Ultimo aggiornamento
12-12-2024 15:27Tags
acque internerisorsa idrica(AAV) 12 dicembre -
Nei mesi scorsi è stata attivata una collaborazione tra ETRA, Istituto Agrario Parolini di Bassano, ARPAV, Gruppo grotte Giara Modon per lo studio della circolazione carsica nella parte orientale dell’Altipiano dei Sette Comuni. Al progetto collaborano anche il gestore acquedottistico Viacqua e il servizio geologico della Provincia di Trento e per campionamenti specifici, un gruppo di speleosubacquei.
L’obiettivo della prima parte dello studio è determinare a quali sorgenti confluisce l’acqua del torrente Frenzela che si inabissa nella parte superiore della sua valle.
Inizialmente, per alcuni mesi, sono state studiate le condizioni idrologiche del torrente Frenzela e di alcune sorgenti alle pendici dell'Altopiano di Asiago per capire quali sarebbero state le condizioni migliori per immettere un tracciante idrogeologico.
Il tracciante scelto è la fluoresceina sodica, composto organico usato per diagnosi oculistiche, soccorsi in mare e tracciante idrogeologico. Essa è caratterizzata da un’alta solubilità e fluorescenza anche a bassissime concentrazioni; la fluoresceina si degrada sia all’esposizione al sole che alla presenza di composti del cloro (quali quelli comunemente utilizzati per garantire l’assenza di batteri nelle acque potabili). Questa sostanza è considerata avere un basso grado di tossicità ambientale e tossicità nulla per il genere umano.
La “fluoresceina sodica” è stata immessa nel torrente Frenzela nel territorio del comune di Gallio in un punto dove l’acqua entra nel sottosuolo. Contestualmente sono state monitorate, per rilevare questa sostanza e altri parametri, una quindicina di sorgenti su ogni lato ai piedi dell'Altopiano ed in altri 3 - 4 punti di controllo.
Dopo 20 giorni il tracciante ha iniziato a fuoriuscire ad Oliero, inizialmente a concentrazioni percettibili solo dalla strumentazione e successivamente con concentrazioni che danno una colorazione verde al torrente dove è più profondo.
I primi risultati scientifici dell’indagine permettono di identificare meglio l'area di alimentazione della sorgente di Oliero e di alcune delle altre sorgenti. Inoltre si può stimare la velocità dell'acqua nel sottosuolo: il calcolo approssimativo individua una velocità di percorrenza sull’ordine di 20-25 metri all’ora.
La ricerca e i dati sulle caratteristiche idrogeologiche che si stanno raccogliendo, forniscono anche un utile supporto alla pianificazione della gestione dell’approvigionamento idrico nell'area. Ad esempio, nel caso di uno sversamento accidentale di sostanze pericolose, conoscere la velocità e la geografia del movimento dell'acqua nel sottosuolo permettono di anticipare le misure per provvedere correttamente alla fornitura di acqua salubre e in quantitativi ragionevoli per il fabbisogno umano.
La partecipazione dell'Istituto Agrario Parolini coinvolge gli studenti nel monitoraggio, con misure di portata, campionamenti, analisi di laboratorio ed elaborazione dati.
Si ritiene che il monitoraggio proseguirà ancora per alcuni mesi e la sintesi completa dei dati ed elaborazioni non saranno disponibili prima di 6 mesi da ora.
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