Le nuove tecnologie consentono un controllo del territorio sempre più rapido e accurato, garantendo la sicurezza degli operatori in ambienti critici.
Nei mesi scorsi ad Arabba i tecnici dell’Agenzia hanno condotto rilievi con droni su alcuni siti di rilevanza nel Veneto per la criosfera, cioè la superficie coperta da neve, ghiacciai e permafrost. Le attività di monitoraggio della criosfera rientrano tra le attività di studio degli effetti del cambiamento climatico in ambiente alpino.
Nel Veneto sono presenti circa un centinaio di apparati glaciali e periglaciali. In particolare, sono stati monitorati ghiacciai, colate detritiche (debris flow), ghiacciai rocciosi (rock glacier) e depositi di glacionevato (dead ice). I siti sono stati scelti considerando il rischio di dissesto e la rilevanza per il monitoraggio climatico.
Per le misure, i tecnici Arpav hanno utilizzato il drone in dotazione al Centro di Arabba e un drone equipaggiato con sensore LIDAR, che usa impulsi laser per misurare distanze con precisione, creando mappe tridimensionali dell'ambiente. Dopo le campagne sul campo, sono state condotte sessioni di elaborazione dei dati in ufficio.
L'obiettivo dei rilievi è stato duplice: da un lato formare i tecnici del Centro valanghe di Arabba per integrare la mappatura di valanghe con l'ausilio del drone, dall'altro monitorare l’evoluzione di questi siti per valutare l’impatto dei cambiamenti climatici nelle aree montane sensibili.
I rilievi effettuati sono come da tabella seguente