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Termovalorizzatore di Padova, l'aria nel 2023

Comunicato stampa
Data di pubblicazione:

Termovalorizzatore di Padova, l'aria nel 2023

(AAV) 3 luglio -

Il monitoraggio annuale delle ricadute del Termovalorizzatore San Lazzaro di Padova è previsto da una convenzione sottoscritta da Arpav, Provincia di Padova, Comune di Padova, Comune di Noventa Padovana e Ulss 6.

L’Accordo prevede, per quanto attiene la qualità dell’aria, tre distinti monitoraggi:

  • a Padova con stazioni fisse (APS1 e APS2), rispettivamente in viale Internato Ignoto e via Carli;
  • a Noventa Padovana con un mezzo mobile posizionato in via Tasso
  • a Padova, nell’area di massima ricaduta (Alpini di San Gregorio) e in un sito di bianco (stazione APS2), per diossine, furani, policlorobifenili diossina simili e idrocarburi policiclici aromatici.
  • Di seguito si riporta la sintesi degli esiti dei tre monitoraggi.

    Monitoraggio a Padova con stazioni fisse

    Le concentrazioni degli inquinanti misurati nel 2023 presso le stazioni di APS1 e APS2 risultano tra loro simili. Gli elementi di criticità che si evidenziano sono in linea con quelli delle altre stazioni di Padova.

    Il PM10, in termini di superamenti del limite giornaliero, specie nel semestre invernale, in analogia a quanto accade a livello regionale nelle stazioni di pianura; l’ozono nel semestre estivo, in termini di superamenti del valore obiettivo, in entrambe le stazioni e, ad APS2 anche in termini di superamenti della soglia di informazione, analogamente a quanto accade anche a livello regionale. Il benzo(a)pirene è critico in entrambe le stazioni.

    Gli altri inquinanti monitorati non risultano critici.

    la relazione

    Monitoraggio a Noventa Padovana con mezzo mobile

    Il monitoraggio della qualità dell’aria, effettuato con laboratorio mobile in via Tasso dal 27 gennaio al 7 giugno e dal 28 luglio al 26 settembre 2023, ha coperto più di metà dell’anno.

    I valori di concentrazioni degli inquinanti misurati a Noventa Padovana, confrontati con quelli delle altre stazioni fisse di Padova, evidenziano le medesime criticità, che riguardano le concentrazioni estive di ozono e quelle invernali delle polveri e del benzo(a)pirene. Gli altri inquinanti misurati, come benzene, biossido di zolfo, monossido di carbonio, biossido di azoto e metalli non risultano critici.

    la relazione

    Monitoraggio a Padova con campionatori ad alto flusso

    Il monitoraggio degli inquinanti organici persistenti presenti in aria ambiente nell’area di massima ricaduta e di bianco rispetto al Termovalorizzatore si è svolto con due campionatori ad alto flusso nella sede degli Alpini di San Gregorio e nella stazione fissa di APS2. Le misure hanno coperto i periodi invernale, estivo e autunnale 2023.

    Il confronto dei risultati del 2023 con quelli storici di Padova non evidenzia criticità, né nei valori di concentrazione, né in quelli di tossicità equivalente. Il verificarsi di due incendi a Padova nel corso della campagna autunnale (il 17 e 18 novembre 2023) ha presumibilmente innalzato le concentrazioni di diossine e furani, rendendole superiori a quelle tipiche di Padova.

  • i valori stagionali ricavati per la tossicità equivalente a Padova nel 2023 si confermano inferiori al limite cautelativo di 150 fg/m3 (LAI-2004);
  • nella sede Alpini, nel corso dell’evento autunnale, risultano superiori al valore medio di 100 fg/m3 (fentogrammo al metrocubo) indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità per ambienti urbani, ma inferiori ai 300 fg/m3 individuati dalla stessa come segnale di sorgente emissiva da identificare.
  • Le concentrazioni degli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) sono in linea con quelle misurate nelle stazioni fisse di Padova.

    la relazione

    tutte le informazioni su Termovalorizzatore San Lazzaro a Padova

    Ultimo aggiornamento

    03-07-2024 16:17

    Tags

    aria

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