Ultimo aggiornamento
11-01-2023 15:30Tags
aria
(AAV), 30 dicembre -
Come da previsioni, durante gli ultimi due giorni si sono parzialmente attenuate le condizioni di stagnazione dell’aria che hanno favorito l’episodio di accumulo delle polveri iniziato attorno al 20 dicembre. Tale situazione più dispersiva ha consentito, soprattutto nella parte occidentale della regione di far registrare due giorni consecutivi di rispetto del valore limite giornaliero del PM10, condizione necessaria per riportare il livello di allerta a 0 (verde). Nell’area centro orientale del Veneto invece, già con la giornata di ieri, le concentrazioni, come da previsione, sono tornate a salire sopra il limite dei 50 µg/m3.
Pertanto viene mantenuto il livello di allerta 2 (rosso) nell’agglomerato di Padova e nelle aree di Rovigo, Badia Polesine, Este e San Bonifacio.
Si conferma il livello di allerta 1 (arancio) negli agglomerati di Venezia e Treviso e nelle aree di Castelfranco, Mirano, San Donà, Chioggia, Cinto Euganeo, Monselice, Piove di Sacco, Cittadella.
Restano al livello di allerta 0 (verde) Belluno, Feltre, Conegliano, Mansuè, Bassano e Schio, mentre, in virtù del rispetto del limite per due giorni consecutivi, tornano al livello di allerta 0 gli agglomerati di Vicenza e Verona e le aree di Adria e Legnago.
Per quanto concerne le previsioni, nelle ore centrali di oggi, venerdì 30 dicembre, sta transitando sulla regione una modesta saccatura atlantica, accompagnata da qualche debole precipitazione, che, in parte, limiterà il ristagno delle polveri sottili. Già nel corso del pomeriggio, però, si riaffermerà sulla regione l’influenza del promontorio anticiclonico in espansione dal Mediterraneo occidentale.
Nel fine settimana che segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno, il tempo risulterà stabile, senza precipitazioni, con debole ventilazione e accentuazione dell’inversione termica, cioè condizioni atmosferiche nuovamente favorevoli all’accumulo delle polveri sottili.