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La risorsa idrica

La risorsa idrica disponibile è tutta l’acqua presente sulla superficie e nel sottosuolo di un territorio. Questa risorsa è fondamentale per l’uomo - il nostro corpo è costituito fino al 75% di acqua - per gli animali, l’ambiente e tutte le altre forme di vita presenti sulla Terra.

L’acqua è necessaria per una molteplicità di usi: in agricoltura, per l’irrigazione dei campi, nei processi produttivi, come materia prima o per il raffreddamento e lavaggio dei macchinari, nella produzione di energia idroelettrica, ma è l’uso per il consumo umano ad essere prioritario rispetto a qualsiasi altro.

Come si alimenta la risorsa idrica?

Le piogge in parte si fermano in superficie alimentando fiumi, laghi e mare, e in parte si infiltrano nel sottosuolo andando ad alimentare la falda, riserva importante utilizzata per ottenere l’acqua potabile che arriva ai nostri rubinetti, per irrigare i campi e le aree verdi.

I ghiacciai e la copertura nevosa, insieme alle calotte glaciali e al permafrost, costituiscono il più grande serbatoio naturale di acqua dolce a livello globale. Nel periodo primaverile e estivo l’aumento delle temperature fa fondere la neve, soprattutto a basse altitudini, che va ad alimentare fiumi, laghi e falde.

La tutela della risorsa

L'acqua è un bene comune e il suo uso per l'alimentazione e l'igiene umana è prioritario rispetto a tutti gli altri usi. Questa risorsa, purtroppo esauribile, deve essere protetta e utilizzata in maniera sostenibile, per garantirne l’accesso alle presenti e future generazioni. E’ quindi fondamentale la conoscenza della risorsa, della sua qualità e della sua effettiva disponibilità, per indirizzare gli usi verso il risparmio e il rinnovo e non pregiudicare il patrimonio idrico esistente.

La tutela dell’acqua prevede controlli periodici dei quantitativi disponibili e della qualità della risorsa.

L’Unità Organizzativa Idrologia esegue misure e monitoraggi quantitativi dei corsi d’acqua principali e delle acque sotterranee (livello delle falde). L’Unità Organizzativa Monitoraggio Acque Interne esegue misure sulle acque superficiali e sotterranee per verificare l’evoluzione nel tempo dello stato quali-quantitativo, segnalare alle autorità competenti situazioni di deterioramento su cui intervenire e valutare l’efficacia degli interventi effettuati a tutela della risorsa.

Risorsa idrica e cambiamenti climatici

La conoscenza del ciclo dell’acqua è fondamentale per osservare nel tempo possibili modifiche a componenti chiave indotte, ad esempio, dai cambiamenti climatici.

Per quanto riguarda i quantitativi di precipitazioni, in Veneto i dati ad oggi disponibili non consentono di “leggere” chiaramente se il cambiamento climatico sta portando variazioni significative.

Sicuramente l'aumento delle temperature porta verso una riduzione delle precipitazioni nevose e ad una fusione anticipata delle riserve nivali stagionali. Un’altra importante componente del ciclo dell’acqua che subisce un cambiamento è l’evapotraspirazione, che determina la quantità di acqua che ritorna in atmosfera per l’evaporazione dal terreno e la traspirazione delle piante. L’aumento delle temperature produce un’accelerazione dell’evapotraspirazione e quindi dell’essiccazione della terra e della vegetazione, richiedendo una maggiore quantità di acqua a tutela del suolo e delle colture.

Lo stato della risorsa

Quantità. All’inizio di ogni mese, Arpav pubblica il Rapporto Risorsa Idrica che descrive lo stato della risorsa relativo al mese precedente. Le precipitazioni, lo stato del manto nevoso, le portate dei corsi d’acqua, lo stato delle falde e le temperature, sono gli elementi che contribuiscono alla valutazione della quantità della risorsa, anche in riferimento all’anno idrologico in corso e al confronto con gli ultimi decenni. La sezione iniziale del Rapporto è costituita dal Bollettino Risorsa Idrica, che fornisce una descrizione sintetica della situazione. In presenza di situazioni straordinarie, di carenza o eccessiva abbondanza di acqua, Arpav pubblica il Bollettino di sintesi anche a metà mese, per poter fornire un aggiornamento più frequente sullo stato delle principali componenti della risorsa idrica.

Qualità. Annualmente Arpav pubblica rapporti specifici sulla qualità delle acque superficiali e sotterranee, evidenziando eventuali superamenti dei limiti previsti dalla normativa ai fini della classificazione dello stato dei corpi idrici e per l’adozione di misure di protezione, miglioramento e risanamento nei casi di non conformità. A questi si aggiungono rapporti su monitoraggi specifici realizzati nel territorio riguardanti sia particolari corsi d’acqua che tematiche più particolari, come per i PFAS.

Ultimo aggiornamento

24-08-2023 16:25

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