comuni sono dotati di un apposito regolamento per l'installazione delle antenne), mentre Arpav verifica - esaminando il progetto - che siano rispettati i valori di campo elettromagnetico previsti dalla legge

Cosa succede se viene accertato il superamento dei limiti?

Se risulta che un nuovo progetto di antenna può causare il superamento dei limiti, il progetto viene respinto. Se invece il superamento viene accertato su antenne esistenti tramite misurazioni, la legge prevede una procedura per la "riduzione a conformità", cioè per riportare le emissioni dell'antenna nei limiti di legge

Come posso sapere se vicino a dove abito sono presenti antenne?

Sul geoportale di Arpav è presente una mappa interattiva delle antenne presenti nel territorio

Ci sono delle distanze minime delle antenne dalle case, dalle scuole e dagli ospedali?

La normativa non prevede distanze delle antenne dagli edifici, ma solamente delle intensità di campo elettromagnetico da non superare. Infatti spesso capita che le antenne siano installate sopra edifici

I controlli sono a pagamento?

Arpav si attiva su richiesta del Comune, senza oneri per i cittadini

Anche le antenne dei radioamatori vengono controllate?

Le antenne dei radioamatori vengono installate senza fare domanda al Comune e all'Arpav. Anche esse possono essere controllate tramite misurazione, inviando una richiesta al Comune

Le parabole installate sui tetti di condomini e abitazioni sono pericolose?

Se le parabole sono utilizzate per ricevere i segnali satellitari, non hanno alcuna emissione perché sono solo riceventi. Se sono parabole utilizzate per il collegamento alla rete internet, non sono pericolose sia perché la potenza di trasmissione è molto bassa, sia perché sono direzionali ed emettono quasi esclusivamente nella direzione del piatto della parabola

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