Ultimo aggiornamento
16-09-2022 09:56L’indicatore del mese è una rubrica che ha lo scopo di informare un pubblico più ampio possibile, sui temi legati all’ambiente del territorio veneto. Questo mese si parla di qualità delle acque destinate alla vita dei molluschi.
Le acque costiere destinate alla vita dei molluschi
Buona parte del territorio regionale è costituito da coste marine e da acque di transizione (acque delle zone di delta ed estuario e acque di lagune, di laghi salmastri e di stagni costieri). Queste zone possono costituire habitat ideale per le popolazioni di molluschi e gasteropodi e devono essere opportunamente tutelate e rese idonee a tale scopo. Il D.Lgs. n. 152/2006 demanda alle Regioni il compito di attuare specifici programmi di monitoraggio delle acque costiere e salmastre (lagune) sedi di banchi naturali di molluschi bivalvi e gasteropodi per consentire la vita e lo sviluppo di molluschi e per contribuire alla qualità dei prodotti della molluschicoltura destinati al consumo umano.
Le cause ambientali
La qualità delle acque costiere è fortemente collegata alla qualità dei corsi d’acqua, agli scarichi ed alle pressioni diffuse sul territorio. Il Veneto è la Regione che più di altre presenta numerosi e importanti corsi d’acqua che scaricano a mare o direttamente o tramite lo sbocco di numerose lagune presenti nel delta del Po in particolare.
L’indicatore ambientale
L’indicatore è la conformità dei corpi idrici designati per la vita dei molluschi bivalvi e gasteropodi; l’indicatore individua infatti le aree costiere che, in un periodo di 12 mesi, sulla base di una frequenza minima di campionamento, risultano conformi ai valori limite fissati dalla normativa per una serie di parametri fisici, chimici e microbiologici. Per le aree classificate non conformi le Regioni devono adottare idonee misure di miglioramento.
In Veneto
Nel triennio 2009-2011 su 8 corpi idrici esaminati mediamente il 70,8% è risultato conforme (sempre conformi mare Adriatico e lagune di Venezia, Caorle/Bibione e Barbamarco), nel triennio 2006-2008 la media era del 62.5% (sempre conformi mare Adriatico, lagune di Venezia e Barbamarco e sacca di Scardovari). Si nota quindi un lieve miglioramento della qualità delle acque lagunari nell’ultimo triennio rispetto al precedente. Le acque marine hanno ottenuto la piena conformità nei 2 periodi considerati. Nel 2011 sono stati esaminati complessivamente 88 campioni di molluschi, l’88,6% (pari a 78 campioni) sono risultati conformi. Tutti i campioni non conformi sono stati determinati dal superamento dei valori di legge del parametro coliformi fecali.
Come si controlla?
ARPAV dal 2002 esegue i controlli per la verifica della conformità delle acque costiere e salmastre del Veneto designate per la vita dei molluschi. Negli ultimi anni le stazioni monitorate sono state in numero superiore a 40 distribuite su 8 corpi idrici: mare Adriatico; lagune di Caorle/Bibione, Venezia, Caleri/Marinetta, Vallona e Barbamarco e sacche di Canarin e Scardovari. I dati ottenuti vengono elaborati per la valutazione di conformità secondo la normativa ed inviati periodicamente ad ISPRA.
Che cosa posso fare?
- Segnala scarichi sospetti, odori o colori fuori dal normale
- Segnala morie di molluschi bivalvi e/o gasteropodi
Approfondimenti
http://www.arpa.veneto.it/acqua
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