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La radioattività nell’acqua potabile

La normativa italiana ed europea prevede che le acque potabili siano controllate, oltre che per gli aspetti chimici e microbiologici, anche per valutare la presenza di radioattività dovuta a radionuclidi naturali e/o artificiali.

Nell’acqua sono presenti radionuclidi di origine naturale e i radionuclidi dell’uranio e del torio, contenuti nella crosta terrestre e che per fenomeni chimico-fisici possono trasferirsi nelle acque. Questi elementi sono generalmente presenti in concentrazioni basse anche se in alcune situazioni il contenuto può aumentare e non essere più considerato trascurabile.
Non si riscontra la presenza di radionuclidi di origine artificiale nelle acque del Veneto destinate al consumo umano.

Le misure

Le misure sono eseguite presso il laboratorio del CRR di Arpav su campioni di acqua potabile prelevati dall’Asl. Viene misurata anche la concentrazione di attività del Radon.

Dal 2018 al 2020 Arpav ha completato il monitoraggio di 142 zone di fornitura che servono circa 4.3 milioni di residenti sui 4.9 milioni complessivi. Sono stati controllati tutti gli acquedotti che servono più di 5.000 abitanti, con una media di 8 campionamenti per zona di fornitura.

Nel 2023 verrà completato il monitoraggio delle rimanenti zone di fornitura che includono gli acquedotti minori (meno di 5000 abitanti serviti). Saranno anche effettuati controlli sulle acque impiegate nell’industria alimentare non provenienti da reti pubbliche e con grandi volumi di utilizzo.

In base ai risultati finora raccolti e riportati nel Rapporto Arpav radioattività nelle acque destinate al consumo umano (Dati 2018-2020), nella maggior parte delle 142 zone di fornitura controllate la presenza di attività di radionuclidi è risultata inferiore al valore di screening; il superamento, riscontrato in 14 zone di fornitura in almeno una misura, è imputabile alla presenza di uranio naturale che non presenta criticità sanitarie dal punto di vista radiologico. scarica il rapporto

Poco significativa è anche la presenza di Radon: in nessun campione è stato riscontrato il superamento delle soglie di legge.

Approfondimento

Normativa di riferimento

D. Lgs. 28/2016, Decreto Ministero Salute del 02/08/2017

Ultimo aggiornamento

21-03-2023 09:03

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