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Contenuto di carbonio organico

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La diminuzione di sostanza organica è una delle principali “minacce” per il suolo, identificate dalla proposta di Direttiva del Parlamento e del Consiglio Europeo (COM 232/2006) e desta particolari preoccupazioni soprattutto nelle zone mediterranee. La sostanza organica è formata dai resti di piante e animali in diversi stadi di decomposizione, il suo accumulo è un processo molto lento e la sua diminuzione compromette fortemente tutti gli aspetti legati alla fertilità (chimica e fisica) e alla biodiversità del suolo. Il contenuto di sostanza organica nei suoli, oltre ad essere connesso al fenomeno della desertificazione, ha un importante ruolo nelle strategie di mitigazione delle emissioni di gas ad effetto serra, CO2 in particolare. L’importanza del ruolo rivestito dal carbonio organico viene riconosciuta ed inserita anche negli strumenti di programmazione per le politiche agricole regionali (Piani di Sviluppo Rurale) con misure che favoriscono pratiche agronomiche di conservazione della risorsa.


Il carbonio organico è una componente misurabile della sostanza organica del suolo. Il contenuto di carbonio organico dei suoli varia con il tipo di suolo, ma anche al variare dell’uso del suolo e, in misura ancora maggiore, con le diverse pratiche colturali (es. concimazione organica nelle zone dove è diffuso l’allevamento).
La cartografia rappresenta lo stock di carbonio dei primi 30 cm di spessore del suolo, espresso in tonnellate/ha. E’ il risultato di una media pesata del contenuto in carbonio organico delle singole unità tipologiche di suolo presenti nell’unità cartografica, sulla base della loro percentuale di presenza.

La Carta del contenuto di carbonio organico nei suoli del Veneto è consultabile sul geoportale mentre in figura è riportata un'estrazione della carta per le aree di pianura e collina della provincia di Vicenza. 

E' in corso di aggiornamento la cartografia del contenuto di carbonio organico nei suoli del Veneto.

Una prima versione di carta dello stock di carbonio (CS) nei suoli italiani è stata realizzata dalla rete del Global Soil Partnership (GSP) della FAO, con lo scopo principale di rafforzare la connessione tra gli enti possessori, gestori e manutentori dei dati pedologici, un inseme di istituti accademici o di ricerca e di servizi regionali per il suolo. La carta costituisce una stima di base dello stock di carbonio organico del suolo (CS, ton ha–1) da 0 a 30 cm, su una griglia a risoluzione di circa 1 km e fornisce un primo quadro di riferimento nazionale, coerente e armonizzato che consentirà in futuro di realizzare una versione aggiornata e controllata. 

Cartografia: Global Soil Organic Carbon (GSOC map)

Documento metodologico: Stock di carbonio nei suoli italiani - GSP

 

 

Ultimo aggiornamento

09-09-2024 11:54

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