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Costi del servizio

Informazioni sui costi del servizio di gestione dei rifiuti e sulle problematiche legate all'elaborazione e pubblicazione di dati economici legati al servizio

Analisi dei dati relativi ai costi del servizio per l'anno 2018

Il costo medio del servizio di gestione dei rifiuti in Veneto è pari a 143 € per abitante nell'anno 2018.

Nella seguente tabella sono inoltre esplicitati il costo di gestione dei rifiuti indifferenziati (CGInd) il costo di gestione delle raccolte differenziate (CGD), il costo relativo a spazzamento e lavaggio strade (CSL) e la somma delle altre voci di costo che concorrono al costo totale con le precedenti (altre voci di costo).

Gestione dei rifiuti. Costo pro capite del servizio in Veneto anno 2018

tab costi

Il flusso turistico rappresenta una variabile molto rilevante nell'analisi dei costi del servizio di igiene urbana.

Il costo totale pro capite nei comuni con tasso di turisticità elevato è più del doppio rispetto a quelli con turismo medio e basso e arriva quasi a triplicarsi nelle realtà influenzate da una grado di turismo molto elevato.

Costo pro capite del servizio in funzione del FLUSSO TURISTICO

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L’altra variabile determinante nella quantificazione dei costi del sistema di gestione è rappresentata dalla modalità di raccolta adottata.

I costi (€/ab) minori si riscontrano nei comuni in cui è adottata la raccolta domiciliare spinta (114 €/ab). Quelli maggiori sono invece presenti nel sistema che prevede i contenitori stradali ad accesso controllato del secco  (255€/ab).

Costo pro capite del servizio in funzione del SISTEMA DI RACCOLTA

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Al crescere del numero di abitanti aumenta il costo pro capite del servizio.

Ciò risulta legato alla complessità della gestione nei grandi centri urbani e alla presenza di servizi aggiuntivi rispetto ai piccoli centri, quali ad esempio maggiori interventi di spazzamento e svuotamento cestini, maggiori quantità di rifiuti abbandonati, etc.

Costo pro capite del servizio in funzione della FASCIA DEMOGRAFICA

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La percentuale di raccolta differenziata raggiunta da un’amministrazione rappresenta un’altra variabile che influenza il costo del servizio.

In linea generale al crescere della percentuale raggiunta decresce il costo medio pro capite.

Nel grafico seguente si evidenzia che il costo di 175 €/ab relativo ai comuni con %RD inferiore al 50% risulta determinato da un campione di comuni di numerosità estremamente limitata, presenti prevalentemente in zone montane e con densità demografica molto ridotta, che spesso non hanno attivato nessuna raccolta differenziata finalizzata alla valorizzazione dei rifiuti, ma intercettano solamente il rifiuto indifferenziato. Tale dato non va considerato rappresentativo del costo reale del servizio di gestione di un campione medio di comuni con %RD<50.

Va segnalata la presenza del comune di Venezia nella fascia 50-65.

Costo pro capite del servizio in funzione della % RACCOLTA DIFFERENZIATA RAGGIUNTA

%RD

Criticità legate all'elaborazione dei costi

La base per l’elaborazione e l’analisi dei dati relativi alla gestione dei rifiuti urbani in Veneto è rappresentato dall’applicativo O.R.So. (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale). Le modalità di inserimento delle informazioni relative al costo del servizio ricalcano esattamente quanto richiesto dal MUD, che costituisce la principale fonte di dati sul costo complessivo di gestione rifiuti.

Va però tenuto in considerazione un aspetto fondamentale legato alle informazioni economiche e cioè che le stesse sono strettamente connesse ai contenuti del servizio, ossia a quanto viene richiesto dalle Amministrazioni al gestore (modalità di raccolta e servizi a domicilio, frequenza dello spazzamento delle strade, giornalino e calendario periodico, campagne di educazione ambientale e sensibilizzazione, ....). Il costo totale è quindi determinato dalle molte eventuali  attività aggiuntive sviluppate dal gestore oltre la semplice raccolta e sulla base di ciò diverse forme di gestione del servizio possono assumere costi estremamente diversi in funzione delle componenti del servizio stesso offerte alle amministrazioni (per esempio solo raccolta dei rifiuti oppure raccolta+gestione impianti+attività nelle scuole+calendario annuale....) .

Nell’attribuzione delle diverse entrate/uscite finanziarie alle voci di costo previste nelle dichiarazioni MUD vi sono inoltre molteplici elementi di discrezionalità, legati anche alle diverse componenti del servizio, che rendono i dati dichiarati molto spesso non omogenei e difficilmente confrontabili. L’attività dell’Osservatorio Regionale Rifiuti ha rilevato che in Veneto ogni gestore, nell’ambito della propria autonomia e organizzazione della gestione, ha impostato Piani Economico Finanziari (PEF) che differiscono l’uno dall’altro per l’attribuzione dei costi alle diverse voci, sia come previste dal DPR 158/199, riferimento normativo per chi si avvale del metodo normalizzato, ma anche per i soggetti che utilizzano il criterio alternativo di calcolo della TARI ai sensi del comma 652 dell’art. 1 della Legge 147/2013.

Criteri di inserimento delle voci di costo nel Piano Economico Finanziario

Per poter disporre di dati omogenei ed equiparabili emerge quindi la necessità di definire e condividere criteri di classificazione dei costi del servizio di igiene urbana secondo voci uniformi per tutti i soggetti ricadenti nel territorio regionale.
A tal fine l'Osservatorio Regionale, attraverso la collaborazione e il confronto con Consorzi, Consigli di Bacino e gestori del servizio rifiuti presenti in Veneto, ha predisposto un documento per superare le discrezionalità rilevate attraverso l'individuazione di criteri per l’attribuzione delle diverse voci di costo in modo da renderle omogenee e concordi. Il documento, corredato da uno schema riassuntivo delle voci di costo, vuole rappresentare uno strumento di riferimento per una riclassificazione dei costi finalizzata alla costruzione di una visione sovra territoriale caratterizzata da omogeneità e uniformità delle informazioni trasmesse.
Quanto sviluppato non prevede finalità volte a valutare la correttezza delle scelte operate dai singoli gestori, ma l'uniformità delle informazioni risulta un passaggio obbligatorio propedeutico ad una elaborazione ed interpretazione dei dati che consenta di andare a valutare i costi in relazione alle componenti essenziali del servizio fornito.

Il documento "Criteri di inserimento delle voci di costo nel PEF" è scaricabile qui.

Lo schema riassuntivo delle voci di costo è scaricabile qui.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 09:12

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