Ultimo aggiornamento
01-12-2022 10:23Il commento meteoclimatico si articola in tre sezioni principali:
Analisi sinottica
L’inverno 2012-2013 si caratterizza anormalmente perturbato e più freddo del solito, oltre che ad essere precoce. Il mese di dicembre e la prima decade di gennaio sono spesso perturbati con forti sbalzi termici, mentre dalla seconda decade di gennaio la stagione cambia offrendo qualche fase di tempo stabile, ma dal 12 di febbraio il tempo torna ad essere perlopiù perturbato e anormalmente freddo su quasi tutto il Veneto con vari episodi nevosi, anche in pianura. Complessivamente si sono verificate 43 giornate con configurazioni cicloniche, solo 15 di alta pressione dinamica (presente sia al suolo che in quota) responsabili di giornate generalmente belle, spesso anche meno fredde del solito. Infine 32 giornate miste con anticiclone al suolo e depressioni in quota o viceversa, quest’ultime associate a tempo variabile o buono.
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Dati meteorologici
Temperature minime, massime e medie nei capoluoghi di provincia
mese | massime assolute | minime assolute | media delle medie |
---|---|---|---|
dicembre | 10 / 15°C | -3 / -10°C | -1 / 4°C |
gennaio | 10 / 15°C | -2 / -6°C | 1 / 5°C |
febbraio | 12 / 15°C | -2 / -8°C | 1 / 5°C |
Giorni piovosi sulla regione (numerosità nel periodo di rilevamento)
mese | N° di giorni piovosi (>= 1mm) | N° giorni con precipitazioni >= 40 mm |
---|---|---|
dicembre | 13 | 1 [il 15 dicembre, con massimo di 55.4 mm a Recoaro 1000] |
gennaio | 12 | 1 [il 16 gennaio, con massimo di 46.0 mm a Brendola] |
febbraio | 17 | 2 [di cui 1 sopra i 60 mm, il 2 febbraio, con massimi di 81.8 mm a Bibione, 70.2 mm a Fossalta di Portogruaro, 63.2 mm a Portogruaro Lison e 61.8 mm a Eraclea] |
Eventi nevosi
mese | Eventi con accumulo di neve al suolo sulla montagna veneta (data del rilievo alle ore 8.00) |
---|---|
dicembre | 16 (1/5 dicembre sopra i 700/1000 m, il 7 ed il 14 dicembre fino in pianura e il 25/26 dicembre sopra i 1500/1800 m) |
gennaio | 15 (2 gennaio fino nei fondovalle prealpini, 14/18 gennaio spesso fino nei fondovalle prealpini, 20/24 con limite variabile tra 500 e 1200/1300 m) |
febbraio | 16 (2 febbraio sopra i 600/1000 m, 12 febbraio anche fino in pianura, sopra i 1000/1500 m, 25/24 febbraio sopra i 400/800 m, 26/27 febbraio sopra i 900/1500 m) |
Dati climatologici
Analisi termometrica
L'analisi termometrica prevede alcune elaborazioni relative alla temperatura misurata a 2m; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.
Stazioni di rilevamento | Elaborazioni effettuate | Risultati |
Una selezione di 32 stazioni | Tabella con alcuni valori termici di riferimento | dalla tabella si osserva che:
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Analisi pluviometrica
L'analisi pluviometrica prevede alcune elaborazioni relative alla precipitazione misurata a 2m; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.
Stazioni di rilevamento | Elaborazioni effettuate | Risultati |
Una selezione di 32 stazioni | Tabella con alcuni valori pluviometrici di riferimento | dalla tabella si osserva che:
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Analisi nivometrica
L'analisi nivometrica prevede alcune elaborazioni relative alla precipitazione nevosa misurata da stazioni o da operatori; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.
Stazioni di rilevamento | Elaborazioni effettuate | Risultati |
Stazione Arabba [1979-2012] | Altezza del manto nevoso stagionale rispetto alla media 1980-2010 | Dopo le nevicate di fine novembre il manto nevoso (Hs, neve al suolo) si presenta consistente, con valori superiori alla media storica, per poi risultare sotto media tra fine novembre e metà dicembre a causa di un prolungato periodo con scarse precipitazioni; da metà dicembre in avanti ripetuti episodi perturbati riportano l'altezza della neve al suolo su valori stabilmente sopra la media di riferimento, talora anche in maniera molto significativa (>perc 90). |
Note al testo
- valore “superiore alla media”, “inferiore alla media” e “in media”: valori superiori al 75° percentile, inferiori al 25° percentile e compresi nell’intervallo tra questi due estremi, rispettivamente, oppure entro una deviazione standard.
- valore “molto superiore” e “molto inferiore”: valori esterni all’intervallo 2.5°-97.5° percentile. Ove specificato si è fatto ricorso alla mediana, anziché alla media per l'elevata dispersione di specifici dati, come l'altezza del manto nevoso.
- Fonte dei dati: reanalisi National Centers for Environmental Prediction (NCEP), stazioni termopluviometriche della rete di ARPAV - Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio.