Indice di Qualità dell'Aria - IQA
L’indice viene pubblicato quotidianamente a fianco delle tabelle dei dati validati e riassume la situazione dell’inquinamento atmosferico per le stazioni in cui è prevista la misura contemporanea di ozono, biossido di azoto e PM10.
Se la misura di uno dei tre inquinanti non risulta valida per un dato giorno, l’indice di qualità dell’aria non viene calcolato per quel giorno.
Nella tabella vengono riportati i cromatismi e relativi giudizi legati all’indice di qualità dell’aria.
Cromatismi | Qualità dell'aria |
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Buona |
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Accettabile |
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Mediocre |
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Scadente |
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Pessima |
L’indice di qualità dell’aria adottato da ARPAV è un indice cautelativo e cioè esprime un giudizio sulla qualità dell’aria basandosi sempre sullo stato del peggiore fra i tre inquinanti considerati.
Quali informazioni si possono ricavare dai giudizi sulla qualità dell’aria?
Qualità dell'aria Buona e Accettabile
Le prime due classi informano che non sono stati registrati superamenti dei relativi indicatori di legge per nessuno dei tre inquinanti e che quindi non vi sono criticità legate alla qualità dell’aria per la stazione considerata. In particolare se la classe è buona significa che le concentrazioni di tutti e tre gli inquinanti sono inferiori alla metà del relativo valore limite, evidenziando quindi una situazione particolarmente favorevole della qualità dell'aria.
Qualità dell'aria Mediocre, Scadente e Pessima
Le altre tre classi indicano che almeno uno dei tre inquinanti considerati ha superato il relativo indicatore di legge.
In questo caso la gravità del superamento è determinata dal relativo giudizio assegnato ed è possibile quindi distinguere situazioni di moderato superamento da altre significativamente più critiche:
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classe mediocre: l’inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni fino a una volta e mezzo il valore limite;
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classe scadente: l’inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni fino a due volte il valore limite;
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classe pessima: l’inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni superiori al doppio del valore limite.
Un esempio. Consideriamo il PM10 come inquinante peggiore, il riferimento è il valore limite giornaliero per la salute umana di 50µg/m3. Viene definita mediocre una concentrazione media giornaliera compresa tra i 50 e i 75 µg/m3, scadente tra i 75 e i 100µg/m3 e pessima oltre i 100µg/m3.
Se si è interessati ad avere maggiori dettagli tecnici sul calcolo dell’indice di qualità dell’aria si acceda al seguente link.
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ultima modifica 24/02/2014 12:24