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Le mucillagini sono aggregati di sostanza organica costituiti da un insieme di molecole di zuccheri, acqua e sali inorganici; si presentano come ampie chiazze di materiale grigiastro e giallognolo che galleggiano sul mare e talvolta raggiungono la riva.
Nel processo di formazione degli aggregati mucillaginosi si possono distinguere diverse fasi successive:
inizialmente si assiste alla formazione di falde diafane di piccole dimensioni che in gergo tecnico sono definite "neve marina"
successivamente tale materiale si aggrega sino a formare ammassi più voluminosi, a lenzuolo o cordone, che ricordano per il loro aspetto le "nuvole". Questi ammassi tendono a portarsi sul fondo incorporando, durante la loro lenta caduta, microrganismi animali e vegetali presenti nell’acqua.
Gli zuccheri che compongono queste sostanze sono prevalentemente prodotti per "essudazione" delle microalghe, un fenomeno normale e importante del ciclo del carbonio in mare, e dai batteri.
Il fenomeno delle mucillaggini non è di recente segnalazione, la formazione di aggregati gelatinosi in Adriatico è stata segnalata e descritta, con periodica frequenza, sin dal secolo scorso.
I processi di formazione della mucillaggine non sono ancora stati completamente chiariti ne sono stati individuati con certezza gli organismi che la producono; è statisticamente provato, però, che determinate situazioni meteo-climatiche, caratterizzate da scarso idrodinamismo, carenza di precipitazioni, anomalie termiche della colonna d’acqua, favoriscono l’insorgenza del fenomeno.
In base alle conoscenze scientifiche, ad oggi in possesso, si tende comunque ad escludere che le mucillagini siano esclusivamente un prodotto dell'inquinamento industriale o agricolo.
In passato la principale responsabilità veniva attribuita alle microalghe (Diatomee), ora si considera anche l’implicazione di altre tipologie di organismi quali ad esempio i batteri che, in condizioni idonee, sono in grado di elaborare tali composti in maniera abnorme.
Il fenomeno delle mucillaggini provoca danni certi ai settori della pesca e del turismo; è stato ipotizzato che possa avere implicazioni, più o meno dirette, sulla salute dell'uomo anche se, al momento, non sono stati segnalati casi in cui il contatto con il materiale mucillaginoso abbia causato conseguenze negative per la salute. L’eventuale "tossicità" degli aggregati mucillaginosi potrebbe essere collegata alla capacità di intrappolare e quindi concentrare i composti chimici potenzialmente tossici presenti nell’acqua circostante. Inoltre, mucillagini ed altri aggregati marini possono accrescere il rischio microbico in virtù del particolare microhabitat che creano; al loro interno infatti può essere favorita la crescita e la sopravvivenza di agenti patogeni naturalmente presenti nell’acqua marina.
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