Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Emissioni in atmosfera di precursori di ozono troposferico (NOx, COV) - INEMAR 2007/2008 | Le emissioni regionali di precursori di ozono troposferico sono in diminuzione ? | P | ![]() |
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DESCRIZIONE
Gli ossidi di azoto (NOx) ed i composti organici volatili (COV), precursori dell’ozono troposferico, hanno anche una rilevanza transfrontaliera per fenomeni di trasporto a lunga distanza. L’O3 è un tipico inquinante secondario che si forma nella bassa atmosfera in seguito alle reazioni fotochimiche a carico di inquinanti precursori prodotti per lo più dai processi antropici. A causa della sua origine, l’ozono raggiunge i livelli più elevati durante il periodo estivo, quando l’irraggiamento è più intenso e le reazioni fotochimiche sono favorite.
OBIETTIVO
Gli obiettivi fissati dal Protocollo di Göteborg (1999) nell’ambito della Convenzione di Ginevra sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza (1979) sono i seguenti: NOx valore limite 1.000 kt; COV valore limite 1.159 kt. I limiti nazionali di emissione da raggiungere entro il 2010 fissati dal D.Lgs. 171/04, in recepimento della Direttiva NEC (2001/81/CE) sono: NOX = 990 kt; COV = 1.159 kt. Non sono invece fissati, dalla normativa vigente, tetti di emissione a livello regionale. La proposta di modifica alla Direttiva NEC è in preparazione e dovrebbe definire limiti nazionali di emissione, da rispettare entro il 2020, per le quattro sostanze già note SO2, NOx, NH3, COV con l’aggiunta del PM2.5 primario.
VALUTAZIONE
A livello regionale è stato realizzato l’inventario delle emissioni in atmosfera (INEMAR Veneto) che stima le emissioni riferite all’annualità 2007/8 di 11 macroinquinanti a livello comunale per 211 attività emissive, secondo la metodologia CORINAIR e la nomenclatura delle fonti SNAP97. I dati presentati nella scheda indicatore fanno riferimento alla base dati Dati comunali emissioni INEMARVeneto 2007- 2008
Nel caso degli ossidi di azoto vi è una netta prevalenza delle emissioni dall’M07 – Trasporto su strada (53%), seguito dall’M03 – Combustione nell’industria (15%), dall’M08 – Altre sorgenti mobili e macchinari (che pesa per il 14% sul totale regionale) ed a pari merito dall’M01 – Produzione di energia e trasformazione dei combustibili e dall’M02 – Combustione non industriale, con il 7% ciascuno.
Grafico fonti emissive regionali NOx INEMARVeneto 2007 - 2008
Il Macrosettore 6 – Uso di solventi pesa nella misura del 36% sulle emissioni totali regionali di COV, mentre il Macrosettore 10 – Agricoltura (emissioni biogeniche) assume una rilevanza del 19%, contro il 14% della Combustione non industriale (M02) ed il 12% del Traffico (M07).
Grafico fonti emissive regionali COV INEMARVeneto 2007 -2008
INEMAR Veneto è disponibile solo per le due annualità 2005 e 2007/8, dalle quali si desume un andamento in diminuzione per gli NOx (-11%) e sostanzialmente stabile per i COV (+1%). Per gli NOx le riduzioni più rilevanti sono relative alla produzione di energia (-54%, circa 8.600 t in meno), alle altre sorgenti mobili (-14%, circa 2.300 t in meno), ed alla combustione non industriale a seguito di una flessione dei consumi di metano nel residenziale (-25%, circa 2.300 t in meno). Per i COV l’incremento deriva principalmente dall’uso dei solventi (+6%, circa 4.300 t in più), mentre si è registrato un decremento delle emissioni da trasporto su strada (-8%, circa 2.300 t in meno).
Mappe regionali delle emissioni annuali a livello comunale di Ossidi di Azoto (NOx) e Composti Organici Volatili (COV), basate su INEMAR Veneto 2007/8.
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L’aggiornamento dell’indicatore con i dati 2010 è previsto per gennaio 2015.
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