Vai al contenuto

INCENDIO A BRENDOLA. LE ULTIME AZIONI E LA CRONISTORIA DELL’INTERVENTO DI ARPAV

Comunicato stampa
Data di pubblicazione:

Le ultime azioni: Lunedi 8 luglio la Procura ha autorizzato Arpav, vigili del fuoco, tecnici della Società Acque del Chiampo e rappresentanti dell’azienda ad effettuare un sopralluogo alla Isello Vernici. L’intervento aveva lo scopo di individuare e attuare quanto prima interventi di mitigazione del trasporto dei materiali inquinanti verso i corsi d’acqua nel caso di importanti eventi meteorici. Dopo l’incontro il Sindaco di Brendola ha emanato un’ordinanza urgente che prevede che “l’azienda adotti con effetto immediato, ogni iniziativa e azione idonea a contrastare gli eventi determinati dall’incendio, eliminando ogni situazione di pericolo e assicurando il superamento delle gravi situazioni di degrado sanitario e ambientale”. L’azienda entro cinque giorni dovrà provvedere alla rimozione e allo smaltimento di tutti i rifiuti presenti nel sito aziendale.

La cronistoria dell’intervento: Il primo luglio, giorno dell’incendio, oltre al monitoraggio dell’aria, non appena raggiunte le condizioni minime di sicurezza garantite dai vigili del fuoco, ARPAV ha campionato le acque del Fiumicello Brendola, nel punto in cui confluivano le acque di spegnimento individuato con la collaborazione del Comune e dell’ente gestore Acque del Chiampo. Quando gli esiti dei campionamenti dell’aria hanno mostrato il rientro ad una situazione di normalità qualitativa, l’attenzione si è spostata sulle acque superficiali in considerazione soprattutto dell’utilizzo irriguo. Insieme al personale del Consorzio di Alta Pianura Veneta, alla Protezione Civile di Montecchio Maggiore e ad una ditta specializzata, Arpav ha individuato sul Fiumicello Brendola, “corpo recettore” delle acque di spegnimento, alcuni punti adatti all’installazione di barriere assorbenti di contenimento degli inquinanti. Sono stati posizionati sbarramenti in prossimità dell’uscita della tubazione interrata convogliante l’acqua di spegnimento al Fiumicello Brendola, nella frazione di Vo’ di Brendola, due barriere a Meledo di Sarego e un terzo sbarramento a Lonigo, presso la chiusa d’acqua, prima della confluenza del Fiumicello Brendola nel Fiume Guà.

Il 2 luglio, continuando l’attività di monitoraggio e recupero delle sostanze inquinanti accumulatesi sulle barriere precedentemente installate, ARPAV ha effettuato altri tre campionamenti di acqua superficiale dal Fiumicello Brendola, i cui esiti, in particolare quello del campionamento eseguito a Lonigo, hanno evidenziato una contaminazione importante che ha determinato la chiusura di alcuni canali irrigui e l’emanazione di ordinanze da parte dei sindaci dei comuni coinvolti. Fino a notte inoltrata, a causa di un improvviso evento meteorico intenso che ha visto intervenire il Dipartimento di protezione civile regionale, sono continuate le attività di verifica e di installazione di un’ulteriore barriera assorbente, allo sbocco del Fiumicello Brendola nel Fiume Guà.

Il 4 luglio sono stati eseguiti altri campionamenti sia in provincia di Vicenza che in provincia di Verona, le cui analisi hanno evidenziato il ritorno ad una sostanziale normalità qualitativa del corso d’acqua. Con il parere delle due aziende Ulss, competenti per territorio, sono stati riaperti i canali di irrigazione. La contaminazione ha determinato la moria di quantità importanti di fauna ittica che è stata recuperata il 5 e il 6 luglio.

Nel frattempo, il Prefetto della Provincia di Vicenza ha autorizzato in via straordinaria, il gestore della rete fognaria Acque del Chiampo a far confluire nella rete fognaria stessa e quindi presso l’impianto di depurazione di Montecchio Maggiore, le acque di dilavamento dei piazzali e di spegnimento dell’incendio provenienti dal sito della ditta Isello Vernici di Brendola, che recapitavano nel Fiumicello Brendola, impedendo di fatto l’ulteriore diffusione dell’inquinamento.

L’evento meteorico della sera del 7 luglio ha determinato un nuovo dilavamento dell’area della ditta Isello Vernici, non ancora posta in sicurezza dal punto di vista ambientale, con conseguente trascinamento di inquinanti verso il corso d’acqua. Le analisi sui campioni prelevati nell’immediatezza dell’evento e il giorno successivo testimoniano di una contaminazione indotta nel corpo recettore di modesta entità che è stata limitata anche dall’utilizzo delle barriere.

Nelle fotografie il Fiumicello Brendola il 2 luglio e l'8 luglio.

BRENDOLA ACQUA FIUMICELLO 1

BRENDOLA ACQUA FIUMICELLO 2

Ultimo aggiornamento

09-11-2022 11:21

Questa pagina ti è stata utile?