Emissioni in atmosfera di gas ad effetto serra (CO2, CH4, N2O)

Le emissioni regionali di gas ad effetto serra sono in diminuzione ?

Anno:2017
Data ultimo aggiornamento:
DPSIR: P
Stato attuale: Intermedio o incerto
Trend:

Descrizione

I gas ad effetto serra (greenhouse gases o GHG) sono così denominati perché catturano il calore che è irradiato dalla superficie terrestre, provocando il riscaldamento globale. I principali GHG sono l’anidride carbonica (CO 2 ) prodotta dalle attività antropiche che impiegano combustibili fossili, il metano (CH 4 ) ,emesso soprattutto dalle attività di allevamento zootecnico e dallo smaltimento dei rifiuti ed il protossido di azoto (N 2 O), che si origina prevalentemente dalle attività agricole.Il riscaldamento globale si manifesta attraverso fenomeni meteorologici estremi più frequenti (ad es. inondazioni e periodi siccitosi), lo scioglimento dei ghiacciai, la perdita di biodiversità e la desertificazione, la diffusione di malattie delle piante e di parassiti, la scarsità di risorse alimentari e conseguenti migrazioni. Qualora il riscaldamento globale superasse i 1,5-2°C rispetto ai valori preindustriali, il rischio di un cambiamento irreversibile e calamitoso potrebbe aumentare in modo rilevante.

Obiettivo

Gli obiettivi di riduzione a livello nazionale dei gas serra discendono dall'adesione italiana al Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). Quest’ultimo impegnava l’Italia a ridurre le emissioni nazionali complessive di gas serra nel periodo 2008-2012 del 6.5% rispetto all'anno base (1990 per anidride carbonica, metano, protossido di azoto e gas fluorurati).
Per il periodo dal 2013 al 2020, l'UE ha adottato il Pacchetto Clima e Energia (Integrated Energy and Climate Change Package, IECCP), che ha impegnato gli Stati membri dell'Unione Europea a conseguire entro il 2020 l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 20% rispetto al 1990, accanto a misure di incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili e di riduzione di consumi energetici.
La Direttiva 2009/29/CE, che apporta modifiche alla direttiva 2003/87/CE, perfeziona ed estende il sistema comunitario di scambio di quote di emissioni dei gas-serra (EU-ETS), ponendo un tetto unico europeo in materia di quote di emissioni a partire dal 2013. Le quote disponibili per le emissioni sono state ridotte annualmente dell'1.74%, con una riduzione al 2020 del 21% rispetto all'anno base 2005.
La Decisione 406/2009/CE (Effort Sharing Decision, ESD) concerne gli sforzi degli Stati membri per rispettare gli impegni comunitari di riduzione delle emissioni di gas-serra entro il 2020. La decisione ha assegnato all'Italia l'obiettivo di riduzione delle emissioni del 13% al 2020 rispetto alle emissioni 2005 per tutti i settori non coperti dal sistema ETS, ovvero piccola-media industria, trasporti, civile, agricoltura e rifiuti.
Nell'ambito del quadro politico per l’energia ed il clima, la Commissione Europea aveva proposto nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni atmosferiche da raggiungere entro il 2030. Il quadro prevedeva l'obiettivo vincolante di ridurre entro il 2030 le emissioni nel territorio dell'UE di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990.
Nell'ambito del Green Deal europeo, nel giugno 2021 l'Europarlamento ha approvato la Legge sul clima che ha elevato ulteriormente l'obiettivo della riduzione delle emissioni di gas serra per il 2030 ad almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 e sancisce la neutralità climatica al 2050.

Valutazione

faccina gialla A livello regionale è stato realizzato l’inventario delle emissioni in atmosfera (INEMAR Veneto) che stima le emissioni riferite all'annualità 2017 di 11 macroinquinanti e 5 microinquinanti a livello comunale per 204 attività emissive, secondo la metodologia EMEP/EEA e la nomenclatura delle fonti SNAP97. Gli 11 Macrosettori emissivi SNAP97 sono presentati nei grafici relativi agli inquinanti atmosferici. I dati presentati nella scheda indicatore fanno riferimento ad INEMAR Veneto 2017.
In Veneto nel 2017, escludendo gli assorbimenti forestali, le emissioni di CO 2 derivano principalmente dalla combustione di combustibili fossili , con il 45% derivante dai Macrosettori produttivi (M01, M03, M04), i trasporti su strada (M07) con il 26% e la combustione non industriale (M02) di combustibili diversi dalla legna con il 25%.

Il Macrosettore 10 – Agricoltura (e specificatamente la fermentazione e la gestione dei reflui degli allevamenti) pesa nella misura del 50% sulle emissioni totali regionali di CH 4 , mentre il Macrosettore 05 (Estrazione e distribuzione combustibili) incide per il 21%. Le discariche di rifiuti solidi urbani ed assimilabili nell'ambito dell’M09 – Trattamento e smaltimento di rifiuti, incidono in modo preponderante rispetto alla percentuale del Macrosettore, pari al 20%.

Le emissioni di N 2 O sono prodotte in prevalenza dall’M10 – Agricoltura (78%), con particolare riguardo agli gestione dei reflui zootecnici.

box verde INEMAR Veneto è disponibile per sei annualità: 2005, 2007/8, 2010, 2013, 2015 e 2017. Tra il 2015 ed il 2017 si desume un andamento in riduzione delle emissioni pari a -6% per la CO 2 ed un leggero incremento sia del CH 4 (+2%) sia del N 2 O (+2%). Rispetto all’anno 2010 per la CO 2 si ha una riduzione del -9%, del -11% del metano e del -4% dell’N 2 O.

Mappe regionali delle emissioni annuali a livello comunale di Anidride Carbonica (CO 2 ), Metano (CH 4 ), Protossido di Azoto (N 2 O), basate su INEMAR Veneto 2017.

emissioni_CO2_2017.JPG emissioni_CH4_2017.JPG emissioni_N2O_2017.JPG

clicca sulle singole mappe per ingrandirle

Open data

Prossimo aggiornamento: L'aggiornamento dell’indicatore con i dati dell’anno 2019 è previsto nel corso del 2022.

Licenza: CC BY 3.0

Data ultimo aggiornamento
Fonte dei datiARPA VENETO - REGIONE VENETO
Fonte dell'indicatoreARPA VENETO - REGIONE VENETO
Sorgente digitale dei datiIINEMAR VENETO 2017, Inventario Emissioni in Atmosfera in Regione Veneto nell'anno 2017 dati definitivi
Obiettivo
Unità di misuratonnellate/anno (t/a), CO2 in kilotonnellate/anno (kt/a)
Metodo di elaborazione
Riferimento normativoProtocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). Pacchetto UE clima-energia” Decisione 406/2009/CE Quadro 2030 per il clima e l'energia Green Deal
Valore di riferimento
Periodicità di rilevamento dei datiogni 2 anni (rif. D.Lgs. 155/2010 e D.Lgs. 81/2018)
Periodicità di rilevamento dell'indicatoreogni 2 anni (rif. D.Lgs. 155/2010 e D.Lgs. 81/2018)
Periodicità di riferimentodal al
Unità elementare di rilevazionecomune
Livello minimo geograficoComunale
Copertura geograficaregione
Aspetti da migliorare
Link utili

Ultimo aggiornamento

13-12-2022 11:58

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