Vai al contenuto

Presenza di gas radon nelle abitazioni

Il gas radon è un gas radioattivo che deriva dal decadimento dell’uranio naturalmente presente nel suolo, nelle rocce e nei materiali da costruzione. Essendo un gas, all’esterno si disperde, mentre all’interno degli edifici talvolta si può accumulare e raggiungere concentrazioni pericolose

La normativa nazionale ha stabilito per il radon una concentrazione di riferimento che dovrebbe essere rispettata all’interno delle abitazioni

A chi rivolgersi per ottenere una misurazione?

A laboratori (pubblici o privati) accreditati o riconosciuti o in attesa di riconoscimento, che garantiscono il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa (art. 155 del Decreto Legislativo 101/2020 e s.m.i.). Arpav non effettua misurazioni per soggetti privati

Cosa fa Arpav?

Arpav svolge campagne di misura promosse dalla Regione Veneto nell’ambito di specifici progetti, collabora con il sistema Snpa e con i Comuni

Domande frequenti

Perché il radon è pericoloso?

Essendo un gas radioattivo, quando è inspirato, il radon, assieme ai suoi prodotti di decadimento, può irradiare le vie respiratorie danneggiando le cellule. Il radon è considerato la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo da sigaretta. In Italia si stima che sia responsabile di circa 3000 casi di tumore polmonare all’anno (dati dell’Istituto Superiore di Sanità)

Quanto dura una misura?

La misura dura un anno e il risultato va confrontato con il livello di riferimento della normativa in termini di concentrazione media annua. La normativa nazionale ha stabilito per il radon un livello di riferimento, espresso come concentrazione media annua in aria, da rispettare all’interno delle abitazioni, pari a 300 m3/anno per le abitazioni esistenti e 200 Bq/m3 per le abitazioni costruite dopo il 31/12/2024. In casi di interventi strutturali a breve termine, che riguardino l’attacco a terra degli edifici, possono essere svolte misure per periodi di tempo più brevi a scopo qualitativo. Si ricorda che i valori di concentrazione di gas radon negli edifici, generalmente, sono più elevati nel periodo invernale rispetto a quello estivo. Sarà comunque opportuno eseguire una misura di durata annuale al termine dei lavori nelle normali condizioni di utilizzo dei locali

Come vengono svolte le misurazioni?

Si utilizzano apparecchi di piccole dimensioni, dell’ordine di qualche centimetro, chiamati dosimetri. I dosimetri sono sensibili al gas radon, vengono esposti appoggiandoli su una credenza, uno scaffale o mobili simili oppure appendendoli a sostegni del soffitto, in modo che siano ad un’altezza tra 1 e 2 metri dal suolo. Al termine del periodo di esposizione viene fatta una “lettura” che consente di risalire al valore medio annuo della concentrazione di radon. Vi sono anche apparecchi, per esempio camere a ionizzazione o rivelatori a stato solido, che sono in grado di registrare la concentrazione del radon in funzione del tempo, evidenziando le variazioni giornaliere e stagionali. La misurazione con questi apparecchi è più costosa che con i dosimetri; sono utili nel caso si debba verificare l’efficacia di un’eventuale bonifica

Come faccio a richiedere una misura ad Arpav?

Arpav non effettua misurazioni per soggetti privati

I controlli sono a pagamento?

Sì, i controlli sono a pagamento. Le misure annuali costano circa una decina di euro per punto di misura

Se devo costruire una nuova abitazione, come faccio a sapere qual è la concentrazione di radon?

Vi sono delle aree maggiormente soggette a rischio radon, in quanto il gas è presente nel sottosuolo in una concentrazione maggiore; sul sito di Arpav si possono trovare informazioni in proposito. Non è possibile prevedere, prima della costruzione di un edificio, quale sarà la concentrazione del radon all’interno, però ci sono delle tecniche costruttive che permettono di limitarne l’ingresso. È bene che in fase di costruzione tali tecniche di mitigazione siano già predisposte

Se viene trovata un’alta concentrazione di radon nella mia abitazione, cosa devo fare?

È necessario rivolgersi agli esperti in interventi di risanamento radon. Vi sono delle tecniche di bonifica per ridurre la concentrazione del gas, per esempio facendo in modo di impedirne l’ingresso nell’abitazione dal sottosuolo. L’esperto in interventi di risanamento radon è la persona che possiede le abilitazioni, la formazione e l'esperienza necessaria per fornire indicazioni tecniche ai fini dell'adozione delle misure correttive per la riduzione della concentrazione di gas radon. È in possesso di requisiti specifici e di un attestato di qualifica rilasciato a seguito di un percorso formativo dedicato di 60 ore (come richiesto nell’Allegato II del Decreto Legislativo 101/2020 e s.m.i.)

Ultimo aggiornamento

08-06-2023 14:21

Questa pagina ti è stata utile?