ACQUE SUPERFICIALI: Concentrazione di nitrati

La concentrazione di nitrati nelle acque superficiali è in diminuzione?

Anno:2022
Data ultimo aggiornamento:
DPSIR: S
Stato attuale: Positivo
Trend:

Descrizione

I principali apporti di nitrati nei corsi d’acqua superficiali possono avere origine dalla connessione con acque sotterranee, come nel caso di fiumi di risorgiva, dal dilavamento di superfici agricole, da scarichi di impianti di depurazione e in misura minore da scarichi di stabilimenti produttivi. Un arricchimento eccessivo di nutrienti (composti dell’azoto e del fosforo) può concorrere a determinare uno squilibrio dell’ecosistema fluviale caratterizzato da alterazioni della composizione e abbondanza della biomassa algale, diminuzione della trasparenza, diminuzione del livello di ossigenazione delle acque.

Già dagli anni novanta, con la Direttiva Nitrati (direttiva 91/676/CEE), la Comunità Europea si è posta l’obiettivo di ridurre o prevenire l’inquinamento da nitrati mediante la designazione di zone maggiormente sensibili al problema, definite vulnerabili, nelle quali l’utilizzazione agronomica degli effluenti e di ammendanti contenenti Azoto e la fertilizzazione azotata dei terreni deve essere limitata e regolamentata.

Nel 2000 è stata emanata la Direttiva Quadro Acque (DQA), che considera i nitrati uno dei parametri fondamentali per la valutazione dello stato trofico dei fiumi. Il D.Lgs. 152/06 e s.m.i., che recepisce la DQA, fissa per i fiumi delle soglie di riferimento per valutare lo stato di alterazione dei nutrienti del corso d’acqua in 5 livelli; il livello sufficiente dell’indice viene considerato eutrofico o che può diventare eutrofico nell’immediato futuro da valutare insieme allo stato della componente vegetale.

Per quanto riguarda i laghi, non è possibile comparare i valori guida in quanto l’indice trofico previsto dal D.lgs. 152/06 e s.m.i. non considera la concentrazione di azoto, ma solo quella di fosforo e ossigeno, oltre alla trasparenza.

A partire dall’anno 2020 è stata definita una rete di stazioni di monitoraggio dei corsi d’acqua (Rete Nitrati), composta da 172 stazioni (sottoinsieme rappresentativo della rete di monitoraggio ai sensi della DQA) che vengono annualmente monitorate per valutare l’effetto delle misure agronomiche sulle concentrazioni di nitrati dei corsi d’acqua e l’evoluzione dello stato trofico. La rete nitrati dei fiumi è composta da: 129 stazioni che rientrano nelle Zone Vulnerabili da Nitrati (ZVN), di cui 4 stazioni che fanno parte della rete acque di transizione (rami delta del Po) e 5 stazioni che vengono controllate anche perché acque destinate alla produzione di acque potabili; 43 stazioni che ricadono al di fuori delle ZVN di cui 7 vengono controllate anche perché acque destinate alla produzione di acque potabili.

Obbiettivo

La Direttiva Nitrati, analogamente a quanto indicato per le acque sotterranee, fissa a 50 mg/l la concentrazione oltre la quale le acque superficiali sono da considerarsi inquinate da nitrati e compromesse per l’uso potabile, definendo vulnerabili le zone di territorio che scaricano direttamente o indirettamente su tali acque. Anche per la Direttiva acque potabili (direttiva 98/83/CE) il valore limite di nitrati è pari a 50 mg/l.

La Commissione Europea, nell'ambito della direttiva nitrati, ha individuato per le acque superficiali sei classi di qualità: 0 – 1,99 mg/l; 2 – 9,99 mg/l; 10 – 24,99 mg/l; 25 – 39,99 mg/l; 40 – 44,99 mg/l; > 50 mg/l. Le prime tre classi, da 0 a 24,99 mg/l, indicano diversi livelli di apporti nutritivi che potrebbero provocare il fenomeno eutrofizzazione. Il valore di 25 mg/l rappresenta un valore guida. La classe intermedia, 40-50 mg/l, è stata proposta per dare evidenza alla possibile evoluzione di una stazione di monitoraggio in una zona “a rischio di superamento del livello a breve termine”. Le acque nelle quali vengono rilevate concentrazioni di nitrati maggiori di 50 mg/l sono considerate “inquinate”.

Valutazione

I valori di nitrati misurati annualmente in ciascun punto della rete di monitoraggio istituita ai sensi della direttiva Nitrati sono rappresentati nelle sei classi di concentrazione corrispondenti a livelli crescenti di contaminazione da nitrati.

Rappresentazione della concentrazione media annua di nitrati per l’anno 2022

Numero e percentuale di corpi idrici per classe di qualità - anno 2022

Nell’anno 2022, il 97% dei valori medi riscontrati è risultato inferiore a 25 mg/l, che rappresenta il valore guida per la Direttiva Nitrati, mentre il 3% è risultato al di sopra dei 25 mg/l (25,4 mg/L NO3 ÷ 30,1 mg/L NO3). Si tratta di 5 stazioni che monitorano fiumi, tutti alimentati da acque sotterranee: Fiume Sile, fosso Corbetta e Fiume Menago.

Nel periodo 2000-2022 si registra una tendenza alla diminuzione della concentrazione media annua misurata nelle stazioni appartenenti alla Rete Nitrati.

Concentrazione media annua misurata nelle stazioni appartenenti alla Rete Nitrati - anni 2000-2022

clicca sul grafico per scaricare il file dati

Per quanto riguarda i laghi del Veneto il monitoraggio evidenzia che tutte le concentrazioni medie annue riscontrate dal 2010 al 2022 ricadono nelle prime due classi ( 0,21 mg/l NO3 ÷ 3,95 mg/l NO3).

Concentrazione media annua di Nitrati nei laghi - anni 2010-2022

Approfondisci

Open data - Concetrazione di nitrati nei fiumi

Prossimo aggiornamento: maggio 2024

Licenza: CC BY 3.0

Data ultimo aggiornamento
Fonte dei datiARPAV
Fonte dell'indicatoreARPAV
Sorgente digitale dei datibanca dati SIRAV
ObiettivoVerifica la concentrazione di nitrati nelle acque superficiali interne e confronto con le soglie e il valore guida stabilito dalla direttiva Nitrati.
Unità di misuramg/l
Metodo di elaborazioneCalcolo della concentrazione media annua dei dati aggregati per stazione
Riferimento normativoDLgs 152/06 e successive modifiche e integrazioni
Valore di riferimentoIl valore di 25 mg/l rappresenta un valore guida
Periodicità di rilevamento dei datiMensile/trimestrale
Periodicità di rilevamento dell'indicatoreannuale
Periodicità di riferimentodal al
Unità elementare di rilevazioneStazione di monitoraggio
Livello minimo geograficoComunale
Copertura geograficaregionale
Aspetti da migliorare
Link utili

Ultimo aggiornamento

31-05-2023 10:01

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